tag:blogger.com,1999:blog-70867787764123806072024-03-16T19:51:29.072+01:00BLOGORROICO, il blog di AttiBLOGORROICO, il blog di AttiAttihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.comBlogger312125tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-39525105794492497152024-01-22T20:29:00.000+01:002024-01-22T20:29:07.482+01:00Sono tornato solo per controllare se avevo staccato il gas<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC_TyQIKgT7IUvNc8YYqI3u-1N0kQo7Mb1C-ungl2LdqRH7Umk_UZdzU5b60cZ6ZSYS6pHRzI_zUpEIpfbjVKx2cN1kND7R32M07Ldbz_Kvj6ZzSv4Js1bpxTFXGpXhg8wZQsXDVH-S7gNXE7-sF6dXW1FdG9BfyJOao3kCaX99-4rQ2RrBdvfp_6WNn8/s2048/WhatsApp%20Image%202024-01-22%20at%2020.28.07.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhC_TyQIKgT7IUvNc8YYqI3u-1N0kQo7Mb1C-ungl2LdqRH7Umk_UZdzU5b60cZ6ZSYS6pHRzI_zUpEIpfbjVKx2cN1kND7R32M07Ldbz_Kvj6ZzSv4Js1bpxTFXGpXhg8wZQsXDVH-S7gNXE7-sF6dXW1FdG9BfyJOao3kCaX99-4rQ2RrBdvfp_6WNn8/s320/WhatsApp%20Image%202024-01-22%20at%2020.28.07.jpeg" width="320" /></a></div><br /><p>Freddo, prevalentemente e principalmente freddo, nelle luci di chi non ha problemi con i limiti dei 30 km/h delle metropoli.</p><p>Mura e palazzi orfani delle parole di Vasco Brondi, in una provincia che cambia e non cambia, sempre pronta al lento ma progressivo ricambio generazionale dei bar.</p><p>Un passo alla volta, sui marciapiedi sconnessi, laddove i pedoni sono sempre l'ultimo pensiero di ogni cantiere e lavori in corso.</p><p>Una leggera ebrezza, quel senso di equilibrio di chi continua gioca a fare il Pippo Inzaghi con l'etilometro, perennemente sul filo del fuorigioco della patente.</p><p>Alla fine sei passato al Campari, giusto perché l'Aperol ti ha rotto il cazzo: c'è voluta una vita, ma ce l'hai fatta.</p><p>E un'altra Ford che passa, senza nessuna storia, senza nessuna possibilità di entrare mai nel registro delle auto storiche, col suo carico di seggiolini a norma.</p><p>Vorresti sbloccare il risultato - ora - ma sarebbe troppo presto. Le partite durano 90 minuti, e a volte anche 180, ma questo è un campionato difficile.</p><p>Non segneresti, non segnerai.</p><p>Alla fine, avevi ragione, alla fine non è nemmeno un brutto posto in cui vivere. C'è voluta una vita, ma l'hai capito: ce l'hai fatta.</p><p>E intanto i bar aprono e chiudono, le macchine passano, le lampadine si fulminano, i marciapiedi si sgretolano, davanti agli assessori comunali e alle tessere elettorali che si riempiono di timbri.</p><p>Anche Wilshere ha smesso di giocare, sembra siate rimasti solo tu, Fernando Alonso e Carlos Sainz (senior) a non volersi rassegnare al tempo che passa. Eppure non sei loro, né tantomeno il Kazu Miura, il tempo passa comunque e anche su di te lascia i suoi segni. Inesorabili.</p><p>Quanto - è lontana - la pace?</p><p>Quanta guerra - ancora - per chi non l'hai mai vissuta - davvero?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/fO4PaHc-ciw" width="320" youtube-src-id="fO4PaHc-ciw"></iframe></div><br /><p><br /></p>Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-20587496637982815962022-08-21T07:59:00.045+02:002023-06-27T18:26:13.952+02:00Being There 25 Years Ago<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLr25E4WF6qQNIChtjMPnI10DwDYVtFOoDv9UAGy-_E2OF-azsqnpkeKwDF5aePlme2BoGi7XqNjKxrja1OdczpOriOT0_rKLqMYHSMBCHWrn_qQuv5l-FCdjdnX_FAKCSihLex_RRh_fm81NfQsmzNXol_lLbS9fPZ71mDjxXrV4bvTnjch6a7YZB/s1500/91m+zuuM-XL._AC_SL1500_.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1500" data-original-width="1500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhLr25E4WF6qQNIChtjMPnI10DwDYVtFOoDv9UAGy-_E2OF-azsqnpkeKwDF5aePlme2BoGi7XqNjKxrja1OdczpOriOT0_rKLqMYHSMBCHWrn_qQuv5l-FCdjdnX_FAKCSihLex_RRh_fm81NfQsmzNXol_lLbS9fPZ71mDjxXrV4bvTnjch6a7YZB/s320/91m+zuuM-XL._AC_SL1500_.jpg" width="320" /></a></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="font-size: x-small;">Oasis - Be Here Now</span></i></div><p><br /></p><p>Quando è finito il britpop?