mercoledì 30 agosto 2006

Cani e padroni di cani

Oggi ho visto due cani uguali in un cortile. Uno era legato alla catena. L'altro no. Discriminazione canina, su Rieducational Channel!

E poi oggi ero smaronato e ho portato a fare un giro il mio cane. Lui era contento. Io no. E gli ho chiesto "Buck, ma com'è che dai miei smaronamenti ci guadagni solo tu?". Lui non mi ha risposto. Ma non si è nemmeno leccato i maroni. Insomma, non era nè un si nè un no. D'altronde era una domanda a cui un si o un no non avrebbero avuto molto senso. Questo Buck deve averlo capito.

Poi oggi mi è arrivata la risposta di un prof dell'università. E' il prof di informatica. Siccome su internet non l'ho trovato, gli ho mandato una mail chiedendogli il programma del suo esame. E mi ha risposto "il programma si trova in segreteria della facoltà. è disponibile solo in forma cartacea". :-|
Cioè... per dare l'esame di Informatica, devo andare fino a Ferrara a prendere un pezzo di carta. Per l'esame di Informatica. Un po' come se l'esame di inglese si potesse dare solo in spagnolo, o se l'esame di calligrafia si facesse solo a computer.
E la morale è che devo perdere 3 ore, 6 euro, 60 km, per un pezzo di carta. Ma smetto di lamentarmi che c'è di peggio all'università, in fondo ho già fatto altri giri del cazzo per niente, ne farò uno in più. Un passo in più verso la laurea. Forse. Prima o poi. Speriamo.

Volevo parlare anche un po' del mondo delle zanzare e delle zanzare tigre, ma credo che aspetterò. Tanto le zanzare a casa mia ci sono fino a dicembre.

domenica 27 agosto 2006

Non ho nulla da aggiungere

Salve, volevo disturbarti per porti un quesito personale, ti uso un po' come uno psicanalista generazionale... Ho un ragazzo (che adoro) che ha delle forti somiglianze con quella che sembra essere la tua personalità. Mi vuole lasciare, lo fa una volta ogni due mesi circa, volevo sapere... tu come lasceresti la tua ragazza? Tieni conto che sono due anni che "stiamo insieme", lui è di Roma e io sono di Empoli, ci vediamo poco e male. Scusa lo sfogo.
Gianna

Cara Gianna, la questione non si pone. Ti spiego perché. La categoria dello spirito riguardante la cessazione di rapporti amorosi si divide in due ulteriori sottocategorie. Lasciare ed essere lasciati. E questo non è sorprendente. Ciò che è sorprendente è notare come per una volta la natura sia stata generosa in quanto a simmetria. Infatti a ognuna delle due categorie corrisponde un genere: chi lascia è la donna, chi viene lasciato è l'uomo. E perché tutto questo? Forse per la sua innata pigrizia, vuoi per una certa qual debolezza, sicuramente per la difficoltà con la quale vive la solitudine, il maschio tende a perpetuare lo status quo. Pronto a perdonare, sopportare, immolarsi al potere femminile pur di non perdere la sicurezza di una carezza, di un consolante amplesso, della tirannia soggiogante cui docile si sottopone, unica guida nella navigazione incerta della sua difficile esistenza. Dunque cara Gianna, tranquilla. Lui non ti lascerà. E per favore non lasciarlo neanche tu. Quanto a me non so come lascierei la mia ragazza. Non l'ho mai fatto. Ecco perché se proprio dovessi farlo... vediamo... potrei dire... Il fatto è che ogni volta che ho provato a lasciare una donna, il senso di colpa mi ha preceduto... volevo dirle: non sopporto più i tuoi oli essenziali per la casa, le ho detto: che splendido tramonto... volevo dirle: basta weekend pallosi e le ho detto: perché non andiamo via io e te per un paio di giorni? Volevo dirle: stasera mi ubriaco al bar e poi vado a ballare la techno con i miei amici ultras e le ho detto: sei bellissima. Insomma non ce la si può fare. L'uomo, e specialmente l'uomo di sinistra, non ha abbastanza pelo sullo stomaco per il faccia a faccia. E allora inghiotte amaramente. Oppure, al limite, va a comprare le sigarette. Light.

tratto da Brand:new di Massimo Coppola

Non ho nulla da aggiungere.

sabato 26 agosto 2006

La teoria del ritardo

Ieri alla fine mi sono dimenticato di dire che, se la cassiera del negozio di libri è molto carina, beh allora comprare libri è tutta un'altra cosa. A me la cultura non m'interessa, la figa si.
Ma non c'entra niente con il mio pensiero di oggi. No, non è l'unico pensiero che ho fatto oggi. Ne faccio più di quanti si creda. Anche più di quanti mi possa ricordare. A volte sarebbe bello avere un registratore neuronale. Ma dove lo trovo poi il tempo per riascoltarmi tutte le cazzate che penso? Alla fine si fa prima ad ascoltarsi gli Afterhours. Che poi a me nemmeno piacciono tanto, a Ferrara sono andato a vederli perché erano gratis.
Dicevo, anzi pensavo, e ora scrivevo, o per meglio dire scrivo, che è tutto una questione di punti di vista.

