giovedì 23 ottobre 2008

Forse cercavo...

Oggi ero in ufficio, come (quasi) tutti i giorni. Oggi è venuto (sono venuti) due tizi per mettere a posto gli scuri delle finestre. L'altro giorno ne è saltato giù uno nel bel mezzo di via malagodi, di grazia che sotto non c'erano nè macchine nè persone... è caduto esattamente sulle striscie pedonali.
Comunque, mentre passava questo tizio, ho avuto un flash.
Sono loro.
Quelli che vengono nel nostro ufficio. Sono tanti, molteplici, disparati e diversi. Sono neodiplomati, trentenni, quarantenni, sessantenni. Belli, brutti, fighi, sfigati, vecchi. Sono quelli che ti riparano la macchina del caffè, che ti portano gli scatoloni con le penne, che ti portano i boccioni dell'acqua, che ti riparano la centralina dell'Enel. Ma soprattutto, sono quelli che ti guardano.
Che ti guardano, e pensano che sei un culattone raccomandato paraculato fancazzista, che passi la tua giornata attaccato a internet, che non sai fare un cazzo, che prendi un casino di soldi per fare niente. Mentre loro, che si fanno il culo da mattina a sera, sanno fare qualcosa di pratico e concreto che sia più reale di registrare e tutelare la "proprietà intellettuale", prendono meno soldi di te, nonostante abbiano più esperienza, e un titolo di studio in meno.

Beh, hanno ragione. In linea di massima, ma hanno ragione.
Non prendo molto più di loro, anzi, prendo meno di qualcuno di loro. Non cazzeggio dalla mattina alla sera, e ogni mio momento di "bassa produttività" dovrà essere prima o poi compensato da un momento di "alta produttività". Però mi sento inferiore a loro, a loro che fanno qualcosa, che sanno fare veramente qualcosa, che fanno un lavoro che non gli piace facendosi veramente il culo per pochi soldi e per mantenere una famiglia.

Ecco, io li stimo. E mi sento inferiore a loro. Io, la mia laurea del cazzo, e la mia seggiolina in plastica rossa, davanti al mio schermo piatto da 17", con la pagina di google aperta. Come se google si usasse solo per cazzeggiare.
Magari.

E poi oggi ho avuto la mia solita giornata da metereopat... meterop... meteor...

Forse cercavi: meteoropatico

la mia solita giornata da meteoropatico, con tanto di depressione e svogliatezza, e in più la sensazione di disagio e di essere fuori posto. Ma non credo sarebbero bastate una doccia, un pasto sano e completo, e un adeguato abbigliamento, per sentirmi meglio.

Ho guardato fuori, questo cielo grigio, e tutto il resto, avevano già il sapore di un lungo inverno, che non ho la minima voglia di affrontare. Non si stava male in questi giorni, anche se odio i giorni che sembrano d'autunno con temperature da settembre, e viceversa.

Non ho voglia dell'inverno.


Forse cercavi: felicità

Eh, esatto. Cerchiamola.

La ricerca di - felicità - non ha prodotto risultati in nessun documento.

Suggerimenti:

  • Assicurarsi che tutte le parole siano state digitate correttamente. (tutte? tutte quelle del blog? ma se è pieno di errori ed orrori di ogni tipo...)
  • Provare con parole chiave diverse. (gioia gaiezza spensieratezza gaudiezza)
  • Provare con parole chiave più generiche. (figa cibo dormire tette culo soldi sesso droga)
  • Piantarla con le proprie pare leoparidane (Forse si scrive: leopardiane)
  • Uscire da Google, tornare al proprio database o file di Excel e proseguire il proprio lavoro
  • Uscire da Google, aprire una nuova finestra, e gettarsi sulla Peugeot 206 sottostante
  • Andare alla macchinetta del caffè e rinforzare la propria dipendenza dalla caffeina
  • Contattare il proprio fornitore
  • Calcolare i minuti medi giornalieri che impiegate per calcolare i minuti medi giornalieri che impiegate per tutte le vostre mansioni
  • Riavviare
  • Spegnere il computer, e andare a dormire


BLOGORROICO: no Google, mica cercavo la felicità.


P.S. so già dove si trova

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