venerdì 13 giugno 2008

Che si stampano sui pali (quando almeno facevamo un tiro in porta)

Giorni di europei, giorni di mondiali, giorni di speranze estive che si stampano sui pali, giorni di uscite serali, giorni di estate.
Insomma: niente di tutto questo, tranne che sono giorni di europei. Ma neanche te ne accorgi. Potrebbe essere un anno dispari come tanti.

Gli europei hanno un girone eliminatorio. Nel girone eliminatorio hai tre partite. Nei hai tre: puoi permetterti di sbagliarne una.
Definiamo prima così vuol dire sbagliarne una… vuol dire "una partita no". Dicesi partita no quando per bravura degli avversari, per sfiga tua, per arbitraggio avverso, per qualunque motivo ottieni un risultato inferiore alle attese.
Ovvero, perdi o pareggi, dove dovresti vincere.

L’italia ne ha già fatte due. Mi dispiace, due partite no sono troppe. Ma abbiamo passato il turno già altre volte con due partite no. Tipo USA 94, o Corea 2002.

Quest’anno dovevamo giocarci la carta per la partita no con la Francia. Arriviamo contro la Francia che non solo abbiamo già usato il bonus, ma siamo già a debito.

Abbiamo pareggiato a casa Atti. Non accadeva da 12 anni che non si vincesse. Beh, però diciamo che Atti ce l’ha messa tutta. Il pomello ha fatto parare un altro rigore… dopo Toldo, Buffon. Dopo il rigore sbagliato di Trezeguet. Ma cosa è mancato? Chi ha portato sfiga stavolta? Io un’idea ce l’avrei…

Traghettare… noi che neanche sappiamo prendere gli aerei.

"XX anni? …ma va’… ‘a Stefano Accorsi…"

"…si ma poi noi ci innamoriamo sempre…"

"…cazzo, che sfiga, eh?" Già. Che sfiga.
BLOGORROICO: ma a nessuno è mai saltato in mente di chiamare Maresca? E Inzaghi?

Nessun commento:

Posta un commento