Inizio tutto come la scenale finale di ritorno al futuro. Una cosa tipo "dai, cazzo, parti". Il motorino d'avviamento gira a vuoto un po', e poi si ferma. Il secondo tentativo, spegne definitivamente il display del tachimetro.
Un pugno sul volante (è il minimo) e la macchina non si accende lo stesso.
Per una volta che sono in orario, dovrò arrivare in ritardo lo stesso.
Esco dal cancello a piedi, mentre sento risate in lontananza. Temo ridano di me. Ridete pure. Non c'è niente da ridere. Fa ridere, eh, vero?
Si, farebbe ridere anche a me.
Farebbe. Ed è un condizionale che fa differenza.
Esco dal cancello, la strada è tutta neve e ghiaccio, con le mie adidas consunte devo stare attento a non scivolare. Certo, avessi saputo di dover fare questa camminata, mi sarei messo delle scarpe diverse.
Comunque, neve o neve, ghiaccio o non ghiaccio, batteria o non batteria, niente e nessuno mi fermerà. Per fortuna posso fare tutto a piedi.
Poi viene anche il ritorno a casa, ed è la parte migliore. La mia via è surreale, sembra venire da un futuro postatomico, completamente deserta, priva di macchine e piena di neve, così come via giovannina. Tutto è pieno solo del silenzio, intervallato dalle frasi.
Sembra un film - quelli in cui le frasi riempiono le pellicole - ecco sembra uno di quei film dove la gente parla a voce alta senza svegliare nessuno, come se fossero tutte case vuote, le altre.
Sono solo scarpe inadeguate su un ghiaccio luminoso, cappucci, e intanto pioviggina. E tutto questa pioggia domani sarà ghiaccio.
Poi c'è un altro ritorno a casa (e non so se sia un ritorno - perché dov'è la mia casa? - che sia una partenza?).
Vorrei arrivare a casa presto, vorrei andare a letto, vorrei scrivere e stare sveglio fino a domani mattina, vorrei dormire e non andare al lavoro, vorrei fare la cacca, vorrei un nuovo album degli Strokes*, vorrei la macchina con la batteria carica, vorrei tante altre cose.
Dovevo già essere a Londra da qualche giorno, sarebbero stati i primi giorni nella casa nuova, vissuti tutti tra il freddo gelido dei sobborghi e il caldo spocchioso della tube, alla ricerca convinta ma non ancora disperata di un'occupazione, fosse anche solo vestirti da Babbo Natale dicendo "Oh oh oh! Merry Christmas!" non capendo un cazzo di quello che dicono i bambini, giustificandosi con "Sorry, but I'm from North Pole, I don't speak english very well".
E poi un sacco di pinte nei pubs e di jack daniel's in casa.
Ma questa strada surreale, con tutta questa neve, questo silenzio, e queste passeggiate surreali, scritte solo nelle sceneggiature di quei film tipo Love Actually (che devo ancora vedere, tra l'altro), tutto questo me lo sarei perso.
E allora... Londra 4 - Cento 1. Londra 5 - Cento 1.
Tutto quello che vuoi, ma almeno un cazzo di gol, Cento, gliel'ha segnato. E palla al centro.
E poi domani saranno i soliti cazzi e mazzi del lavoro, la batteria scarica, i regali ancora da finire, mille cose da fare in pochi giorni prima del 25, ma questa sera rimarrà per sempre.
Se c'è un Dio, e sono sicuro che c'è, non scarica le batterie delle macchine a caso. E un giorno, quando lo incontrerò, gli chiederò per quale cazzo di motivo tutte le congiunzioni astrali del mio destino debbano passare per i 12 volt della mia batteria.
E per i 90 euro del mio elettrauto.
sabato 26 dicembre 2009
giovedì 24 dicembre 2009
Il racconto di Natale? Si, solo per i membri del fan club!
Lo sai che i membri del Blogorroico fan club hanno ricevuto, in esclusiva, un racconto di Natale? Se lo impari adesso, o devi ancora guardare la casella di posta di facebook, o devi ancora entrare nel fan club ufficiale di Blogorroico!
