venerdì 13 febbraio 2009

Dall'altra parte del mondo

Questa mattina ci siamo svegliati strani. C'era una grande festa al contrario. La gente è arrivata qui a partire dalla notte, dormendo su divani. Qualcuno ha vomitato già alla mattina. Ci siamo svegliati tutti stanchi e disfatti. E BREERAA!! ha messo "La Glaciazione" dei Subsonica. E saltavamo tutti. E c'eravamo tutti. Chi faceva colazione, chi stava male, chi dormiva ancora, chi si appartava già. Tutti con due occhiaie enormi. Era prestissimo, avremo iniziato alle 9, non so, forse le 10.
E tutti qui, a saltare su questo pezzo. Le lancette dell'orologio facevano un altro giro. E tutti ancora qui, in questa grande festa, ad aspettare non si sa bene cosa.

Questa è carina, ve la passiamo solo perché la festa ci è piaciuta. C'eravate tutti. Per le altre 300 canzoni di merda avremo tempo, oggi vi graziamo.

KT Tunstall - Other side of the world
Over the sea and far away
She's waiting like an iceberg
Waiting to change
But she's cold inside
She wants to be like the water

All the muscles tighten in her face
Buries her soul in one embrace
They're one and the same
Just like water

The fire fades away
Most of everyday
Is full of tired excuses
But it's to hard to say
I wish it were simple
But we give up easily
You're close enough to see that
You're the other side of the world to me

On comes the panic light
Holding on with fingers and feelings alike
But the time has come
To move along

The fire fades away

Can you help me
Can you let me go
And can you still love me
When you can't see me anymore

The fire fades away


E questa la può capire solamente chi, come sempre, non ascolterà mai RadioScoziaLibera.
Sono Gritty, e ancora non ho capito perché la festa dovesse iniziare di mattina.

giovedì 12 febbraio 2009

Noi ci siamo rotti il

La sapete una cosa? Che noi ci siamo proprio rotti il cazzo, qui a RadioScoziaLibera. Adesso andiamo in sciopero. Sciopero del buongusto e della coesione radiobloggica.
Non crediamo si possa andare avanti in condizioni del genere. Il rispetto, per il genere umano, per l'impegno e per i sentimenti delle persone, credo sia venuto a mancare su più di un versante.
I patti non erano questi, e non siamo qui a farci prendere per il culo, e nemmeno a vedere persone come Giulio trattate così. Non è che perché uno è abituato all'acquaragia che ci si può permettere di fare questo.
Se Dio è d'accordo, non capiamo il perché. Ma abbiamo qualche dubbio, sul fatto che lui sia d'accordo: e se non d'accordo, a maggior ragione ci chiediamo come mai lasci che avvengano cose del genere.

Finley - Fumo e Cenere (e possiamo arrivare fino a 300) (pezzi di merda peggiori di questo)
Strade deserte
Note distorte
Componi per lei
Si è fatto buio già
Ore seduto
Su un marciapiede
Sotto un lampione
Sai che lei non tornerà

E' un lamento continuo
Di frasi che ormai
Sono andate, sparite
Mai più sentirai
Ti aspettavi di udire
"Sei il solo per me"
Metti l'anima in pace
Quei giorni son già
Fumo e cenere

La nebbia sul viso
Nasconde il sorriso
Di quei giorni in cui
Lei era accanto a te
Riassaggi i momenti
Scorrendo i messaggi
Ma solo quelli più dolci
Non li cancellerai

Il tuo mondo
Sta andando a puttane
Oramai
Puoi reagire ma forse
Non è ciò che vuoi
Preferisci esser vittima
Non guarirai
Non mollare
E' un consiglio
O ti ridurrai
Fumo e cenere


Tiè. Per punizione. E ripeto, attenzione che ne abbiamo di molto peggio, anche.

lunedì 9 febbraio 2009

LA FUCILATA

Oh, cosa credevate? Ce ne fossimo andati anche noi? RadioScoziaLibera, trasmettiamo a cazzo da un cazzo di tempo. Sono il solito Gritty, e in tutti questi giorni siamo andati avanti con tantissimi bei pezzi di merda, e ne abbiamo ancora per un sacco.
Oggi abbiamo un estratto audio... ma siccome noi facciamo un po' quel cazzo che ci pare, vi passiamo pure il video. La prima radio su un blog che passa anche le immagini.
Solo noi possiamo: solo BREERAA!! e la sua sapiente regia potrà.