E così sto dicendo tutto e niente, mi spiego meglio. No, non sto dicendo nulla di nuovo, sono un po' come i Counting Crows, non hanno inventato niente, ma lo fanno meglio di altri che c'erano prima. Io non so cosa stia facendo meglio di quelli che c'erano prima. Chi c'era prima? Su questa seggiola, mio padre, ma non se io pensi meglio di lui. Non credo.
Quindi che cazzo di paragoni faccio? Che poi mi perdo nel discorso.
E' una questione di punti di vista... la stessa cosa può apparire vista da un modo bella, come suicidante. Esiste la parola suicidante? No? Zanichelli prendi nota, da stasera un vocabolo in più.
Dicesi suicidante ciò che è talmente deprimente da portare al suicidio.
Ha ragione Sacchi, non è la prima volta, e ultimamente avviene sempre più spesso. Nulla di preoccupante, è la natura che fa il suo corso. Potrei parlarne ora ma poi mi divago troppo e mi perdo di nuovo.
Di cosa stavo parlando? Ah, dei punti di vista... beh Sacchi ha ragione perché dice che il mondo visto da un innamorato ricambiato, da un innamorato non ricambiato, e da uno che non è innamorato, sono tre realtà diverse.
Dice che quella più vera è quella di uno che non è innamorato. Boh... bruttino il mondo allora, eh?
Che poi qualcuno viene a dirmi che sembra che mi faccia schifo la vita da come scrivo sul blog... ma no, è semplicemente che ci sono cose belle e cose brutte, e magari ora il mio punto di vista va sulle brutte che a lamentarsi delle belle siamo sempre in tempo.
Che poi io sia smaronato-depresso-logorroico-sinestesico-diastolico-invasato e altre parole a caso (le può mettere il mio paroliere Mogol-Diego) è un altro discorso.
Sacchi è uno della grande teoria del ritardo. Lo dovevo mettere in un altro post ma mi è venuto da scriverlo ora.
E qui fanculizzo (ma con amor di simpatia) chi ora mentalmente mi fanculizza dicendo "chi arriva in ritardo è solo un gran sfigato, perché fa perdere tempo agli altri, non rispetta gli altri, e bla bla bla..."
Premesso che la parola rispetto è una di quelle parole che al giorno d'oggi si usano senza sapere cosa vogliano dire, perché io provo rispetto per la parola rispetto, adesso spiego di cosa sto parlando.
Credo di avere già aperto 28 discorsi diversi senza chiuderne nemmeno uno.
La teoria del ritardo va ben oltre l'arrivare in ritardo una singola volta... chi mi fanculizza non ha proprio capito una nerchia di cosa sto parlando. Quando il saggio indica la luna, lo stolto vede solo il dito. E soprattutto, l'essenziale è invisibile agli occhi (Piccolo Principe rulez! W Renon 2005 e i partecipanti al campo estivo delle medie).
E spesso è così... quando cerco il costume per andare al mare non lo trovo mai. L'essenziale è invisibile agli occhi. Lo cerco a occhi chiusi ma non lo trovo lo stesso. L'essenziale è invisibile anche al tatto. Gusto, olfatto e udito sono pressochè nulli in questa ricerca. L'essenziale è invisibile a tutti i 5 sensi.
Poi scopri che il tuo costume l'ha messo da lavare la Karima. L'essenziale è a lavare dalla Karima. In compenso il superfluo lo puoi vedere, toccare, annusare, ascoltare e leccare.
E allora non stiamo parlando di arrivare in ritardo una sera, e vaffanculo, stiamo parlando di una metafora ben più ampia... di quelli che arrivano "dopo". Nella vita. A cui spuntano i primi denti "dopo" gli altri, che dicono la prima parola "dopo" gli altri, che crescono in altezza e peso "dopo" gli altri, che iniziano a uscire "dopo" gli altri... che hanno la prima ragazza "dopo" gli altri... eccetera.
Ecco, io, come credo Sacchi e non sia il solo, mi sento facente parte di questo grande gruppo. E ritengo che sia un bene, per tanti motivi. Perché chi arriva in ritardo, molto spesso fa le cose di fretta, e non gli vengono benissimo. Però, arriva dopo, ed è più fresco. Quando arriviamo noi, gli altri sono già stanchi... hanno già preso il vento, la pioggia, sono li da mezz'ora...
E Sacchi è uno che sta arrivando adesso, come tanti altri... e si deve ancora fermare, sia chiaro. Onore e stima a Saccolo.
E la teoria dei punti di vista? Beh, secondo me in giro c'è un po' di merda (si anche cose belline, tipo l'asfalto di piazzale Maresca che ti scirlano le ruote sull'asciutto e sul bagnato razzi, ma non ne voglio parlare stasera delle cose belle. nè tantomeno dell'asfalto di piazzale Maresca che poi quel nome gliel'abbiamo dato noi chissà come cazzo lo hanno chiamato all'anagrafe perché poi il nome delle vie deve darlo l'anagrafe ma lo da veramente l'anagrafe che mettere un punto o una virgola o un qualunque segno di punteggiatura dite che è un'idea? Si, era da fare, direi.)
E queste merde che sono in giro, se viste da un punto di vista diverso, non sono niente male.
La questione è trovare la soluzione, il centro di gravità permanente, che possa permettere di avere un'idea fissa reale e precisa su tutto. Ma trovala, la soluzione.