Iscriviti nel gruppo su facebook "I love Blogorroico,il blog di Atti", e avrai in cambio anteprime esclusive, omaggi, sconti e regali... per chi lo fa entro il 31 dicembre gli mando il racconto di Natale lo stesso. Tiè. A Natale siamo tutti più buoni... anche Blogorroico.
EDIT 26/09/2011: Facebook ha deciso di cancellare i vecchi gruppi... così ho creato la nuova pagina fan:
http://www.facebook.com/blogorroico
Iscriviti nel gruppo su facebook "I love Blogorroico,il blog di Atti", e avrai in cambio anteprime esclusive, omaggi, sconti e regali... per chi lo fa entro il 31 dicembre gli mando il racconto di Natale lo stesso. Tiè. A Natale siamo tutti più buoni... anche Blogorroico.
EDIT 26/09/2011: Facebook ha deciso di cancellare i vecchi gruppi... così ho creato la nuova pagina fan:
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martedì 8 dicembre 2009
Le guglie di Parigi
Ciao Vasco Brondi, mi dispiace ma io un lavoro ce l'ho. E non mi drogo. Anche se condivido il tuo disagio sociale. Però credo possa esistere un futuro, oltre i fumi della Montedison e lo scheletro dell'ospedale di Cona. Credo di poter raccontare lo stesso qualcosa, di questi cazzo di anni zero, ai figli che non avrò.
La verità è che diventerò padre.
Prima o poi.
L'asilo Cip e Ciop di Pistoia.
Come cazzo si fa a dare un nome del genere ad un asilo. E poi le due maestre.
Per carità: ogni vita è importante e va difesa. A maggior ragione quelle di bambini innocenti, che sono il futuro della nostra società.
Ma il danno maggiore, in proporzione, l'hanno fatto agli altri bambini. Quelli di tutta Italia. Che hanno genitori "sani", che guardano il TG, e leggono di queste insegnanti. E ne rimangono, giustamente, schifati e inorriditi.
Ecco: tra tutti questi, ci sarà qualcuno che per contrappasso tirerà una sberla di meno al proprio figlio.
Mai errore più grave. Le sberle ai bambini VANNO DATE. Nei giusti modi e nelle giuste quantità. Ma vanno date.
Così, oltre a quei 20-30-40 bambini picchiati ingiustamente, ne avremo 2000-3000-4000 dalle guancie vergini. Ingiustamente. E alcuni di questi, cresceranno male. E potenzialmente, faranno crimini peggiori di quelli delle maestre. Perché si, è possibile farne anche di peggiori, purtroppo. "PENA DI MORTE ALLE MAESTRE DI PISTOIA!" e vabbè poi a Totò Riina e Berlusconi che gli facciamo?
Ah, ma di questi bimbi dalle guance vergini poi non sono responsabili le maestre mostre. Quelle pagheranno per i bambini picchiati, con i loro giusti anni di carcere (spero). Dei bambini dalle guance vergini sono responsabili i nostri media. E non pagheranno nulla.
E torneremo a parlare di destra e sinistra in Italia quando saremo in un paese democratico.
"Scaldami il cuore sul tuo cucchiano,
chiudimi la vena del dolore con un laccio emostatico.
Ti raccogli i capelli con le equazioni algebriche,
guardi il sole nelle JPG a bassa risoluzione."
(La luce della centrale giulieca)
I lettori silenziosi.
Esistono i lettori silenziosi, quelli che leggono e si informano, senza commentare mai, senza lasciare mai traccia. Sono i più pericolosi, i più informati, quelli che sanno ma non fanno sapere agli altri di far sapere, e in questa maniera si pongono in un modo "protetto".
E anche questi votano.
Chissà se fanno parte del popolo di Berlusconi. Quelli che zitti zitti lo votano, e che di fatto, gli danno il consenso. Perché si, su questo non possiamo dire nulla: ha il consenso della maggioranza dei votanti, o perlomeno ce l'aveva alle ultime elezioni.