</p><p>L'argomento è ampiamente dibattuto. Secondo una scuola di pensiero che indica la fine di quell'epoca quando <b>Gareth Southgate</b> sbagliò il sesto rigore nella semifinale degli europei di calcio del 1996, consegnando la vittoria e l'accesso alla finale agli acerrimi nemici tedeschi.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/izCKtubriis" width="320" youtube-src-id="izCKtubriis"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="font-size: x-small;">(noi quell'anno uscimmo al primo turno)</span></i></div><br /><p>Per chi non fosse abbastanza appassionato di cultura pop britannica, il rigore di Southgate è pesato parecchio ai nostri amici d'albione, tanto che quasi un quarto di secolo dopo se ne trovano a chiacchierare il principe <b>William</b> con lo stesso Southgate.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Pytk8d_yBTI" width="320" youtube-src-id="Pytk8d_yBTI"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="font-size: x-small;">(vi immaginate Mattarella che chiacchiera con Roby Baggio del rigore di Pasadena?)</span></i></div><br /><p>Per cancellare quest'onta... o perlomeno, per andarci sopra, servirà la finale di <b>Euro 2020</b>, giocata nel 2021, quando invece saranno gli errori di Rashford, Sancho e Saka a dare una nuova delusione (e pure più grossa) di quella precedente. Ma questa, come ben sapete, è un'altra storia. <i>(Anche se Southgate ne è comunque tra i protagonisti, stavolta in veste di C.T. dell'Inghilterra).</i></p><p>Torniamo a noi: il britpop finì davvero a <b>Wembley</b>, con quel rigore, il 26 giugno 1996?</p><p>Di Euro 96 ne parla spesso anche <b>l'Ultimo Uomo</b> (ad esempio <a href="https://www.ultimouomo.com/perche-euro96-amato-europei-inghilterra/" target="_blank">qui</a>) e la stessa domanda se la anche il <b>The Guardian</b> (<a href="https://www.theguardian.com/culture/2020/oct/12/solved-what-ended-britpop-oasis-diana-or-euro-96" target="_blank">qui</a>): se sul legame tra calcio e la musica d'oltremanico si è universalmente concordi, le opinioni si fanno meno uniformi sulla linea da tracciare per identificare il termine di quell'epoca.</p><p>Se il buon Gareth non ha delimitato il termine di quei fasti gloriosi, di quella fine ne ha comunque segnato l'inizio.</p><p>Anche Wikipedia, a spanne, indica la fine del britpop nel 1997: anno in cui uscì <b><i>Blur</i></b>, l'omonimo album della band londinese contenente <b>Song 2</b> (che di britpop non ha nulla) e <b><i>Be Here Now</i></b>, che usciva proprio il 21 agosto di venticinque anni fa.</p><p>E' forse la fine del britpop? Non saprei: se questo genere fosse un film, Be Here Now ne sarebbe probabilmente l'ultima malinconica scena.<br /></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/GjwRIjrC4io" width="320" youtube-src-id="GjwRIjrC4io"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><span style="font-size: x-small;">Elicotteri, fumogeni, parka, guerriglia di periferia: dite che è abbastanza per aprire il terzo album?</span></i></div><p>Concepito a fine 1996 dai fratelli Gallagher, tra nuvole di cocaina e altri eccessi di ogni tipo, la critica lo osanna all'indomani dell'uscita, per poi fare marcia indietro e ritrattare nei mesi seguenti.</p><p>Noel lo giudica il peggior album della band, e farà in modo di ignorarlo nel doppio best of <b><i>Stop The Clocks</i></b>: Liam non ne è così dispiaciuto, ma è opinione comune che l'album non sia assolutamente all'altezza delle due gemme precedenti, <i><b>Definitely Maybe</b></i> e <i><b>What's the Story Morning Glory</b></i>.