sabato 17 gennaio 2009

Adwa (Etiopia)

Sospendiamo le trasmissioni di RadioScoziaLibera (ma perché mi do del voi?) per dire che tra 12 ore parto per Adwa!
Andrò nella missione Kidane Mehret, dove l'associazione Amici di Adwa fa le sue adozioni a distanza... ah si, dimenticavo, è in Etiopia. Tornerò l'8 febbraio... ci sentiamo! seguite le mie notizie tra il blog/facebook/altri canali di informazione vari ed eventuali... vi cagherò quando potrò, e soprattutto se vorrò! a presto!

martedì 6 gennaio 2009

Il capodanno di Giulio

Queste sono le frequenze digitali di RadioScoziaLibera.
Mi scuso per gli auguri di natale fatti dal nostro affittuario, come ben sapete non condividiamo assolutamente. Qui per noi il natale è soltanto panettone, limoncello, grappe, sigari, cibo da asporto, e tanto sporco da pulire, dentro e fuori i water.
Ma ci siamo divertiti, un po'. C'è sempre qualcosa che manca, chissà se riusciremo a riempirlo con un po' di buona musica e una bella storia del cazzo. Perché da questa bettola, da queste sede fetida, non possiamo far altro che ridere amaramente, e dire che quest'anno Gesù Bambino è un po' ritardo. Si si, è proprio in ritardo. Vogliamo fargli un cesareo a questa povera ragazza?
Beh, la storia che sto per raccontarvi è del nostro amico Giulio. Dove l'avevamo lasciato? Non lo so, però questo è il suo capodanno.