Oppure, questi lettori silenziosi fanno parte del popolo viola. Non so se sia meglio "il popolo viola" che sembrano dei tifosi della Fiorentina in trasferta, o se dire "quelli del no b day" che non si capisce se sia gente a favore o a sfavore di berlusconi. Ma chiamarlo "dimission-day" no eh?
Sto invecchiando, male. Una volta avrei detto "sto invecchiando male. maledettamente bene."
Adesso, mi dispiace, ma sto invecchiando male. (oh e lo dico l'unica volta che non parlo del passato)
Forse è solo il raggiungere la consapevolezza. Una maturità di certo non desiderata. Non capisco perché chiamino "maturità" l'esame di quinta superiore, quando uno in quinta superiore non capisce proprio un cazzo ed è tutto tranne che maturo. Non che poi a 25 sia diverso. Forse alla fine la maturità è solamente un percorso senza fine. Che si inizia con l'esame di quinta superiore.
Questo andare avanti, senza mai tornare indietro, lasciandosi tutto dietro, che porta solamente a fredde mattine dalle coperte troppo strette su letti troppo vuoti, con in gola il maldigola, e in bocca il sapore amaro delle birre bevute la sera prima, e in lontananza sullo sfondo ci sono le guglie di Parigi. Che in realtà sono solo 3 alberi spogli e 1 antenna della TV.
Aveva ragione Diego (ha sempre ragione Diego), aveva ragione Sorio (ha sempre ragione Sorio).
E poi ho ragione io, quando dico che la pioggia è peggio del cielo grigio, e che passato novembre non bisogna abbassare la guardia, sennò il dicembre e il natale ti prendono in sequenza che ti piantano un 2-0 secco. Poi hai voglia a passare gennaio e febbraio a tentare di pareggiare... prendi altre due pere.
Arriva la primavera che sei già sotto di 4 gol. Ma come mai che tutte le volte siamo già in ritardo prima di iniziare le cose?
E in realtà sono solo 3 alberi spogli e 1 antenna della TV.
La verità è che diventerò padre.
Prima o poi.
L'asilo Cip e Ciop di Pistoia.
Come cazzo si fa a dare un nome del genere ad un asilo. E poi le due maestre.
Per carità: ogni vita è importante e va difesa. A maggior ragione quelle di bambini innocenti, che sono il futuro della nostra società.
Ma il danno maggiore, in proporzione, l'hanno fatto agli altri bambini. Quelli di tutta Italia. Che hanno genitori "sani", che guardano il TG, e leggono di queste insegnanti. E ne rimangono, giustamente, schifati e inorriditi.
Ecco: tra tutti questi, ci sarà qualcuno che per contrappasso tirerà una sberla di meno al proprio figlio.
Mai errore più grave. Le sberle ai bambini VANNO DATE. Nei giusti modi e nelle giuste quantità. Ma vanno date.
Così, oltre a quei 20-30-40 bambini picchiati ingiustamente, ne avremo 2000-3000-4000 dalle guancie vergini. Ingiustamente. E alcuni di questi, cresceranno male. E potenzialmente, faranno crimini peggiori di quelli delle maestre. Perché si, è possibile farne anche di peggiori, purtroppo. "PENA DI MORTE ALLE MAESTRE DI PISTOIA!" e vabbè poi a Totò Riina e Berlusconi che gli facciamo?
Ah, ma di questi bimbi dalle guance vergini poi non sono responsabili le maestre mostre. Quelle pagheranno per i bambini picchiati, con i loro giusti anni di carcere (spero). Dei bambini dalle guance vergini sono responsabili i nostri media. E non pagheranno nulla.
E torneremo a parlare di destra e sinistra in Italia quando saremo in un paese democratico.
"Scaldami il cuore sul tuo cucchiano,
chiudimi la vena del dolore con un laccio emostatico.
Ti raccogli i capelli con le equazioni algebriche,
guardi il sole nelle JPG a bassa risoluzione."
