mercoledì 13 novembre 2013

Mi sa che hai sbagliato qualcosa.

"Non verrà"
"In che senso?"
"Non verrà mai a cercarti."
"Ma lo sapevo già."
"No. O perlomeno, non credo. Non so se hai fatto lo stesso ragionamento che ho fatto io."
"Quale?"
"Non te ne sei mai accorto?"
"Ma cosa?"
"Dai cazzo, non è difficile. Tu non esisti."
"Ma come non esisto? Va là che..."
"...si ho capito che blablabla qualcosa e la frase finiva con il tuo cazzo."
"...in realtà, no. Volevo parlare dell'affitto."
"...che è comunque più grosso e più duro del tuo cazzo."
"...obiettivamente... si."
"Ecco. Vedi? No, non vedi. Tu per lei non esisti. Non sei mai esistito. Sei una possibilità. Un varco. Un sogno, un possibile passaggio per un futuro migliore, diverso, e alternativo alla sua realtà. Alla realtà del posticino da impiegata con contrattino a tempo determinato da rinnovare per diventare un tempo indeterminato, alla realtà della convivenza forzata con il suo uomo sempre più noiosa ma sempre più rassicurante. Tu rappresenti l'outkast, il punto di rottura con il suo noioso, banale e pallosissimo equilibrio. Un futuro con il mondo in mano, un futuro con le redini della propria vita e della felicità. Ma non ha le palle per sceglierti. Tu sei il sogno proibito, che non sceglierà. Resterai un sogno, al limite un rimpianto, ma niente più. Non ha le palle per lasciare tutto, per tornare sola, per affrontare la vita, le incertezze, il dolore, le lacrime, i pianti, la solitudine, la merda che la vita è in grado di riservarti e che devi prenderti in faccia da sola. Da sola. Tu arriveresti dopo.
Non so dirti se sia una ribelle senza palle, o semplicemente una completa mediocre, non credo neanche di poterlo stabilire. E non credo nemmeno che faccia differenza in questo contesto. Lei non ti cercherà. Mai. Resterai un sogno, te l'ho detto. Al limite, potrai essere l'oggetto della sua masturbazione sotto le coperte, mentre il suo uomo è a vedere la semifinale di ritorno di Champions League PSG-Borussia. E fine. Tutto qua. Non c'è nient'altro che tu possa realizzare con lei."
"...dici?"
"...toh, forse un best-seller. Quelle così leggono un sacco di puttanate."
"...anche i blog?"
"...soprattutto i blog. Però di nascosto."
"Quindi non commenterà?"
"Assolutamente no."
"E allora cosa me ne faccio?"
"Niente. Un cazzo. Una risata, al limite."
"Non ci resta che ridere, vero?"
"Eh, e fattela una cazzo di risata."
"Ma io volevo scopare."
"Mi sa che hai sbagliato qualcosa."

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