</p><p>Nel giudizio pesano una sovra produzione eccessiva, sonorità macchinose e ridondanti, chitarre registrate fino a 10 volte una sopra l'altra, coda strumentali eterne (con introduzione altrettanto lunghe) per un totale di 71 minuti.</p><p>Intendiamoci: le hit non mancano, a partire da <b>Stand By Me</b> fino a <b>Don't Go Away</b>, senza disdegnare <b>D'You Know What I Mean</b> e <b>All Around The World</b>.</p><p>Infatti Noel ne curerà nel 2016 una special edition, con tanto di demo, live, e un riarrangiamento di D'You Know What I Mean (chiamato <i>"NG rethink"</i>) , che ripulita della "sovraproduzione" del tempo forse è più incisiva e lascia respiro ad un arrangiamento più radiofonico, ma perde quella sporca patina britpop che tanto contraddistigueva appunto la band all'epoca.</p><p></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hOtNSy1QFXM" width="320" youtube-src-id="hOtNSy1QFXM"></iframe></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-size: x-small;"><i>(a voi così piace? a me no)</i></span></div><br /><p></p><p>Comunque, va detto, altre band lancerebbero la propria carriera con questo album: eppure, gli Oasis erano già diventati <i>"bigger than Jesus"</i> o <i>"more important than God"</i> che dir si voglia. Per dirlo con parole mie: il mito degli Oasis era ormai più grande di loro, non avrebbero mai potuto produrre più niente che potesse tenere testa alla loro fama.</p><p>A mio avviso, nonostante tutto, resta più debole il successivo <b><i>Standing on the Shoulder of Giants</i></b>, sia nei pezzi che nella produzione.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZSFtCiyq54eQsPoiAJRV3_LKA9bLhCt8sRiI0rGRhHE5jPEZUSkXLah9SE5Ud7Slj8l_kslSUReEPodu0p6atrghyNMdDksellm6n1BVHtggpUQs-mvwCEyDOG_oipPooCDA8GAeDgPYiJza93YYHGvKuPZmFjFMLd5ep_XeacrnJGEEVLIt49edj/s1600/WhatsApp%20Image%202022-08-15%20at%2020.01.34.jpeg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiZSFtCiyq54eQsPoiAJRV3_LKA9bLhCt8sRiI0rGRhHE5jPEZUSkXLah9SE5Ud7Slj8l_kslSUReEPodu0p6atrghyNMdDksellm6n1BVHtggpUQs-mvwCEyDOG_oipPooCDA8GAeDgPYiJza93YYHGvKuPZmFjFMLd5ep_XeacrnJGEEVLIt49edj/s320/WhatsApp%20Image%202022-08-15%20at%2020.01.34.jpeg" width="320" /></a></div><p>Be Here Now resta una sorta di epitaffio, una sorta di ultimo tentativo, un po' come quando vai in discoteca e ti accorgi che ormai sei troppo vecchio per fare questa cosa e ti resta questo ricordo sfuocato e annacquato dall'alcol di un estremo ultimo tentativo fuori tempo massimo.</p><p>Cioè una cosa che non ho ancora provato.</p><p>Ed è per questo che comunque a me quest'album piace un sacco lo stesso.</p><p>Anche perché fu uno dei primi album che mi regalarono. Ed era in cassetta! O come diremmo correttamente oggi, in musicassetta.</p><p>In 25 anni, ne cambiano di cose. Eppure...</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/FU6yzzESX8Y" width="320" youtube-src-id="FU6yzzESX8Y"></iframe></div><br /><p><br /></p>Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-73406558173724303312021-07-19T11:45:00.003+02:002021-11-22T21:22:08.765+01:00BOMBAY (ovvero il film "Yesterday" ma girato in Italia)<p> <b>ATTENZIONE</b>: quello che state per leggere contiene inevitabilmente spoiler sul film <b>"Yesterday"</b> <i>(Regno Unito 2019, regia di Danny Boyle, con Himesh Patel e Lily James)</i>.<br />Quindi, se ancora non l'avete visto, prima di leggere il post andate a recuperarlo (ora ad esempio lo trovate su Prime Video).