(La luce della centrale giulieca)
I lettori silenziosi.
Esistono i lettori silenziosi, quelli che leggono e si informano, senza commentare mai, senza lasciare mai traccia. Sono i più pericolosi, i più informati, quelli che sanno ma non fanno sapere agli altri di far sapere, e in questa maniera si pongono in un modo "protetto".
E anche questi votano.
Chissà se fanno parte del popolo di Berlusconi. Quelli che zitti zitti lo votano, e che di fatto, gli danno il consenso. Perché si, su questo non possiamo dire nulla: ha il consenso della maggioranza dei votanti, o perlomeno ce l'aveva alle ultime elezioni.
Oppure, questi lettori silenziosi fanno parte del popolo viola. Non so se sia meglio "il popolo viola" che sembrano dei tifosi della Fiorentina in trasferta, o se dire "quelli del no b day" che non si capisce se sia gente a favore o a sfavore di berlusconi. Ma chiamarlo "dimission-day" no eh?
Sto invecchiando, male. Una volta avrei detto "sto invecchiando male. maledettamente bene."
Adesso, mi dispiace, ma sto invecchiando male. (oh e lo dico l'unica volta che non parlo del passato)
Forse è solo il raggiungere la consapevolezza. Una maturità di certo non desiderata. Non capisco perché chiamino "maturità" l'esame di quinta superiore, quando uno in quinta superiore non capisce proprio un cazzo ed è tutto tranne che maturo. Non che poi a 25 sia diverso. Forse alla fine la maturità è solamente un percorso senza fine. Che si inizia con l'esame di quinta superiore.
Questo andare avanti, senza mai tornare indietro, lasciandosi tutto dietro, che porta solamente a fredde mattine dalle coperte troppo strette su letti troppo vuoti, con in gola il maldigola, e in bocca il sapore amaro delle birre bevute la sera prima, e in lontananza sullo sfondo ci sono le guglie di Parigi. Che in realtà sono solo 3 alberi spogli e 1 antenna della TV.
Aveva ragione Diego (ha sempre ragione Diego), aveva ragione Sorio (ha sempre ragione Sorio).
E poi ho ragione io, quando dico che la pioggia è peggio del cielo grigio, e che passato novembre non bisogna abbassare la guardia, sennò il dicembre e il natale ti prendono in sequenza che ti piantano un 2-0 secco. Poi hai voglia a passare gennaio e febbraio a tentare di pareggiare... prendi altre due pere.
Arriva la primavera che sei già sotto di 4 gol. Ma come mai che tutte le volte siamo già in ritardo prima di iniziare le cose?
E in realtà sono solo 3 alberi spogli e 1 antenna della TV.
sabato 31 ottobre 2009
why were you shaking? please tell me... [friends, hair and everything after]
Ok, ok, ok.
Ce n'è ancora un sacco di roba da fare, a occhio manca ancora un 75%.
Katy Perry feat. Albert Hammond Jr. - Katy and Albert sitting on a tree
Se avessi quest'energia tutte le sere, sarebbe diverso.
Sarebbe sicuramente diverso.
Londra sa infilarsi ovunque, è peggio del miglior Inzaghi, o del peggior Ibrahimovic (è solo questione di punti di vista, per che squadra tifi). Te la ritrovi in una canzone, in un semaforo. Tu sei felice, credi di essere felice, magari lo sei veramente e lei è li.
E' rimpianto? E' nostalgia? E? insoddisfazione? E' verde, parti, idiota.
Credi davvero che sia meglio il tuo stipendio sicuro rispetto a raspare il fondo di un conto corrente?
Non c'è una risposta oggettiva. C'è solo una lotta continua. Ovunque tu sia. La depressione non ha patria, così come la gioia. E la fantastica sensazione che fluttua tra questi due estremi.
Shaking, shaking, shaking, dov'è finito tutto questo inglese? Mi sono venduto? Ascolto i 30 second to mars.