E per finire, come se di cazzate non ne avessi messo già da basta io, il monologo tratto da Brand:new.

Avevo litigato con la mia ragazza. Ero in casa. Ero solo. Guardavo una televendita di pentole sul satellite. A un certo punto squillo il telefono. Non era lei. Però era una donna.
"Buonasera", mi dice.
"Buonasera", dico io.
"Sono Miranda Rossi della F&T Marketing. Sto cercando una donna tra i 18 e i 35 anni per farle alcune domande".
"Ma va? Che combinazione, anch'io".
"Ah,anche lei fa ricerche di mercato?"
"No, no è un'altra storia. Buonanotte".

tratto da Brand:new di Massimo Coppola

venerdì 25 agosto 2006

Brand:new and everything after

A me la cultura non m'interessa, però scrivo libri e ogni tanto ne leggo pure. Da piccolo leggevo sempre, una volta a 10 anni ho aperto un libro di Asimov (qualcosa tipo "Fondazione"), mio fratello o mia madre me l'hanno tirato via dicendo "sei troppo piccolo per questo libro". In effetti allora ero un bimbo troppo secchione, avessi letto anche quello ora sarei a discorrere di fantascienza invece che dei Coldplay. Cosa che, ogni tanto, faccio lo stesso.
[a proposito, ieri, auguri a Francesco, non è mio cugino cugiatti Borghi, ma è Cotolino, che è anche lui mio cugino, ma di terzo grado. circa]
Comunque, dicevo, oggi sono andato in libreria a comprare Brand:new, di Massimo Coppola e altri due ceffi, che erano gli autori dell'omonimo programma che andava in onda su MTV fino a qualche anno fa. Va in onda ancora, ma il programma è completamente diverso, di uguale c'è solo il nome.
Il format era semplice (una caratteristica che stanno perdendo le cose al giorno d'oggi) ed essenziale: 60 minuti di video, da mezzanotte a l'una, inframezzati oltre che dalla obbligatoria pubblicità, da sketch ambientati in uno studio verde acceso (lo stesso che si usa come sfondo), con protagonisti una poltrona rossa, e Massimo Coppola.
I suoi monologhi sono indescrivibili, credo che appena ho voglia ne posterò uno.
Questo programma è andato avanti così dal 2000 fino al 2003, quando hanno sostituito Massimo Coppola con Enrico Silvestrin e hanno completamente cambiato la struttura del programma. Ora lo conduce Paola Magueri, e Brand New è diventata una nerdata (ma potremmo dire anche direttamente merdata) musicale estrema su gruppi super alternative che spesso sono anche alternativi al buon gusto della buona musica. Dove lei intervista gruppi su questo divano sporco pieno di firme (e potrei scommettere che il divano è quello che aveva in casa mio cugino fino a 10 anni fa... stavolta mio cugino cugiatti Francesco Borghi, non Cotolino) e in cui si parla di arrangiamenti astrusi, citazioni impossibili, sovrastrutture di contenuti musicali.
Cioè uno come Chris Martin (voce dei Coldplay) non ti andrà mai li a dire delle cazzate... lui è uno che voleva bumbarsi Gwineth Paltrow e le ha scritto Fix You. Fine. Cioè io se fossi donna e un uomo mi scrivesse Fix You io a quell'uomo gli darei il buco del culo.
Forse non so se mi avesse scritto Goodnight Elisabeth, se gli sarei tornata insieme. Certo è che mi sarei sentita in colpa. E perlomeno avrei chiesto scusa. SCUSA. Altre 5 lettere che al giorno d'oggi sono un po' fuori moda.
Se fossi stata Betsy (l'originale) almeno non sarei andata a dire quelle cazzate... "everything is gonna be alright". Stronza.
Se fossi stata Betsy (la copia) almeno non sarei andata a dire quelle cazzate... "tutto si sistemerà". Stronza.
E comunque nemmeno Adam Duritz (la voce dei Counting Crows) andrebbe a farsi intervistare su delle cazzate da Paola Maugeri. Paola Maugeri? Stronza anche lei.
Ma torniamo a Coppola, uno dei miei idoli. Lui non è stronzo, anzi, stronzi voi se date dello stronzo a lui. Stronzi.
Ecco, questo libro che ho comprato è bello perché raccoglie i migliori monologhi della stagione 2001-2002... e fa troppo scannare. Ma non fa solo ridere, fa pensare, fa ragionare... è un Jack Folla dei poveri... anche Jack Folla non è stronzo.
Jack Folla (alias Diego Cugia, se volete saperne di più usate Google) era più filosofico, più internazionale, di parlava dei poveri, della guerra, dell'america, dell'Italia degli ultimi 20 anni, del profondo di noi... era più psicologico quasi...
Invece Massimo Coppola analizza più in superfice le nostre abitudini, i nostri comportamenti, e da quelli trova lo specchio per vedere come siamo fatti...e alla fine è molto più comico, ti scappa da ridere... e poi Jack Folla dava sempre il suo giudizio, abbastanza esplicito. Massimo Coppola non da giudizi, ma te li fa capire tutti. Jack Folla si poneva un po' come un osservatore esterno, d'altronde lui non era come te, prima era un condannato a morte, poi un uomo in fuga... Massimo Coppola è un po' uno che non prende la tazza di Orzobimbo solo perché preferisce il caffè. E' uno che ama l'Ikea, ma che la odia anche, che magari ci ha comprato qualcosa, e forse un po' se ne vergogna. Magari ci va spesso e non compra niente. Ma alla fine se trova un bel mobile che compra poco lo prende e fanculo i boicottaggi. D'altronde ha il suo stipendio anche lui. E poi quelle giacche che si deve mettere in continuazione per fare l'alternativo intellettuale devono anche avere il loro costo.
Per concludere... questi monologhi di Massimo Coppola erano quelli che mi ascoltavo d'estate (o il sabato sera, perché durante il resto dell'anno a mezzanotte dormivo già) quando tornavo a casa dopo essere uscito. E sono un po' cresciuto anche con le sue perle.
Grazie Massimo Coppola. E ora, come qualche anno fa, vado a letto. A leggermi Brand:new, prima di dormire.

