martedì 21 giugno 2011

Si pensa alle cose belle e insieme si cambia. Ti prego proviamoci.

"Si pensa alle cose belle e insieme si cambia. Ti prego proviamoci"
Questo c'era scritto davanti all'entrata dell'ISIT di Cento, la mia ex scuola superiore. 7 giugno 2011: una scritta bianca sull'asfalto, probabilmente con una bomboletta, ad opera di un ignoto studente, che ha così cercato di riconquistare la sua bella.
...bella, poi... Scopabile...
...o magari nemmeno trombabile, magari è un cesso, ma a lui piace.
...o forse no: ma si pensa alle cose belle e insieme si cambia.
Ma quanta poesia c'è in tutto questo?
Sicuramente gli andrà male a questo piccolo eroe, che magari può essere un grandissimo coglione, ma che si è guadagnato i suoi 5 minuti di gloria.

Ma ce lo immaginiamo? Un ragazzino, di notte, subito dopo la pioggia, mentre un po' di nascosto, con un amico fidato che a) gli fa da palo b) non lo sputtanetà in giro, mentre scrive tutta sta frase. Con l'altro che gli dice di muoversi, e lui che si incazza che per scriverla tutta ci vuole tempo, che è una frase lunga, che non si può accorciare in "Elena ti amo" perché non avrebbe un cazzo di senso scritta così.
E poi dopo l'ultima lettera VIA! a scappare in motorino. Magari due motorini in due direzioni diverse per depistare gli eventuali vigili, che in realtà dormono, e anche se fossero svegli avrebbero di meglio da fare (senza tuttavia farlo lo stesso).

In solo due righe ha raccolto tutto l'eroismo del ciclismo vero, e dell'Italia che ancora non muore. L'Italia deve rinascere da questi gesti e da queste frasi.
E sicuramente neanche lui si è accorto di quanta poesia ha buttato fuori in una stronzata sola.

Ma sai qual'è la cosa terribile? Che ho appena imparato.
E' che scrivendo quella frase su google, al terzo posto, c'è un mio vecchio post di Blogorroico (questo).
E' come se, decodificando quella frase, venissero fuori delle altri frasi mie. E' come se google è in grado di capire cosa mi piace. E' come se google avesse decodificato l'algoritmo del mio cervello.
Ho pensato due cose:
1) sono fottuto
1.5) i'm fucked up
2) vi prego: fatemelo leggere. magari riesco a capirci qualcosa in più di me, ne avrei bisogno.

Si pensa alle cose belle
e insieme
si cambia.
Ti prego
proviamoci.

Sarà per questo che mi piace così tanto: sarà che è la sintesi di qualcosa che ho già detto: sarà che è la sintesi di qualcosa che ho già fatto: sarà che i due punti andrebbero usati una volta sola nella stessa frase.
Però, proviamoci.

5 commenti:

  1. potenza della rete...Atti! Edimburgo 2002, ci pensavo proprio in questi giorni, in vacanza studio si partiva sempre la prima settimana di luglio. Che tempi, che nostalgia...avevo 15 anni e quelle due settimane hanno inciso di brutto. Mi hai iniziato musicalmente parlando di punk e altro e mi hai fatto ascoltare cose per me inedite fino a quel momento...conservo ancora qualche foto di quelle due settimane, una testimonia una nostra imbarazzante esibizione da Beach Boys...magnifico

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  2. ma dai? ma sei il mitico Pelliconi o il mitico Jacopo? mi ricordo benissimo... anche l'imbarazzante performance dei Beach Boys... davvero bei tempi, e una bellissima vacanza-studio. anche a me hanno segnato molto quelle vacanze... dai fatti sentire! aggiungimi su Facebook... ti ricordi? di nome faccio Enrico ;)

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  3. Pelliconi, come scrivi tu con buona memoria da archivista, non ho facebook, c'è modo di avere una tua mail?

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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