mercoledì 24 marzo 2010

Conoscere gente sul treno?

e alla fine aprile è anche un bel mese.
quelle pioggie, quel sole, quelle mattine strane, quei pomeriggi lunghi.
Meno bello è il vetro, sul quale sbatti la testa da almeno un paio di chilometri, senza riuscire ad appogiarti perfettamente, e dormire.
Saranno un paio di chilometri, a giudicare dalla velocità del Freccia Rossa.
E poi anche fossero meno chissenefrega, pensare ai chilometri passati zuccando la testa contro un vetro del Freccia Rossa, è proprio uno stupido hobby per chi non riesce a prendere sonno alle 6 di pomeriggio.

Che poi non capisci perchè non sei rimasto ancora, perchè sei partito venerdì invece che sabato, e perchè stai tornando sabato invece che domenica, e...


Basta con le domande, se nessuno riesce a dormire ora, può essere solo il momento per spararsi uno shuffle con l'ipod.

La pallina della roulette cade sugli Straylight Run, che li conosci tu e basta, più o meno. Chissà forse in america c'è un altro mondo per queste cose, una sorta di realtà parallela in cui la gente ascolta la Dave Matthews Band e gli Straylight Run invece che Vasco e Ligabue. Una paese migliore, dove la gente rispetta le file per prendere le birre, e dove la gente non si fa le canne ai concerti.
Non credi sia l'America, e nemmeno L'AMERICA, semplicemente, non esiste.

Tutta la vita sembra passare per questo treno...


Le metropoli nemmeno ti piacciono troppo, anche se sogni di vivere in una di quelle, forse per quell'illusione di tornare a casa da un lavoro figo che ti piace, fare aperitivi-cene-doccie-disc
orock in ordine sparso, e risvegliarti magari in un letto che non è il tuo.
Che poi sai che succede? che fuori è freddo e buio ed è tutto chiuso, l'ape te lo fai da solo e sei carico, ceni da solo e ti si dilatano i tempi, è tardi chi è rimasto in casa resta in casa chi è fuori è già fuori, e poi devi ancora farti la doccia, sei stanco e depresso, e alla fine non c'hai nemmeno voglia di fartela la doccia, e ti svegli nel tuo letto. da solo. sudato. e puzzi.

Si, lo sai che va a finire così, poche scuse: è che sei giovane, e hai tempo per mettere la testa a posto. Per ora, ti limiti a sbatacchiarla contro un vetro trenitalia.


Informiamo i gentili viaggiatori... perchè poi gentili? E se sono degli stronzi maleducati? Tu sei uno stronzo maleducato, non sei gentile, non vuoi sentirti dare del gentile quando non lo sei, ti basterebbe essere trattato da persona.

Egregio signore,
Gentile cliente,
quante falsità in questo mondo. I clienti raramente sono mai gentili, e gli egregi a volte sono anche pezzi di merda.

Ce n'era bisogno? Voglio dire... di fare questo viaggio?

Forse si, forse si davvero.

All'improvviso mancano tutte le parole, e stringe solo la vescica, e questo basterà a spingerti a breve verso il primo bagno aperto e funzionante, distogliendoti dai pensieri di sonno e dalle note dolenti degli Straylight.

C'è solo un vago sapore di stanchezza, e, fondamentale, un vaghissimo senso di poter fare ancora qualcosa. Tipo, tornare indietro nel tempo, e cambiare il corso di tutti gli eventi.
Ma sei un genissimo, questa non ci avrebbe mai pensato nessuno. Dovrebbero darti un premio, o pagarti, meglio la seconda.

E sia chiaro - lo sfattone del cazzo è meglio che tolga i piedi dal corridoio sennò non passi - non hai voglia di trascinare le tue gambe sopra le sue, che le tolga direttamente, che si evita una rissa, e lascia che ti trascini senza troppi sforzi verso il primo cesso - non hai alcuna intenzione di utilizzare gli strumenti che ti hanno consegnato.


Ti ricordi l'ultima volta che sei stato felice?