PS: ah, dimenticavo, anche Gwineth Paltrow è una stronza.

giovedì 17 agosto 2006

Betsy

Sono le ore 20.43 di un tranquillo 20 aprile. Atti staziona davanti al suo PC, con MSN Messenger aperto. Improvvisamente, si connette Betsy. (Betsy è un nome di fantasia, la chiameremo così per convenzione). I due avviano una conversazione.
Questa è la registrazione di quella conversazione. Chiaramente, oltre ad aver cambiato tutti i nomi di persone realmente esistenti, sono state tagliate alcune frasi personali per non violare la privacy dei due personaggi. Questa fu la loro ultima conversazione.
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| Inizio Conversazione: giovedì 20 aprile 2006 |
| Partecipanti: |
| Atti (*********@hotmail.it) |
| Betsy (*************@libero.it) |
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Atti: ciao
Betsy: ciao
Atti: come va?sempre meglio?
Betsy: si
Betsy: tu come stai?
Atti: "normale"
Atti: ci sei domani sera?
(venerdì sera, ndr)
Betsy: io non esco più il venerdì sera
Betsy: me lo sono imposta
Atti: :-O
Atti: e come mai?
Betsy: perchè si perchè mi sembrava giusto così
Betsy: per questi ultimi due mesi
Betsy: e sabato mi devo trovare con James (altro nome di fantasia, ndr), mi deve una balla, quindi non ci sono
Atti: :-|
Betsy: mmm
Atti: ...
Betsy: eh?
Betsy: perchè non parli?
Atti: vediamo se riesci a immaginarti cosa sto pensando
Betsy: non lo so
Atti: allora..ti si vede sempre meno..per cell ci sentiamo sempre meno..per msn anche..sto weekend non ti si vede..
Atti: ..mi sembra un po' che tu, oltre che in senso metaforico, stia proprio fugando anche in senso fisico..

Betsy: lo so
Betsy: ma sarà per poco
Betsy: ritornerò quando mi sentirò pronta
Atti: e sai già che che ti sentirai pronta in poco tempo?
Betsy: mi devo risollevare
Betsy: e sono 4 giorni che sono di buon umore, abbastanza, non ho mai tirato un nome quasi
Betsy: quindi moralmente forse sono ok

Atti: bah
Atti: lo spero per te

Betsy: moralmente
Betsy: poi magari vi rivedo e piango
Betsy: però voglio sentirmi abbastanza forte
Betsy: si ma ve che non sono mica sparita
Betsy: c'è questo sabato solo
Atti: insomma..la sensazione che ne ho io è questa..
Betsy: e il venerdì che ho deciso di non uscire più
Betsy: per motivi scolastici
Betsy: e per la mamma

