venerdì 27 maggio 2011

e RadioScoziaLibera?

RadioScoziaLibera plays Oasis - Wonderwall


Ce n'eravamo andati in silenzio. Senza dire niente. E con Paolo Nutini.
Ma ora torniamo. E lo diciamo per bene. Con gli Oasis.

Sono Gritty, questa è RadioScoziaLibera, e se non sapete cos'è andate a fare in ...ciclopedia. Due anni, son passati due anni da quando abbiamo staccato le prese e abbiamo preso su armi, bagagli e ritagli e ce ne siamo andati sul Golf del BREERAA!!.
Poi abbiamo fatto cose, visto gente, spaccato nasi, bevuto robe, preso pastiglie, cambiato le pastiglie, messo olio, cambiato olio, e così via. Tagliandi. Bolli. Ruotini. Routine. Le solite cose.
Serate in giro nei locali a guardare un paese che muore (la vostra Italia di m***a).
Fare Soldi con i Fare Soldi, bere Amari con gli Amari, beccare una Perturbazione con i Perturbazione, guardare Le Luci della Centrale Elettrica con Le Luci della Centrale Elettrica. E cose così.
E ora siamo tornati.
'Na puzza di chiuso che non si respira, polvere e ragnatele, e gli spinotti che si sono un po' ossidati. Ma questa è roba da BREERAA!!, che fa il tecnico.
Io sono Gritty. Io sono lo speaker.

Nella buchetta della posta ci sono ancora un paio di letterine per Giulio.
Che cosa cazzo poi ce le mandate qui, mica sta qui lui. Va ancora quel cazzo di accendino, BREERAA!!? Passamelo, che mi accendo una sigaretta, almeno.
Il vostro Paese fa schifo perché chi deve parlare sta zitto. Perché chi deve cambiare le cose passa il tempo a lamentarsi e criticare. Ma nessuno fa mai un cazzo. E allora tocca a quelli come noi.
Ma noi non siamo più italiani come voi.
Ormai BREERAA!! ha la cittadinanza onoraria di Bristol, per esempio.

Ci hanno stancato... ci avete stancato... basta. Ci chiedete perché siamo tornati... è in linea I., una nostra cara ascoltatrice. Non lo so, passavamo di qui, abbiamo progetti più ampi.
Leggiamo una delle due letterine per Giulio... è di A., scrive da uno dei vostri paesi di merda, chiede se abbiamo da regalare una maglietta. Macché, ce n'era una, era una XXL, la stiamo usando come straccio.
Poi scrive anche F. e chiede che fine ha fatto Giulio.
Ma noi, cara F., non lo sappiamo. L'abbiamo perso di vista al suo funerale. Che poi neanche sappiamo se era davvero il suo. Ma l'abbiamo lasciato li. Con Paolo Nutini...

Paolo Nutini è un po' l'Andreas Johnson dei tempi moderni. Solo che Andreas Johnson aveva sbagliato lingua, paese, momento storico, genere, e tanto altro. Ma i capelli... ah!
Ma cosa vogliamo parlare di capelli qui... siamo anche vestiti bene. Adesso vediamo se riusciamo ad attaccare al mixer il computer e poi vi spariamo un bel pezzone con le palle. Quelle che non avete voi.
Ma siete ridicoli... ma dove credete di vivere? Ma svegliatevi. Pezzenti provinciali dalla mente ridotta.
Paghereste anche 30 euro a biglietto per sentirici, se solo vi dicessero che dovete sentirci. Pensate vi dicessero che dovete andare a sentire Andreas Johnson... e che palle, smettetela di chiedere che fine ha fatto. E' ormai peggio della storia dei Jalisse. In realtà c'è gente che lavora e fa album senza rompere il cazzo a nessuno.
Mica come voi.

Avete rotto, davvero. Non vi basta aver ucciso Giulio? Chi volete uccidere, ancora? Non pensate di eliminare noi due, siamo dell'altra carreggiata. Neanche ci vedete. Direzioni diverse tra noi. Direzione diversa per noi. Ma cosa volete capire?
Non valete un cazzo. C'è un sms di C. al nostro numero verde. Dice un sacco di cazzate. Siete tutti così voi... è una sorta di par condicio di cervelli. C'è lo stesso spazio per tutti, per dire e fare tutti le stesse stronzate. Ma quando mai potrete far vedere un qualcosa di intelligente venire dal vostro zucchetto?
E non ho neanche più voglia di parlarne.

Mi avete stancato il c***o.

RadioScoziaLibera plays Andreas Johnson - The Games We Play


e bum! vedete di ascoltarvela tutta.

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