</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Psm0jY9J4uA" width="320" youtube-src-id="Psm0jY9J4uA"></iframe></div><p style="text-align: center;"><span style="font-size: x-small;"><i>trailer di <b>Yesterday</b></i></span></p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;">State per leggere la versione italiana di Yesterday: ovvero, cosa succederebbe se in Italia tutti ci dimenticassimo di CALCUTTA?</p><p style="text-align: center;"><br /></p><p style="text-align: center;"><b><span style="font-size: x-large;">BOMBAY</span></b></p><p style="text-align: center;"><i>(Italia, 2022)</i></p><p><i>Soggetto di <b>Paolo Plinio Albera</b> ( <a href="https://www.myspiace.it/" target="_blank"><b>@myspiace</b></a> )</i></p><p><i>Regia di <b>Sydney Sibilia</b></i></p><p><i>Sceneggiatura di <b>Enrico Atti</b>, <b>Joao Pez Lazzaroni</b> e <b>Nicholas Pettersauber</b></i></p><p><i></i></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><i><a href="https://1.bp.blogspot.com/-YqdjFGUT8zM/YPVFtI6U7LI/AAAAAAAAB7M/kWWBPlPrYy4WpUw8nABbD5ek_gRh-LuWgCLcBGAsYHQ/s810/15178535625442-IM_Edoardo_Leo.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="540" data-original-width="810" src="https://1.bp.blogspot.com/-YqdjFGUT8zM/YPVFtI6U7LI/AAAAAAAAB7M/kWWBPlPrYy4WpUw8nABbD5ek_gRh-LuWgCLcBGAsYHQ/s320/15178535625442-IM_Edoardo_Leo.jpg" width="320" /></a></i></div><i><b><br /></b></i><p></p><p>Italia, 2021. In un mondo che fatica ad uscire dalla pandemia, l'Italia fa ancora più fatica degli altri paesi. Paolo <i>(interpretato da uno straordinario <b>Edoardo Leo</b>)</i> è un giovane ma non più giovanissimo copywriter freelance, alle prese con i 600 euro, i mancati incassi, i mancati lavori, la mancata mutua, le mancate ferie, le mancate tutele: insomma, le mancanze.</p><p>Tra queste mancanze, non ultima, la musica: in gioventù ebbe un discreto successo locale con una band indie-rock (gli <i>-Smog!</i>), ma ora passa le sue tristi serate a cercare di scrivere il pezzo per sfondare, e finalmente, coronare il suo sogno: pagare l'affitto facendo il cantautore, proprio come Calcutta.</p><p>I pochi brani caricati sul soundcloud incontrano solo l'approvazione della sua migliore amica Sara <i>(una irreprensibile <b>Michela Giraud</b>)</i>, con la quale vive un rapporto di "forse ci sta, forse no" da troppi anni. Lei gli promette che prima o poi riuscirà a organizzargli qualche data in giro: eppure, alla fin della fiera, lei non gliel'ha mai data. La data. E nemmeno quell'altra cosa.</p><p>Un bel giorno, mentre Paolo torna sconsolato dall'ennesima serata in cui ha fatto sentire i suoi pezzi a Sara, l'Italia è preda di un blackout nazionale. Proprio in quel momento un tram manca la frenata di emergenza e si stampa sul bel faccione di Paolo, che passa 24 ore in coma farmacologico prima di risvegliarsi senza alcun danno permanente.</p><p>Alle sue dimissioni dall'ospedale, i medici consigliano molto riposo e un po' di Paracetamolo, in caso si riacutizzino dolori o sintomi influenzali.</p><p><i>"Mi hanno dato una Tachipirina 500, ma se ne prendo due, diventano 1000!" </i>scherza a casa di Sara.<br /><i>"Si vabbè Paolo, ho capito che hai picchiato la testa, ma non è che questo può sdoganare tutte le tue battute di merda."</i><br /><i>"Ma come Sara, dai, è Paracetamolo, la canzone di Calcutta."</i><br /><i>"Chi?"</i><br /><i>"Dai!"</i><br />E così imbraccia la chitarra (quella classica, lo scassone con cui imparò a suonare vent'anni prima, che la chitarra buona è finita sotto le ruote del tram e nessuno c'ha i soldi per regalargliene una nuova) e suona Paracetamolo.<br /></p><p>Sara lo guarda strabiliata.<br /><i>"Paolo! Sai che... fa cagare, ma funziona? Sempre un po' una roba di Rino Gaetano in hangover. Quando l'hai scritta?"