30 second to mars - The mission
Ascoltai i 30stm la prima volta nel 2005, in macchina da saccolo. Voi neanche sapevate cos'era l'emo. Mi piacquero. Poi riascoltandoli mi impressionarono meno, però mi piacquero lo stesso. Però devo dire che, iTunes alla mano, avrò ascoltato davvero si e no 4-5 canzoni dei 30stm negli ultimi due anni.
Però non sono da buttare.
Tante cose non sono da buttare.
Forse c'è qualcos'altro.
C'è Londra, ci sono diversi futuri possibili, c'è un sacco di vita messa in giro, e non so ancora quale andrò a percorrere. Siamo in corsa, sulla strada, respirando, vivi. Pronti.
E' una sensazione strana. Non ci si sente arrivati da nessuna parte rilevante, in fondo, eppure si sente di aver fatto un sacco di strada.
Ci si sente a metà tra un lungo passato ed un immenso futuro. Probabilmente, questa è la vita. Quasi me ne stavo dimenticando.
Ligabue - Con queste faccie qui
Sai qual'è la differenza? E' che non mi sono ancora seduto, nonostante tutto, e che non voglio ancora sedermi.
Se uno pensa a 12 mesi, o anche solo 10, pensa a un casino di mattine. Di soli, di sveglie, eccetera. Eppure, se penso a come li ho usati io, non posso che dire che nessuno è stato buttato. Voglio dire, trovarsi a zero, e sapersi risollevare, e sapersi ricostruire, e poi smontare, e poi correggere... beh, beh, forse partivamo davvero da poco, ma è stato un bel percorso, obiettivamente. Molto più nel 2009 che in tanti altri anni.
Ho voglia di te*.
*= molto tempo prima di Moccia, esisteva qualcuno che scriveva già queste frasi. Sicuramente non ha avuto lo stesso successo. Finora.
Filter - Take a picture
...ricordi e fantasmi, sfidatemi tutti uno per uno... e se siete abbastanza bravi da uccidermi, venitemelo a raccontare. al vostro funerale.
...e ho capito solo io. Ecco sai, alla fine è questo: che scrivi, vivi, fai tutto quanto, e poi ti ritrovi alle 2.40 del venerdì sera / venerdì notte e hai la completa percezione del fatto che nessun altro oltre a te sa esattamente quello che volevi dire.
E pure che basterebbe così poco per conoscere tutto.
Ma quel poco che manca è la cosa più difficile.
P.S. si, c'è ancora tanto da fare. Che bello. :)
Ce n'è ancora un sacco di roba da fare, a occhio manca ancora un 75%.
Katy Perry feat. Albert Hammond Jr. - Katy and Albert sitting on a tree
Se avessi quest'energia tutte le sere, sarebbe diverso.
Sarebbe sicuramente diverso.
Londra sa infilarsi ovunque, è peggio del miglior Inzaghi, o del peggior Ibrahimovic (è solo questione di punti di vista, per che squadra tifi). Te la ritrovi in una canzone, in un semaforo. Tu sei felice, credi di essere felice, magari lo sei veramente e lei è li.
E' rimpianto? E' nostalgia? E? insoddisfazione? E' verde, parti, idiota.
Credi davvero che sia meglio il tuo stipendio sicuro rispetto a raspare il fondo di un conto corrente?
Non c'è una risposta oggettiva. C'è solo una lotta continua. Ovunque tu sia. La depressione non ha patria, così come la gioia. E la fantastica sensazione che fluttua tra questi due estremi.
Shaking, shaking, shaking, dov'è finito tutto questo inglese? Mi sono venduto? Ascolto i 30 second to mars.
30 second to mars - The mission
Ascoltai i 30stm la prima volta nel 2005, in macchina da saccolo. Voi neanche sapevate cos'era l'emo. Mi piacquero. Poi riascoltandoli mi impressionarono meno, però mi piacquero lo stesso. Però devo dire che, iTunes alla mano, avrò ascoltato davvero si e no 4-5 canzoni dei 30stm negli ultimi due anni.