Atti: .."per motivi scolastici" mi puzza molto..stessi giocando a mafia ti fosserei
Atti: FOS: Betsy
Atti: per la mamma ci può anche stare
Betsy: si perchè sono sempre molto stanca
Betsy: e non rendo più come una volta
Betsy: allora voglio stare più lì
Betsy: tutto qua
Betsy: manca poco
Betsy: ormai all'esame
Atti: già..
Betsy: eh si
Betsy: e cmq poco msn e poco telefono perchè
Betsy: mi distraggono
Betsy: mi perdo
Betsy: e non mi va più
Atti: mmh..
Betsy: non mi va più di perdermi
Atti: non mi convince del tutto....la scusa è buona....ma non regge del tutto....
Betsy: non è una scusa
Betsy: cmq va bene
Betsy: pensale come vuoi
Atti: no so che c'è del vero
Atti: ma credo che la questione principale sia un'altra..ecco tutto qua
Betsy: e quale?
Atti: la tua decisione
Atti: e che per portarla avanti tu abbia scelto "l'isolamento"
Atti: spero che funzioni...per te
Betsy: ci sono una serie di cose nella vita
Betsy: e adesso come adesso prediligo altre cose
Betsy: semplicemte
Betsy: isolamento?
Betsy: perchè ho deciso di stare a casa il venerdì
Atti: "isolamento" tra virgolette...
Betsy: e perchè sto sabato esco con James
Atti: dai hai capito
Atti: non ho detto che ti rinchiudi in casa
Atti: che cerchi un po' di "evitarmi"
Atti: e non so, forse fai lo stesso con qualcun altro

Betsy: e perchè adesso ti starei parlando?
Betsy: no non voglio evitare proprio nessuno (questo fu l'ultimo accesso a MSN di Betsy, ndr)
Atti: perché è capitato..
Betsy: no non è capitato
Betsy: perchè potevo vedere che c'eri e staccare subito
Betsy: visto che preticamente sto parlando solo con te
Atti: effettivamente potevi farlo..si vede adesso avevi voglia di parlare con me
Atti: scusami forse sono solo mie supposizioni
Betsy: eh si
Betsy: non c'è da chiedere scusa
Atti: ma adesso ho come la sensazione stai chiudendo del tutto il nostro rapporto e basta
Betsy: io l'unica cosa che voglio è essere serena
Betsy: poi tu adesso pensala come vuoi
Betsy: adesso vado a studiare
Atti: ciao
Betsy: ciao
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A distanza di quasi 4 mesi... CHI E' L'UOMO? CHI E' LA BESTIA?
Chi è che aveva intuito tutto e aveva capito tutto sin sa subito? Chi è che aveva ragione?
...Betsy... spostati un attimo... MAVVAFFANCULO, VA!

mercoledì 16 agosto 2006

Le cose che mi colpiscono

Ci sono quelle cose che ti colpiscono, che ti rimangono impresse e ti lasciano il segno, anche solo per qualche giorno...
Ieri sera mi ha colpito la chitarra di Soli: davvero bella, color nero lucido, robusta, resistente, ha un suono bellissimo. Soprattutto a contatto con la mia testa, quando Sacchi cerca di passarla alla Linda ma sotto effetto alcolico sbaglia un po' le misure... ecco questo mi ha colpito veramente molto. Ho ancora un bel bernoccolo.
E poi mi ha colpito lo stipite di camera mia. Rientro in casa alle 5 e un quarto, che uno forse vuole solo dormire, apro la porta ed eccolo li! In tutto il suo splendore, che atterra sulla mia spalla destra!
Per carità, tutte banalità, non che per queste cose mi sia svegliato a un orario diverso la mattina, ma sono tutte cose che ti colpiscono. E che a volte ti lasciano un po' il segno.

Riguardo la bella giornata passata ieri, ricordando i momenti di ringraziamenti del guestbook degli Alpha Alpha di un tempo, si ringraziano nell'ordine:
-Diego e il suo best moment (la corsa in mutande e calzini tipo hooligan inglese)
-Soli e la sua iperirritazione schienale
-Sacchi e il suo gesto "che neanche Manuel Agnelli!" ROCK!
-Orsi e la Madda (con gavettone a sorpresa di Nedo!)
-Cotoselly
-ElisaG, ElisaF, SaraB (e i biscottini), SaraC (in acquacontrovoglia), Fre (non in acqua ma prima o poi ci finisce), CateG e le sue verdure, AnnaRom (ospite internazionale a sorpresa) e la padrona di casa Linda!

Ah, dimenticavo la splendidissima Rana Bue AndreaSilvestri... :asd:

16 agosto 1996 - 16 agosto 2006 : 10 anni di ATTILANTA!

martedì 15 agosto 2006

16-17

Notte di ferragosto, o quella prima, che poi non ho mai capito quale sia la notte di ferragosto, se quella tra 14 e 15 o quella tra 15 e 16. Presumo quella tra 14 e 15, cioè questa. Con i suoi falò del cazzo per le spiagge (mi stanno un po' sulle palle queste cose, sarà perché non le ho mai fatte).
Notte di prime volte, per le spiaggie, e in zone ombrose, notte di sfigati, notte di persone al telefono, notte di persone che si scassano le palle in modi diversi ma sempre nella stessa intensità.
Non è più come quando avevamo 16-17 anni. Ci si divertiva veramente con poco, bastava girare per Cento in bici sparando cazzate. E alla sera si tornava a casa e c'era la Coca-Cola, i film su rete 4 di Lino Banfi e Edwige Fenech, e Massimo Coppola su Brand:New. E si andava a letto contenti, in fondo.
Si stava meglio a 16-17 anni. Un saluto particolare a Ronco e Zandi, coprotagonisti delle mie estati di un tempo.