Questo è l'attacco buono! E' partito come una scheggia! E' la sua distanza questa! Mi sembra che sia un attacco... speciale! A molti corridori dopo i 250 km si spegne la lampadina, e invece la sua luce irradia...
Lui ce l'ha la sparata, lui può tenere... e non voltarti, non voltarti!
La sua pedalata è ancora buona, la sua pedalata è quella che può portarlo a vincere... Signori, questo non è uno sconosciuto...
E' suo, è suo... non ce la fa nessuno dietro a riprenderlo! Sta entrando... tutto solo... nessuno può più fermarlo! Si volta, non c'è nessuno... una stoccata maiuscola, fanstatica... vai, vai, sei solo...
...E NON E' FINITA!

sabato 17 gennaio 2009

Adwa (Etiopia)

Sospendiamo le trasmissioni di RadioScoziaLibera (ma perché mi do del voi?) per dire che tra 12 ore parto per Adwa!
Andrò nella missione Kidane Mehret, dove l'associazione Amici di Adwa fa le sue adozioni a distanza... ah si, dimenticavo, è in Etiopia. Tornerò l'8 febbraio... ci sentiamo! seguite le mie notizie tra il blog/facebook/altri canali di informazione vari ed eventuali... vi cagherò quando potrò, e soprattutto se vorrò! a presto!

martedì 6 gennaio 2009

Il capodanno di Giulio

Queste sono le frequenze digitali di RadioScoziaLibera.
Mi scuso per gli auguri di natale fatti dal nostro affittuario, come ben sapete non condividiamo assolutamente. Qui per noi il natale è soltanto panettone, limoncello, grappe, sigari, cibo da asporto, e tanto sporco da pulire, dentro e fuori i water.
Ma ci siamo divertiti, un po'. C'è sempre qualcosa che manca, chissà se riusciremo a riempirlo con un po' di buona musica e una bella storia del cazzo. Perché da questa bettola, da queste sede fetida, non possiamo far altro che ridere amaramente, e dire che quest'anno Gesù Bambino è un po' ritardo. Si si, è proprio in ritardo. Vogliamo fargli un cesareo a questa povera ragazza?
Beh, la storia che sto per raccontarvi è del nostro amico Giulio. Dove l'avevamo lasciato? Non lo so, però questo è il suo capodanno.


