martedì 23 gennaio 2018

2 km di Ex-Otago


Gli Ex-Otago, oggi.
Come nasce il cambiamento di Blogorroico?
(cambiamento del quale dovete ancora rendervi conto)
(e che, chissà, forse non percepirete mai, o forse no - o forse non lo avreste mai percepito se non l'avessi palesemente annunciato)

Era il novembre scorso, e avevo appena dato un passaggio alla mia ragazza.
Una volta, quando scrivevo più spesso su questo blog, non parlavo spesso delle mie ragazze. Questa cosa generava spesso due reazioni... la prima era quella del "non parli mai di me, sembra che mi vuoi nascondere".
Reazione molto comprensibile, e umana: a nessuno piace sentirsi nascosto. Ovviamente l'intento non era quello, anche se di fatto, poteva sembrarlo.
La seconda reazione era quella dell'immedesimazione: ogni volta che in un racconto di Giulio, o in generale, capitava di delineare un personaggio femminile, capitava che qualcuna cercasse di immedesimarsi in questa.
E insomma, alla fine prendevo sempre dei nomi, perché tanto non ci si azzecca mai. Ma d'altronde non deve essere semplice stare insieme a una testa di cazzo come me, e nemmeno stare insieme a uno scrittore o presunto tale: figurati quando i due fenomeni si presentano contemporaneamente.

Comunque, non volevo parlare della mia ragazza (perlomeno, non ora): volevo dire che appena è scesa dalla macchina ho alzato l'autoradio e stavo ascoltando Marassi, l'ultimo album degli Ex-Otago. E mentre passava "I giovani d'oggi" ho ripensato a tutta la carriera degli Ex-Otago, a quando avevano cominciato cazzonissimi, quando c'era ancora Pernazza (successivamente inglorosiamente noto come "il coniglio di Chiambretti"), i tempi di The Chestnuts Time e di Tanti Saluti, quando erano dominati dal lo-fi e uscivano per la Riotmaker, in quegli splendidi anni 2000 che già comincio a rimpiangere... e non tanto per quegli anni in sé e per sé, ma per tutti quei piccoli rimpianti che ho di quegli anni. Ora sono felice: anzi, no, ma le mie infelicità non sono legate al mio ieri, o forse si.

(vedi questa è una di quelle frasi che le morose potrebbero leggere malissimo, e invece è semplicemente che la mia vita lavorativa è abbastanza insoddisfacente)

(e una morosa non sarebbe sicuramente contenta di aver fatto questa specifica, perché sembra che lei sia una rompicoglioni che cerca di influire anche sulla mia vita privata pseudo-artistica e pseudo-giornalistica e io sia moralmente obbligato a smentire tutto ciò)

(ma vi assicuro che non è così.)

(perlomeno, non con la mia ragazza con cui sto ora.)
(che non vuol dire per forza ce ne saranno altre.)

Maurizio e Simone degli Ex-Otago, anno 2009, in partenza per Oslo.

E insomma, mentre era già arrivata "Cinghiali Incazzati", che è la seconda traccia, ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare due chiacchiere con loro. In particolare con Maurizio e Simone, Mauri e Simmi per gli amicissimi, rispettivamente cantante e chitarrista, gli unici invariati nella formazione dal 2002. E parlare di quel video di Pronti Al Peggio dove Simone mostra che in realtà di lavoro fa l'autista, e chiedergli se lo fa ancora... o farmi da raccontare da Maurizio come sono nate le gag della ghost track di Tanti Saluti, o quelle dello skit "Radio Scapolo D'Oro"... e vedere come sono arrivati ad oggi, passando per gli anni della produzione tramite "crowdfunding" dei fan. Di come questo Marassi mostri degli Ex-Otago diversi, forse maturati, forse invecchiati, che possono piacere o non piacere (a me Marassi piace, lo avete già capito) ma che comunque hanno fatto un percorso rispettabile e portano un pop di qualità, con contenuti e arrangiamenti di livello.


E poi ho pensato che... posso farlo.

Ai tempi di Radio Nebbia (nel lontano 2007) ho realizzato come internet avesse effettivamente avvicinato gli artisti agli ascoltatori, e che con la scusa di una piccola web radio potevi veramente avere udienza da chiunque. Ora è ancora meglio, se mandi un messaggio nella pagina facebook di un gruppo ti risponde dopo qualche ora il cantante in prima persona, per dire.
E quindi ho pensato che posso farlo, che se leggermente modifico questo blog, orientandolo alla musica, che comunque in fondo è sempre stato uno dei temi ricorrenti, allora posso diventare una sorta di blogger musicale, a modo mio, e avere questa scusa per attaccare bottone e avere udienza da tutti quelli che sono stati i miei miti della giovinezza. Magari con una intervista, tipo, o qualcosa del genere. Sempre come pare a me. Quando pare a me.

Avevo pensato diverse volte a come modificare questo blog. Non ho mai pensato di chiudere Blogorroico, quello no, ma a volte ho pensato a trasformarlo in una sorta di blog di opinioni, o in un blog di racconti, e magari coinvolgere altri autori/redattori.
Ma è inutile: Blogorroico, è il blog di Atti. E Atti sono io, e soltanto io. E questo blog è cazzone come me. Non può diventare una sorta di "testata" ( [...] ai sensi della legge di sta ceppa del 09/07/2006 questo blog non è una testata di informazione, in quanto esce con cadenza a cazzo di cane").
E l'unico cambiamento possibile, può essere questo. Se mai ci riuscirò.

E tutto questo l'ho pensato in appena 2 km di strada, mentre tornavo al lavoro da me. Saranno su per giù 5 minuti di macchina, e 12 anni di vita.


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