giovedì 5 giugno 2008

Sens Azioni

Le sensazioni!!!
Non trascuratele, non assecondatele. E la ragione, perbacco! Non dimenticavene.

A volte agisco senza farmi domande. E mi rendo conto che dovrei farmi due o tre domande, ma non me le faccio. E sulle prime le cose vanno bene lo stesso. Poi a distanza di mesi, anche tanti mesi, le cose tornano indietro. Molto più grosse e più forti. Forti di mesi e mesi in cui sono cresciute lontane da me.
Tutte le volte che non mi preoccupo delle cose, queste dopo del tempo tornano indietro e causano problemi.
Sono mesi che trascuro un sacco di cose, come mai non avevo fatto prima d’ora.
Quando tutto tornerà indietro, sarà un marone tremendo.
Me ne rendo conto.
Ma non me ne preoccupo, appunto.
Mi ritroverò fallito a 25 anni, ma tanto lo so già. Lo so già da quando ne avevo 19. In fondo non arriverò a 25 anni esattamente come credevo, ma non ci sono andato lontano nel mio immaginario. Ho dato più da un lato e meno da un altro. Ma la coperta della vita è sempre quella, le ore sono sempre 24, e ho tempo fino al 15/04/2010 per fare fruttare quello che ho lasciato indietro. Tutto sommato, non va male.

E le sensazioni.
Dio mio! Quelle non sono proprio mai da trascurare. Bisogna prestare attenzione. Quella volta che ti hanno fatto quella domanda strana, dovevi capire subito. Quella, come tutte le altre.
Non sottodimensionare le tue sensazioni, i tuoi presentimenti… valgono più di quello che credi…

Ha smesso di piovere, ma le strade sono ancora bagnate. Sei rimasto da solo, o quasi. Sei davanti al gruppo. Il fuggitivo è quasi stato ripreso. Ormai lo vedete. E’ a tiro. E da qui in avanti è tutta pianura. Puoi anche rialzare la testa un attimo. Non tanto per rilassarti, ma per guardarti in giro e pensare "mmh". Per cercare di renderti conto della situazione. E’ solo una constatazione di realtà.

E poi ho un sacco di domande. Queste però me le faccio subito, non aspetto altri mesi. Forse erano da fare prima.
Ma dev’essere tutto così? Cioè, è normale che le cose vadano così? Succede così anche agli altri? Si? No? Chissà. Chissà se uno riesce ad abituarsi. Chissà se si può vivere così, e vivere bene. Chissà se si riesce ad abituarsi.
"Oh, sono già tanti anni, ma quando succede… niente, lascio perdere per un paio di giorni. Poi passa… ma non riesco ancora ad evitarlo."
Chissà, forse è impossibile evitarlo.

O forse non dev’essere così. Forse non è normale, così. Forse sono io che faccio si che sia anormale. E’ colpa mia. Perché forse sono io che dovrei cambiare. Dovrei fare delle scelte. Ma non mi passa neanche per la testa. Forse è colpa mia. Forse ho scelto troppo me stesso, per poter scegliere altro.
Ma non doveva essere un bene? E allora cosa non quadra? Perché i conti non tornano anche stavolta? Ma dove sarebbe poi la novità?
Allora dovrà andare cosi? Se uno sceglie se stesso e le proprie cose, non riuscirà a scegliere altro?

Ma allora non è vero niente? Tutta quella storia delle persone che si conoscono… che si intendono al volo… che si capiscono… allora è solo un’utopia? E’ destino che nessuno possa capire e condividere? Per scegliere altro da se, bisogna rinunciare al proprio io? Non esistono proprio quelle persone?

O forse è solo che a me non hanno insegnato. Forse il giorno che l’hanno spiegato ho fatto fuoco. Vedi, quando ti dicono di andare a scuola… vacci! Magari ti perdi il giorno in cui viene Massimo Coppola a spiegare il senso della vita. E siccome siete tutti dei coglioni, i pochi che prendono appunti non li capiranno, la maggioranza non ascolta, e quei pochi che ascoltano sono quelli che non ne avrebbero bisogno. E te che hai fatto fuoco chiederai gli appunti a quelli che non li hanno presi. E saputo che non ce li hanno, ti arrenderai… "tanto la prof ha detto che era solo un approfondimento, non lo chiede all’esame".
Ma nell’esame della vita, le cose sono diverse.

Già.

20 giorni 10 ore 59 minuti 34 secondi

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