31/12/2008
Giulio si veste come si deve. Per uscire con la Valentina Pozzato.
Ora: Giulio sa benissimo che la Valentina Pozzato avrebbe dovuto cancellarla dalla sua vita. Ma un conto è la Valentina Pozzato, un conto è la Valentina Pozzato travestita da donna della sua vita. Voglio dire: capiamolo, sto povero Giulio.
Capiamolo si, ma giustifichiamolo no.
Mangiano cibo da asporto anche loro, quella sera, e Giulio inizia la serata in piedi, sotto la pioggia ghiacciata, con in mano una sporta di birre semifredde e cibo semicaldo. La sta aspettando, lei gli ha detto esci fuori che sono già qui, e ovviamente ancora deve partire.
Ma Giulio sopporta. A lavorare per così tanto in un posto così brutto ha sviluppato un livello di sopravvivenza che è tutto ancora da scoprire, signori.
Insomma, poi lei arriva, cenano, e sembra che tutto vada bene, poi lei si cambia, e sembra quasi che magari anche gliela dia, ma "no no dopo".
Dopo cosa? A lui lei non gliel'ha mai data, e mai la darà. Dopo cosa? Dopo che Giulio avrà segnato 4 gol al Bernabeu con la maglia del Barcellona? No perché basta dirlo, Giulio sarebbe in grado di farlo.
Insomma, alla fine si parte sulla Punto smarmittata di Giulio per un cazzo di spettacolo pirotecnico, un qualche cosa da prendere freddo, stipati tra ombrelli e petardi, nell'attesa di sentire il fatidico "andiamo a casa tua?".
Solo che piove troppo, e piove questa cazzo di acqua ghiacciata, perché maledetto, fuori c'è 1 grado, e non zero. E allora, niente neve, niente spettacolo, si resta in macchina, a guardare qualche fuoco, sparato da qualche contadino, in mezzo alla campagna, senza neanche il countdown, giusto così, guardando l'orologio della Punto smarmittata che resta sempre indietro e non segna nemmeno neanche i secondi. Insomma, sarebbe un perfetto capodanno indie rock, se lei potesse capirlo. E invece no. Lei è fredda, distaccata come sempre, assente, e stavolta anche di più, e Giulio non capisce che cazzo deve aver visto di tanto speciale in quei 60 chili scarsi di materiale organico, perlopiù acqua.
E allora parte una litigata, un po' una di quelle solite, di quelle in cui Giulio sbotta fuori il suo disappunto, e lei sensibile come un lunotto posteriore, risponde si / no o poc'altro.
E allora si va a casa veramente, solo che si va a casa di lei.
E finisce tutto di nuovo. Com'era giusto che fosse no? Come Giulio voleva, no?
Sembra una canzone di Vasco Brondi. Questi scenari agricoli post industriali, questa merda di vita, questo faticare ad arrivare alla fine del mese, questa società consumistica di merda. Solo che lui, cazzo, ha l'amore. E allora cosa gliene frega a Vasco Brondi, se pesta una merda, se respira i fumi della montedison, se gli si scarica la batteria della macchina, se lo mettono in cassa integrazione, se suo fratello si droga. Lui ha l'amore. Soffre, ma ha l'amore.
Giulio, no. Ed è una fottutissima differenza che fa serata.
Il cielo continua a ostinarsi su questa pioggia ghiacciata, che è persino odiosa per chi deve guidare. Lei scende senza neanche dire un ciao. Ed entra in casa.
Giulio sgomma via, incazzato, deluso, rabbioso, quasi con le lacrime, ma non abbastanza da non accorgersi che nel retrovisore spunto il profilo di una macchina che va in direzione opposta. Una Y a fari spenti. Anche Giulio spegne i suoi.
Ora: a fari spenti guidavano Battisti e Nuvolari, e sono morti entrambi giovani.
Probabilmente la Valentina Pozzato deve aver pensato questa stessa cosa perché li accende e prosegue per il vialone della magione di casa sua. Giulio li tiene spenti, e fa inversione.
Ma fanculo, va. Portami a casa... portami a casa il cazzo. Ora te ne esci e dove vai? Tanto Giulio ti segue.
Ti segue fino a che la Punto ce la fa, perché alla fine del vialone si spegne.
E qui Giulio bestemmia. Si può essere d'accordo o meno, ma è meglio lasciare che Dio e Giulio e se la vedano e si chiariscano tra di loro.
Dopo un minuto la Punto riparte, ma ciao ciao pedinamento.
Allora Giulio si ricorda di Gritty e BREERAA!! che sono due che nel momento del bisogno ci sono sempre.
E infatti ci sono. E allora riesce un po' a passare un finale di serata decente, un inizio di anno accettabile, nella speranza che qualcosa cambi. E' pieno di bambini e bimbe, quel posto, di sfigati e gente assurda, e poi c'è pure un buttafuori che ti fa delle storie per un cazzo di birra che era rimasta dalla cena. Neanche una cazzo di birra! Che poi a Giulio neanche gliene fregava un cazzo di guardarsi quei fuochi. L'incendio del mausoleo, li. Ma che si dessero fuoco tutti quello che ci vivono lo sotto.
E a un certo punto passano "Big Mouth Strikes Again" degli Smiths, e vuol proprio dire che è l'ora di andare a casa a piangere. Infatti la pista si svuota. Anche Gritty e BREERAA!! capiscono che si è già fatta serata.
E nel mentre Dio ha deciso che era il momento di far partire la neve.
Giulio si ritrova così a fare testacoda in giro per i parcheggi. Fino a che la Punto si spegne di nuovo.
Giulio. La punto. La neve. Il sapore dell'alcol in bocca. Le lacrime lungo la faccia. I fari accesi. Le razzate per terra. Il freddo. Gli Smiths. Il sonno. Buon anno, Giulio.


Beh a me tutto sto racconto non fa ridere per un cazzo. Se c'è una regia in tutto questo, boh, vorrei parlargli e dirgliene 4. Perché tutto questo dare e togliere, a noi di RadioScoziaLibera, non ci piace di certo. Non ne capiamo il senso.
A noi questa storia di Giulio non ci piace.
BREERAA!! metti su una merda migliore di questa.


Bloc Party - Like Eating Glass

e andiamo avanti fino a piangere con tutta la discografia.