E "Transamerica" è un film drammatico. Non è una commedia. Non fa ridere. Un transessuale non può fare ridere. NON C'E' NIENTE DA RIDERE IN UN TRANSESSUALE!!!

domenica 13 agosto 2006

Parpadella, stazione di Parpadella!

La verità è che è tutta una partenza e un arrivo!
Mah si, è una grande stazione. Chi torna, e poi in realtà sembra sia ancora via, chi c'è ma è sempre via, chi torna prima, chi torna dopo, chi parte, chi parte che non doveva partire, chi parte che doveva partire e deve ancora tornare e allora cosa cazzo rompi i coglioni che sei partita prima e torni dopo?
E poi come sempre c'è chi resta, perché c'è sempre qualcuno che deve restare per salutarti. Perché sono quelli che restano che fanno si che tu parta. E' il silenzio che fa distinguere le parole. E' chi resta che fa distinguere il tuo viaggio.
Quelli con il fazzoletto bianco, spesso per fare i pirla, quelli con la mano, quelli con il dito medio, quelli con il culo di fuori (rarissimi!), le file di genitori dal fianco dei pullman, la gente che saluta dal finestrino del treno (che culo! si vede che ha trovato da sedere appena entrato in treno. no perché a me non capita mai...)
E poi quelli che si saluta prima, perché è patetico alla partenza, poi a Cento abbiamo una sola stazione che è quella delle corriere che usano solo gli studenti e gli extracomunitari ed è diventata un presidio di kamikaze musulmani, e allora se devo venire fino a Bologna... non mi chiamo mica... Diego... Lego... Gallego... Montego... va beh, insomma un nome a caso che finisca per ego...
Parpadella, stazione di Parpadella!
Attenzione! L'interregionale Parpadella-Santo Stefano di Sto Cazzo è in partenza sul binario 4...

venerdì 11 agosto 2006

Le catene

Questo lo volevo postare l'altro giorno...
No ma dico... le catene... ce le ricordiamo? Diomio... che tempi! Quando si scaricava la posta ed era un proliferare di catene assurde, scritte in italiani sgrammaticatissimi con domande prive di senso... e tutti dietro a rispondere... sempre con le domande più stupide... addirittura Diego aveva creato la supercatena da 200 e rotte domande... con tanto di "best of" delle migliori risposte... mitico...
Beh l'altro giorno ne ho trovata una che non avevo mai visto su un blog (per la cronaca quello di Kekko) e allora mi sono detto... mah si, onoriamo i vecchi tempi! La faccio anche io! Eccola qua...

IRA
1) CHI è STATA L'ULTIMA PERSONA CON LA QUALE TI SEI ARRABBIATO?
Una donna...
2) QUAL'è LA TUA ARMA PREFERITA?
Il silenzio
3) PICCHIERESTI MAI UNA PERSONA DEL SESSO OPPOSTO?
In teoria no, ma potrei perdere la pazienza prima o poi.
4) E DELLO STESSO SESSO?
Si
5) CHI è L'ULTIMA PERSONA CHE SI è INCAZZATA CN TE?
Una donna, ovvio!

PIGRIZIA
1) QUAL'è LA COSA CHE DOVRESTI FARE OGNI GIORNO, CHE PERò NON FAI MAI?
Finire di riverniciare il cancello
2) CHE ORA ERA LA VOLTA CHE TI SEI SVEGLIAO PIù TARDI?
16 circa... deve essere stato il 1 gennaio di qualche anno fa...
3) QUAL'è L'ULTIMA SCUSA CHE HAI USATO PER NON FARE QUALCOSA??
"Non c'è bisogno di andarci oggi, ci vado domani..."
4) COSA NON FAI MAI PER PIGRIZIA?
Cambiare la luce dello stop sinistro...

GOLA
1) QUAL'è LA BEVANDA PIù BUONA CHE BEVI?
Direi birra
2) CARNE BIANCA O ROSSA?
Rossa.
3) QUANTO ALCOL SEI RIUSCITO A BERE IN UNA SOLA VOLTA?
5 bicchieri di sangria-2 birre-4 sambuche-un'altra sangria-altre 5 birre...e forse anche qualcos'altro...non ricordo esattamente...
4) SEI MAI STATO DA UN DIETOLOGO?
No.
5) TI LECCHI LE DITA DOPO MANGIATO?
Che schifo, no! A meno che non abbia mangiato roba sbrodolona o squacherona con le mani..