</i><br /></p><p>Paolo intuisce che qualcosa non funziona, e così scopre la verità: nel blackout in cui si è scontrato con il tram, l'Italia ha incredibilmente dimenticato Calcutta.<br />E non solo lui: Gazzelle, Galeffi, i Viito, Fulminacci... tutti scomparsi. Coez fa rap, Carl Brave e Franco 126 fanno trap, i Thegiornalisti non si sono mai sciolti ma dopo l'insuccesso di "Completamente Soli" ora faticano a riempire i locali.<br />Anche Sanremo, è radicalmente diverso: l'ultima edizione ha visto sul palco dell'Ariston gente tipo Biagio Antonacci, Iva Zanicchi, la reunion dei Pooh, Valeria Rossi e Marco Carta.<br />Dell'it pop, nessuna traccia. L'indie italiano è ancora intaccato, uno sparuto raduno sotterraneo di rockers alternativi, sfigati, e radical chic di bassa lega, che vagano per locali e circoli Arci tra Milano, Roma e Bologna.</p><p>E qui, Paolo, ha l'illuminazione: usare i pezzi di Calcutta per diventare famoso, come lo diventò lui.</p><p>Così registra i primi demo, li carica su Soundcloud, mette qualche video su Vimeo, e spero che il pubblico si accorga di lui.<br />Purtroppo, non <span style="font-family: inherit;">succede niente, fino a che un giorno gli scrive su Instagram un certo Mattia Bolognesi <i>(interprato da un molto convicente <b>Guglielmo Scilla</b>)</i> , produttore della <span style="background-color: white; color: #202124;">Goikoetxea Dischi. <i>"Mi piacciono i tuoi demo, voglio farti fare un EP! Però Paolo è un nome un po' di merda... non hai un nome d'arte?"</i><br /><i>"Boh..."<br />"Boh?"<br />"Boh... Bombay!"<br />"Bello! Che mi cita anche gli Afterhours, favoloso!"</i></span></span></p><p><span style="background-color: white; color: #202124; font-family: inherit;">E così Paolo, aka Bombay, parte alla volta di Bologna, e registra le prime canzoni.</span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">"Cosa mi manchi a fare", "Paracetamolo" e "Frosinone", ma anche "Oroscopo", stavolta però con il featuring imposto con Lo Stato Sociale, e "Hubner" che diventa "Chiesa" (con riferimento al Campione d'Europa, Federico).<br /><i>"</i></span></span><i><span face="arial, sans-serif" jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 14px;">Io certe volte dovrei fare come Fede Chiesa</span><br style="background-color: white; color: #202124; font-family: arial, sans-serif; font-size: 14px;" /><span face="arial, sans-serif" jsname="YS01Ge" style="background-color: white; color: #202124; font-size: 14px;">e non lasciarti a casa mai senza far la spesa"</span></i><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;"><i><br /></i>Paolo, riluttante, deve accettare queste imposizioni: l'Italia che trova ora è diversa da quella che trovò Calcutta a metà degli anni '10.</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">A quel punto però, il successo è travolgente: il boom di clic su Spotify, le ospitate a Radio Deejay, i concerti, la chiamata come ospite a Quelli che il Calcio, e finalmente il sogno che si avvera: la ricchezza? Assolutamente no, ma la possibilità di pagare l'affitto con la musica si concretizza.</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">Il rapporto con Sara però si incrina, la ragazza finalmente gliela dà in preda all'alcol ma la mattina dopo se ne pente, dicendo di aver rovinato tutto, che forse è meglio se la finiscono lì, eccetera eccetera.<br />Paolo è dispiaciuto, ma alla fine poi ha scoperto che con la musica di successo si guzza in giro anche da altre parti, e per recuperare l'amicizia con Sara ci sarà poi tempo.