domenica 9 maggio 2010

Per non prendere dei sassi...

Domanda numero 1: perchè per scrivere apro le note di facebook? Sono come Baricco, quando scrivo so già che sarò pubblicato.
La differenza sostanziale è che io lo faccio gratis.

Sono arrivato a un punto in cui si può ufficialmente parlare di sfiga, si, perchè va bene uno e due e tre, ma da un certo punto in poi questa è obiettivamente sfiga, ed è proprio riconoscibile come sfiga. Cioè, se ci fosse un comitato, proprio, credo sarebbero concordi nell'affermarlo... non dico unanimi, qualche dissidente ci sarebbe, ma si troverebbero d'accordo.

Non fumo, ed è un peccato, o forse no: quanti soldi avrei buttato in fumo? Quanti soldi butto in caffè? Sono sempre dipendenze.
Certo che una bella paglia ci starebbe bene. Se fumassi.

Andiamo tutti via, abbiamo tutti voglia di andare via, e nemmeno i vulcani islandesi possono fermarci: è un dato di fatto, è meglio prenderne atto prima che sia troppo tardi.
Qui ci sono solo ingranaggi che girano a vuoto, qui c'è qualcosa che grippa, qui il rumore è malsano e non lascia presagire nulla che non sia un guasto.
Io, sono guasto.

A maggio si inizia già a pensare all'estate: il fatto che i gradi fuori rasentino i 10, non è un buon motivo per non pensarci come tutti gli altri anni. Arriva l'estate e io sono sempre indietro, e inizio a pensare di non volere LA VOSTRA estate.
Che poi non è nemmeno la vostra, è LA LORO, ma voi credete sia vostra. Con le loro canzoni di merda, che diventano vostre. Cheppalleeee!!! direbbe il bimbo di "mamma esco".

E può capitare di avere paura, o di essere scoraggiati, ma sempre con tanta dignità, e tanto rispetto.
Il cammino della vita è pieno di difficoltà e irto di insidie, e l'ultimo volta che ho detto irto in realtà forse volevo dire mirto. E in realtà era davvero buono.

Ma non voglio essere polemico, la vita è piena di belle cose, tipo il mirto, basta saperle coglierle. E se si tratta del mirto, è proprio meglio non farlo nemmeno cadere.

E' sbagliato il posto? O la compagnia? O entrambe? O io? O cosa?
Che cose riempie i vuoti? Una persona? Le serate? Il lavoro? Il resto?
In cosa vedi il tuo futuro?

Mi sto un po' iniziando a rompere il cazzo (ah non si può dire cazzo, dovevo dire minchia) di quella storia che "quando brancoli nel buio senza via d'uscita, è il momento buono in cui vedi la luce".
Perchè non c'è buio. E nemmeno luce. E' una di quelle mattine del cazzo di novembre, dove tutto è grigio, e a un certo punto sbuca anche un po' di vaga luce.

Ma che pessimismo, direte voi. Ma no, dirò io. Non credo sia pessimismo, certo riconosco che è una visione alquanto negativa, però mi pare abbastanza realistica de "le cose come stanno".
Non nego di avere le mie colpe, anzi, sicuramente tra le cose che non vanno ci sono anche io, a prescindere.
E ripeto: ci sono un sacco di cose belle.
Insomma, non son qui a lamentarmi e basta per dei cacchiacci miei, volevo esprimere una sorta di disagio generazionale condiviso, condiviso da una sorta di generazione/classe sociale alternativa/alternative.

Oh, non so, forse a 30 è anche più difficile, ma già a 26, questa è una salita del cazzo. Vorrei parlare con chi ha disegnato questa tappa.
Ma si può?

Chiudo con un dialogo immaginario, ma avvenuto realmente (?) (è possibile?) (evidentemente si) (oppure no) (ma soprattutto chisseneincula)
... anzi no. Oh, mica son Baricco, io faccio un po' come cazzo mi pare, tanto nessuno mi paga per questo.

Però, prima di lasciarvi, ci tenevo a dirvi una cosa: non ho la minima idea di come andrà a finire tra un mese, tra due, tra tre, tra quattro, ma poi forse non ve ne frega molto, avete poi voi anche la vostra vita da portare avanti, e non è che i miei cazzi siano migliori dei vostri.