LUSSURIA
1) QUANTE PERSONE HAI VISTO NUDE?
Troppe! (putroppo in prevalenza uomini)
2) QUANTE PERSONE TI HANNO VISTO NUDO?
Troppe! (purtroppo in prevalenza uomini)
3) TI HANNO MAI BECCATO MENTRE GUARDAVI IL SENO DI UNA RAGAZZA?
Credo di si...
4) QUAL'è LA PARTE DEL CORPO CHE PREFERISCI DELL'ALTRO SESSO?
Se si esclude il viso (nel dettaglio gli occhi), direi proprio le tette

AVARIZIA
1) QUAL'èIL NEGOZIO DOVE SPENDI D PIù?
Boh..non vado molto per negozi singoli..diciamo Marcello Pizzotti per regali & co. (anche se ormai non ci si va più...)
2) PREFERIRESTI ESSERE RICCO O FAMOSO?
Boh... direi famoso, ma non troppo. E poi famoso per un motivo.
3) ACCETTERESTI UN LAVORO NOIOSO SE SI GUADAGNASSE TANTO?
Per un po' si, ma non credo per sempre.

SUPERBIA
1) QUAL'è UNA DELLE COSE CHE HAI FATTO DELLE QUALI SEI FIERO?
La 24 ore di Le Mans! :asd:
2) QUAL'è UNA DELLE COSE DI CUI SONO FIERI TUOI GENITORI?
Una delle cose di me o delle loro? Boh credo che mio padre sia fiero di quel che faccio, in generale.
3) TI HANNO MAI MESSO IN SECONDO PIANO?
Si, succede ogni tanto. Ma io non ne faccio un dramma!
4) HAI MAI FATTO QUALCHE CONCORSO SAPENDO DI ESSERE MIGLIORE DEGLI ALTRI?
Si! E sono arrivato secondo. La mia arroganza e presunzione non aveva tutti i torti... :asd:

INVIDIA
1) QUALE OGGETTO DI PERSONE O AMICI VORRESTI AVERE?
Boh?
2) SE POTESSI ESSERE QUALCUN'ALTRO CHI VORRESTI ESSERE?
Non vorrei essere qualcun altro in maniera specifica, devo scegliere una persona che esiste già preferisco me stesso.
3) HAI MAI DESIDERATO CAMBIARE UNA PARTE DEL TUO CORPO?
Escludendo il gomito e l'epididimo (già riparati), direi il naso... da quando me lo sono leggermente piegato...

giovedì 10 agosto 2006

Nico Rosberg guida una Williams e io no

Volevo postare un'altra cosa ma la metterò più avanti. Volevo parlare di questo. E' una cosa che mi ha sempre dato molto fastidio.
Il fatto che Nico Rosberg abbia a malapena 21 anni e già guidi una Williams in F1. E io no. Che di anni ne ho 22.
Si, sono invidioso. Cioè c'ha sta Williams sotto il culo, quando gli si accende la spia della riserva va ai box e in 8 secondi, senza staccar culo da sedile, gli cambiano gomme, fanno benzina, puliscono le prese d'aria.
Quando io vado dal benzinaio se non esco dalla macchia non succede, e se non tiro fuori 50 euro col cazzo che ci salta fuori un pieno. Le gomme si cambiano ogni 10mila e rotti chilometri, non ogni 30 minuti. E le prese d'aria sono sempre piene di foglie secche. Che nessuno pulisce mai.
Per non parlare di bolli, bollini e assicurazioni. Nico Rosberg neanche sa cosa sono, gli danno la macchina già pronta. Io devo pagare tutto e girare come un pirla. Nonostante questo, due anni che sto con Serse (la mia Micra 1.3 SE) e neanche un graffio. Nico, 5 mesi di F1, quante volte l'ha già attaccata al muro la sua Williams FW28? Ma nessun problema: tempo una settimana e già gliene danno una nuova.

E' molto ingiusto tutto questo. Soprattutto se pensi che lui ha la faccia da bellone da metà anni 90, capello lungo biondo, nazionalità tedesca, residenza monegasca, lingua italiana, scuderia inglese, padre finlandese. Chi cazzo rappresenta?
Ma forse ho capito perché non ci sono io al suo posto. Perché i miei forse non avevano abbastanza soldi per avviarmi ai kart? Si, forse anche per questo... ma non me la cavavo male sulla mia macchina a pedali bianca... quella con l'adesivo Marlboro di Nigel Mansell sul cofano. E nemmeno con il triciclo. Potevo avere un futuro, davvero.

La verità è un'altra: è che non avrei mai sopportato un guasto. Un cedimento meccanico. Un problema con l'elettronica. Non avrei mai tollerato di sentirmi mancare il gas sotto al pedale, di veder accendersi una spia dal nulla, di essere costretto a fermarmi.
Ma come, non ho sbagliato niente. Non ho sbagliato nessuna curva, nessun sorpasso. Non ho fatto nessun errore. Ero primo, giravo veloce, era tutto perfetto. Perché? Perché? Qual'è il motivo per tutto questo? Non è giusto.