</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">Anche perché nel mentre è arrivata la chiamata di <b>Claudio Cecchetto</b> (interpretato da Cecchetto stesso), che vuole fare di lui il nuovo Gianni Morandi: Paolo non può fare altro che accettare, anche se all'orizzonte si pone un problema: cosa fare quando i pezzi di Calcutta finiranno?</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">Inoltre, un losco stalker continua a perseguitarlo su Instagram, aprendo ogni volta account diversi: e un giorno se lo trova davanti, sotto ai portici di Via Indipendenza.<br /><i>"Ammerda! Te cercavo, merda! Sono l'autista del tram... cazzo se lo sapevo acceleravo! Porcatroia, c'eravamo liberati delle canzoni di sto stronzo, beh arrivi te, e ce le ricanti? Mavvaffanculo!"</i><br />Il soggetto è l'unico, che oltre a Paolo, ricorda dell'esistenza del vero Calcutta. Per fortuna viene fermato dai passanti, e arrestato dai Carabinieri, ricevendo un TSO. Nessuno ovviamente crede alle sue parole, viene preso per matto, e così la carriera di Paolo così è salva.<br />Eppure, preso dal rimorso, Paolo decide di cercare il vero Calcutta, Edoardo D'Erme: l'autista del tram, prima di essere ammanettato, gli ha confidato che si trova lì a Bologna.</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">Così, dopo giorni e notti di ricerche, finalmente lo trova: Calcutta è sotto i portici di piazza Verdi, con un bellissimo cagnolone e una Heineken da 66 cl.<br /><i>"Ce l'hai un euro? Che devo prendere il biglietto del treno e sono senza..."<br />"Ti do 20 euro, così ti prendi un biglietto intero. Ma prima dimmi, Edoardo, ti ricordi di quando hai scritto Paracetamolo? Pesto? Frosinone?"<br />"Come fai a sapere come mi chiamo? Senti... io non so di che cazzo stai parlando, se vuoi darmi dei soldi bene sennò fa la stesso. Se sei della DIGOS non c'ho niente, te lo digos fin da subito."</i></span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">Paolo resta amareggiato e contrariato, così lascia i 20 euro a Calcutta e se ne torna a casa.<br />Che fare? Ormai la pressione dei media è alta, viene fermato per fare selfie e instagram stories, i giovanissimi cantano le sue canzoni su Tik Tok, e Paolo ormai non riesce più a dormire, sentendosi un impostore.<br />Decide così di rivelare tutto, in diretta su RTL 102.5 radiotelevisione, nella serata finale del tour all'Arena di Verona.<br />Terminata la versione orchestrale di "Gaetano", con alla tastiera Giovanni Allevi, Paolo si avvicina al microfono, tremante.<br /><i>"Ragazzi, è tanto che ho pensato a questo momento. Io, ora, devo dirvi la verità. Queste canzoni... non le ho scritte io. Le ha scritte..."</i><br />E si blocca. E ripensa alle rate della macchina, alle birre Splugen, ai soldi chiesti in prestito ai genitori, ai sacchi a pelo in aeroporto, ai Flixbus, alla lavastoviglie rotta, e a tutta la sua vita che fu prima del blackout e dell'incidente.<br /><i>"...queste canzoni le ha scritte DIO!"</i><br /></span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">Paolo decide quindi di continuare la carriera sfruttando i pezzi di Coez, Tommaso Paradiso, e tanti altri artisti it pop che l'Italia non ha avuto modo di conoscere.<br /></span></span></p><p><span style="background-color: white;"><span style="color: #202124; font-family: inherit;">E così arrivano il terzo posto a Sanremo (con vittoria nelle classifiche di streaming), l'udienza dal Papa, il concertone a San Siro, la candidatura agli Oscar come miglior colonna Sonora per "La vita davanti a </span><span style="color: #202124;">sé</span><span style="color: #202124; font-family: inherit;">", e la festa all'Arena Parco Nord per festeggiare la vittoria della Coppa Italia del Bologna del 2022.</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #202124;">E Sara?