Però non sono da buttare.
Tante cose non sono da buttare.
Forse c'è qualcos'altro.
C'è Londra, ci sono diversi futuri possibili, c'è un sacco di vita messa in giro, e non so ancora quale andrò a percorrere. Siamo in corsa, sulla strada, respirando, vivi. Pronti.
E' una sensazione strana. Non ci si sente arrivati da nessuna parte rilevante, in fondo, eppure si sente di aver fatto un sacco di strada.
Ci si sente a metà tra un lungo passato ed un immenso futuro. Probabilmente, questa è la vita. Quasi me ne stavo dimenticando.
Ligabue - Con queste faccie qui
Sai qual'è la differenza? E' che non mi sono ancora seduto, nonostante tutto, e che non voglio ancora sedermi.
Se uno pensa a 12 mesi, o anche solo 10, pensa a un casino di mattine. Di soli, di sveglie, eccetera. Eppure, se penso a come li ho usati io, non posso che dire che nessuno è stato buttato. Voglio dire, trovarsi a zero, e sapersi risollevare, e sapersi ricostruire, e poi smontare, e poi correggere... beh, beh, forse partivamo davvero da poco, ma è stato un bel percorso, obiettivamente. Molto più nel 2009 che in tanti altri anni.
Ho voglia di te*.
*= molto tempo prima di Moccia, esisteva qualcuno che scriveva già queste frasi. Sicuramente non ha avuto lo stesso successo. Finora.
Filter - Take a picture
...ricordi e fantasmi, sfidatemi tutti uno per uno... e se siete abbastanza bravi da uccidermi, venitemelo a raccontare. al vostro funerale.
...e ho capito solo io. Ecco sai, alla fine è questo: che scrivi, vivi, fai tutto quanto, e poi ti ritrovi alle 2.40 del venerdì sera / venerdì notte e hai la completa percezione del fatto che nessun altro oltre a te sa esattamente quello che volevi dire.
E pure che basterebbe così poco per conoscere tutto.
Ma quel poco che manca è la cosa più difficile.
P.S. si, c'è ancora tanto da fare. Che bello. :)
domenica 25 ottobre 2009
Some Might Say (in mezzo alla sabbia e alla polvere)
...e se venisse un momento in cui non io potessi più scrivere? o in cui io non possa più scrivere?
...ma vi siete accorti che non conosco la differenza tra un avverbio, o un congiuntivo o un condizionale? e però state leggendo lo stesso?
Oh, vabbè, nessuno di voi sa come funziona esattamente un ascensore, però li usate tutti lo stesso.
Voi. Tutti. Usate gli ascensori. Io no. Faccio le scale. Non so scrivere e faccio le scale.
Steve Miller Band - Serenade from the stars
Uno sguardo. Un'altro sguardo. BAM! E poi un suono netto e distinto, come uno scoppio di una gomma. Uno scoppio di una gomma, più precisamente la posteriore destra, tipo. Ed è inutile che ora te ne vai e fai finta di niente. L'hai portata tu li, sei stato tu a farla scoppiare li. In mezzo alla sabbia e alla polvere. E ora avrai da fare un altro giro intero, e vorrò vederti in più di una curva in quelle condizioni.
Tutti i nodi verranno al pettine? Tutti i maccheroni verranno al pettine? Alcune situazioni sono state un'illusione o hanno veramente generato un qualcosa in grado non solo di crearsi, ma di svilupparsi e di automantenersi?
Oh ma non si preoccupino nessuno: NON E' SUCCESSO NIENTE, possiamo stare tutti tranquilli. Ora è solo ordinaria amministrazione, ognuno ha i suoi 5 minuti di gloria su youtube, credo già di aver avuto i miei.
Lily Allen - 22
Oggi il mondo si è fermato per due secondi, solo che nessuno se n'è accorto. Di chi è colpa?
C'è una colpa, forse?
Subsonica - Piombo
E se un sogno raggiunge il mattino? Se qualcosa sopravvive? Se una brace resta accesa?