La verità è che sento una gran puzza di bruciato, e se mi guardo dietro vedo solo fumo e fiamme. Sono già sceso dalla macchina, qualcuno ci sta ancora smanettando con un'estintore, forse inutilmente. La delusione e l'amarezza sono ancora molto forti, ora si tratta di risalire di nuovo in macchina, di trovare un nuovo volante. Perché ho bisogno di guidare, perché ho voglia di vincere.
Ma non è così semplice, tanti sedili sono già occupati, qualche macchina non da garanzie da affidabilità, e a qualche team non le dai tu come pilota. Da qualche parte bisogna portare dei soldi, e tu non ne hai, e da qualche altra ti offrono solo un posto da collaudatore. Stai pensando di andare alla Super Aguri, è questa la verità, giusto per correre. Se si può chiamare correre. E per adesso stai già facendo così, almeno per chiudere la stagione.

Certo che non si può perdere così, per un motore in fiamme. Non si può perdere quando si è in testa per colpa di un motore che salta. Non si può perdere così. Perdere si, ok, capita, a volte anche meritatamente. Ma non così, perfavore, non così.

martedì 8 agosto 2006

Adesso lavora in carcere

"Lo conoscevi?". Si, lo conoscevo... "Lavorava con te?". Si, lavorava con me... "Adesso lavora in carcere." ??? ... nel senso che ci lavora o l'hanno arrestato? "L'hanno arrestato... trafficava con della droga... sembrava un bravo ragazzo..."
Eh si, sembrava un bravo ragazzo, ma se evidentemente trafficava con della droga forse non lo era fino in fondo no? Voglio dire, a me non mi hanno mai arrestato... con questo non dico di essere un bravo ragazzo, dico solo che che uno che viene arrestato beh forse non lo è del tutto.
Beh però un po' ci si rimane, in fondo questo qua continuavo a vederlo, veniva ogni tanto a salutare sua nonna (credo) che stava nella mia via... alle ultime elezioni politiche si era anche candidato (dalla parte sbagliata... :asd:) come consigliere comunale...
E così uno sparisce da un giorno all'altro, a riempire uno dei tanti posti lasciati liberi da questo assurdo indulto. Ci si rimane un po' così.
Un po' come quello che era all'ospedale con me e qualche mese dopo è stato arrestato perché, dopo essere stato cacciato da una discoteca perché ubriaco, era tornato a casa, aveva preso una pistola (per la quale gli era già stato ritirato il porto d'armi) era tornato in discoteca e aveva minacciato un carabiniere con la pistola. Che pistola. Questo non sembrava un bravo ragazzo, era un soggetto molto particolare. Tuttavia non sembrava nemmeno una cattiva persona. Ora credo sia di nuovo libero, è passato già qualche anno e ora credo sia già fuori.
Bah. Certo che proprio le persone che non ti aspetti vanno sempre a stupirti... altrimenti che sorpresa sarebbe? :asd:


sabato 5 agosto 2006

Può fare bene parlare del vento del 15 Gennaio...

Il titolo è il ritornello di una canzone degli Amari, un gruppo italiano di "hip-hop sperimentale" che di hip hop ha veramente poco ma è tutto da scoprire. Sicuramente 10 100 1000 volte di Fabri Fibra e Mondomarcio. A proposito, Fabri Fibra è proprio brutto, ma proprio esteticamente, proprio nel suo insieme di persona, nel vedere anche solo come si muove o come si configura nei confronti del mondo. E' proprio brutto.

Sono giorni un po' così, giorni di ADSL che va e che viene, non sono più quelli del Disagio (a proposito per errore ho cancellato il post... sorry, era anche proprio carino... dava l'idea), ma sono comunque giorni un po' così. Sono tutti via con gli scout, ormai va di moda, siamo in estate ma non sembra nemmeno, sembra che la vera estate debba ancora arrivare, e allora guardi il calendario, capisci che in fondo sei già in agosto, e allora capisci che la vera estate è semplicemente questa e che se attendi qualcosa di meglio puoi anche smetterla, tanto non arriverà. Alla faccia di chi a giugno diceva "SIII!!! DAIII!!! QUESTA ESTATE SARA' MITICAAA!!! GRANDEEE!!! CI DOBBIAMO SCANNARE!!!"

Spostati un attimo... MAVVAFFANCULO, VA'!

Giorni di nulla, giorni di niente, giorni di caldo e ora di fresco, giorni di devo finire di verniciare il cancello se voglio vedere i soldi e se voglio mettere a tacere mio padre, giorni di che palle io e le situazioni di merda in cui mi vado a infilare, giorni di palle sembra che sta SIM non funzioni e invece funziona benissimo (anche se per ora sembra tenga solo 250 numeri invece di 500... eh no io i numeri dei candidati consiglieri di APC li voglio sempre con me!), giorni di devo andare a cambiare lo stop sinistro (o andare da sacchi a farmelo cambiare da lui...) che sono quasi sei mesi che è /out, giorni di ormai ho disimparato a usare messenger, giorni di nulla, giorni di niente.

E poi i nuovi windows live space fanno proprio chega! E poi... LIVE cosa? Che cosa è che è live?

...spostati una attimo... MAVVAFFANCULO, VA'!