31/12/2008
Giulio si veste come si deve. Per uscire con la Valentina Pozzato.
Ora: Giulio sa benissimo che la Valentina Pozzato avrebbe dovuto cancellarla dalla sua vita. Ma un conto è la Valentina Pozzato, un conto è la Valentina Pozzato travestita da donna della sua vita. Voglio dire: capiamolo, sto povero Giulio.
Capiamolo si, ma giustifichiamolo no.
Mangiano cibo da asporto anche loro, quella sera, e Giulio inizia la serata in piedi, sotto la pioggia ghiacciata, con in mano una sporta di birre semifredde e cibo semicaldo. La sta aspettando, lei gli ha detto esci fuori che sono già qui, e ovviamente ancora deve partire.
Ma Giulio sopporta. A lavorare per così tanto in un posto così brutto ha sviluppato un livello di sopravvivenza che è tutto ancora da scoprire, signori.
Insomma, poi lei arriva, cenano, e sembra che tutto vada bene, poi lei si cambia, e sembra quasi che magari anche gliela dia, ma "no no dopo".
Dopo cosa? A lui lei non gliel'ha mai data, e mai la darà. Dopo cosa? Dopo che Giulio avrà segnato 4 gol al Bernabeu con la maglia del Barcellona? No perché basta dirlo, Giulio sarebbe in grado di farlo.
Insomma, alla fine si parte sulla Punto smarmittata di Giulio per un cazzo di spettacolo pirotecnico, un qualche cosa da prendere freddo, stipati tra ombrelli e petardi, nell'attesa di sentire il fatidico "andiamo a casa tua?".
Solo che piove troppo, e piove questa cazzo di acqua ghiacciata, perché maledetto, fuori c'è 1 grado, e non zero. E allora, niente neve, niente spettacolo, si resta in macchina, a guardare qualche fuoco, sparato da qualche contadino, in mezzo alla campagna, senza neanche il countdown, giusto così, guardando l'orologio della Punto smarmittata che resta sempre indietro e non segna nemmeno neanche i secondi. Insomma, sarebbe un perfetto capodanno indie rock, se lei potesse capirlo. E invece no. Lei è fredda, distaccata come sempre, assente, e stavolta anche di più, e Giulio non capisce che cazzo deve aver visto di tanto speciale in quei 60 chili scarsi di materiale organico, perlopiù acqua.
E allora parte una litigata, un po' una di quelle solite, di quelle in cui Giulio sbotta fuori il suo disappunto, e lei sensibile come un lunotto posteriore, risponde si / no o poc'altro.
E allora si va a casa veramente, solo che si va a casa di lei.
E finisce tutto di nuovo. Com'era giusto che fosse no? Come Giulio voleva, no?
Sembra una canzone di Vasco Brondi. Questi scenari agricoli post industriali, questa merda di vita, questo faticare ad arrivare alla fine del mese, questa società consumistica di merda. Solo che lui, cazzo, ha l'amore. E allora cosa gliene frega a Vasco Brondi, se pesta una merda, se respira i fumi della montedison, se gli si scarica la batteria della macchina, se lo mettono in cassa integrazione, se suo fratello si droga. Lui ha l'amore. Soffre, ma ha l'amore.
Giulio, no. Ed è una fottutissima differenza che fa serata.
Il cielo continua a ostinarsi su questa pioggia ghiacciata, che è persino odiosa per chi deve guidare. Lei scende senza neanche dire un ciao. Ed entra in casa.
Giulio sgomma via, incazzato, deluso, rabbioso, quasi con le lacrime, ma non abbastanza da non accorgersi che nel retrovisore spunto il profilo di una macchina che va in direzione opposta. Una Y a fari spenti. Anche Giulio spegne i suoi.
Ora: a fari spenti guidavano Battisti e Nuvolari, e sono morti entrambi giovani.
Probabilmente la Valentina Pozzato deve aver pensato questa stessa cosa perché li accende e prosegue per il vialone della magione di casa sua. Giulio li tiene spenti, e fa inversione.
Ma fanculo, va. Portami a casa... portami a casa il cazzo. Ora te ne esci e dove vai? Tanto Giulio ti segue.
Ti segue fino a che la Punto ce la fa, perché alla fine del vialone si spegne.
E qui Giulio bestemmia. Si può essere d'accordo o meno, ma è meglio lasciare che Dio e Giulio e se la vedano e si chiariscano tra di loro.
Dopo un minuto la Punto riparte, ma ciao ciao pedinamento.
Allora Giulio si ricorda di Gritty e BREERAA!! che sono due che nel momento del bisogno ci sono sempre.
E infatti ci sono. E allora riesce un po' a passare un finale di serata decente, un inizio di anno accettabile, nella speranza che qualcosa cambi. E' pieno di bambini e bimbe, quel posto, di sfigati e gente assurda, e poi c'è pure un buttafuori che ti fa delle storie per un cazzo di birra che era rimasta dalla cena. Neanche una cazzo di birra! Che poi a Giulio neanche gliene fregava un cazzo di guardarsi quei fuochi. L'incendio del mausoleo, li. Ma che si dessero fuoco tutti quello che ci vivono lo sotto.
E a un certo punto passano "Big Mouth Strikes Again" degli Smiths, e vuol proprio dire che è l'ora di andare a casa a piangere. Infatti la pista si svuota. Anche Gritty e BREERAA!! capiscono che si è già fatta serata.
E nel mentre Dio ha deciso che era il momento di far partire la neve.
Giulio si ritrova così a fare testacoda in giro per i parcheggi. Fino a che la Punto si spegne di nuovo.
Giulio. La punto. La neve. Il sapore dell'alcol in bocca. Le lacrime lungo la faccia. I fari accesi. Le razzate per terra. Il freddo. Gli Smiths. Il sonno. Buon anno, Giulio.


Beh a me tutto sto racconto non fa ridere per un cazzo. Se c'è una regia in tutto questo, boh, vorrei parlargli e dirgliene 4. Perché tutto questo dare e togliere, a noi di RadioScoziaLibera, non ci piace di certo. Non ne capiamo il senso.
A noi questa storia di Giulio non ci piace.
BREERAA!! metti su una merda migliore di questa.


Bloc Party - Like Eating Glass

e andiamo avanti fino a piangere con tutta la discografia.