Hanno suonato "Some might say" all'improvviso. Non che dovessero preannunciarla - voglio dire, mica stavano lanciandosi in una cover di Hotel California, per dire - però sono partiti senza che uno lo sapesse. (no beh ok a dir la verità avevano fatto una intro dicendo "qualcuno potrebbe dire" e in realtà si era capito, per chi conosce i GallagherBoys, che quella era Some Might Say)
Però all'improvviso è salito il dubbio di essersi venduti. Per due lire. Per chi? Per se stessi? Per i cazzo di figli che non avremo? Per la cazzo di moglie da cui divorzieremo? Per un cazzo di mutuo con cui ci schiavizzeremo?
Niente avrà mai il sapore di Some Might Say suonata in un pub.
Erano tutti li ma nessuno sembrava capire cosa stava succedendo.
Ed è salita la voglia di piangere. Ha preso l'ascensore, la stronza.
Al che, a quel punto, ho capito.
Si, sarà ancora durissima. Ed ho paura che continui a valerne la pena. Ve l'avevo detto, oggi non è successo niente.
Athelete - Wires
Looking at you now, you would never know.
...ma vi siete accorti che non conosco la differenza tra un avverbio, o un congiuntivo o un condizionale? e però state leggendo lo stesso?
Oh, vabbè, nessuno di voi sa come funziona esattamente un ascensore, però li usate tutti lo stesso.
Voi. Tutti. Usate gli ascensori. Io no. Faccio le scale. Non so scrivere e faccio le scale.
Steve Miller Band - Serenade from the stars
Uno sguardo. Un'altro sguardo. BAM! E poi un suono netto e distinto, come uno scoppio di una gomma. Uno scoppio di una gomma, più precisamente la posteriore destra, tipo. Ed è inutile che ora te ne vai e fai finta di niente. L'hai portata tu li, sei stato tu a farla scoppiare li. In mezzo alla sabbia e alla polvere. E ora avrai da fare un altro giro intero, e vorrò vederti in più di una curva in quelle condizioni.
Tutti i nodi verranno al pettine? Tutti i maccheroni verranno al pettine? Alcune situazioni sono state un'illusione o hanno veramente generato un qualcosa in grado non solo di crearsi, ma di svilupparsi e di automantenersi?
Oh ma non si preoccupino nessuno: NON E' SUCCESSO NIENTE, possiamo stare tutti tranquilli. Ora è solo ordinaria amministrazione, ognuno ha i suoi 5 minuti di gloria su youtube, credo già di aver avuto i miei.
Lily Allen - 22
Oggi il mondo si è fermato per due secondi, solo che nessuno se n'è accorto. Di chi è colpa?
C'è una colpa, forse?
Subsonica - Piombo
E se un sogno raggiunge il mattino? Se qualcosa sopravvive? Se una brace resta accesa?
Hanno suonato "Some might say" all'improvviso. Non che dovessero preannunciarla - voglio dire, mica stavano lanciandosi in una cover di Hotel California, per dire - però sono partiti senza che uno lo sapesse. (no beh ok a dir la verità avevano fatto una intro dicendo "qualcuno potrebbe dire" e in realtà si era capito, per chi conosce i GallagherBoys, che quella era Some Might Say)
Però all'improvviso è salito il dubbio di essersi venduti. Per due lire. Per chi? Per se stessi? Per i cazzo di figli che non avremo? Per la cazzo di moglie da cui divorzieremo? Per un cazzo di mutuo con cui ci schiavizzeremo?
Niente avrà mai il sapore di Some Might Say suonata in un pub.
Erano tutti li ma nessuno sembrava capire cosa stava succedendo.
Ed è salita la voglia di piangere. Ha preso l'ascensore, la stronza.
Al che, a quel punto, ho capito.
Si, sarà ancora durissima. Ed ho paura che continui a valerne la pena. Ve l'avevo detto, oggi non è successo niente.
Athelete - Wires
Looking at you now, you would never know.
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