<br />Ma sì, alla fine, finché dura, trova il modo anche di portare avanti una scopamicizia, che alla fine due botte gliele avrebbe sempre voluto dare.<br />Titoli di coda.</span></span></p><p><span style="font-family: inherit;"></span></p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Bi5BVjbbJw4" width="320" youtube-src-id="Bi5BVjbbJw4"></iframe></span></div><span style="font-family: inherit;"><br /><span style="background-color: white; color: #202124;"><br /></span></span><p></p><div><span><span style="background-color: white; color: #202124; font-family: inherit;">EDIT: Mi ha scritto BOM<span style="font-family: inherit;">BAY, quello vero (sì ne esiste uno vero, del quale avevo un vago ricordo, anche se poi evidentemente ne avevo rimosso la percezione), che ha quasi creduto che fosse uscito un film su di lui senza il suo consenso. Poi si è rinsavito, si è fatto una risata e mi ha scritto.</span></span></span></div><div><span style="font-family: inherit;"><span><span style="background-color: white; color: #202124;">Diamo a Bombay quel che è di Bombay: qui trovate il suo Bandcamp </span></span><a data-saferedirecturl="https://www.google.com/url?q=https://bombaymusicstore.bandcamp.com/&source=gmail&ust=1637698607811000&usg=AOvVaw3MKvUSUWwpv3s_Bv93bwf9" href="https://bombaymusicstore.bandcamp.com/" style="background-color: white; color: #1155cc;" target="_blank">https://bombaymusicstore.<wbr></wbr>bandcamp.com/</a></span></div><div><span style="font-family: inherit;"><br /></span></div><div><span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #222222;">....forse siamo davvero in una realtà parallela in cui avete tutti rimosso </span><span class="il" style="background-color: white; color: #222222;">Bombay</span><span style="background-color: white; color: #222222;">, o solo io?</span></span></div>Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-62171912899004652852021-02-20T16:56:00.001+01:002021-02-20T17:08:50.148+01:00Più o meno, un anno fa: da un anno<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-J_GpbqCDPqk/YDEwnW94zBI/AAAAAAAAB3o/-G_CrGrNDZw5yU-Sn-eHK4AQ_D4eU-x4wCLcBGAsYHQ/s807/atti_mask.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="807" data-original-width="575" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-J_GpbqCDPqk/YDEwnW94zBI/AAAAAAAAB3o/-G_CrGrNDZw5yU-Sn-eHK4AQ_D4eU-x4wCLcBGAsYHQ/s320/atti_mask.jpeg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Io e la mia mascherina stiamo bene insieme.<br />(la mia prima mascherina chirurgica "usa e getta": usata per due mesi, e poi gettata)</i></td></tr></tbody></table><br /><p><b>Febbraio 2020</b></p><p>C'è un nuovo virus, pericolosissimo, che è uscito fuori in Cina, si diffonde con molta facilità, è come una banale influenza ma per chi soffre di altre patologie può risultare letale.<br />Come la SARS, come la suina, come tante altre. Sì, vabbè.<br />Questa cosa prende piede in Cina, capirai, in Cina c'è un miliardo di persone di cui 900 milioni in condizioni di povertà, in Cina non ci sono i diritti civili, in Cina hanno chiuso tutti in casa, c'è un maratoneta che si allena correndo in 27 metri quadri, c'è da impazzire.</p><p>Ma qui ci sono i controlli, qui hanno bloccato i voli dalla Cina, che il virus si diffonda qui è altamente improbabile.</p><p>Nel dubbio la gente smette di andare al ristorante cinese, e anche dai giapponesi che in Italia sono gestiti dai cinesi, io ci vado e noto è mezzo vuoto anche se è venerdì sera. Avrebbe dovuto trasferirsi un mese fa, ma è ancora lì, forse per il periodo. <i>(Sarà l'ultima volta che entrerò a mangiare in quel locale: recentemente ha riaperto, nella nuova sede, ma devo ancora mangiarci dentro.)</i></p><p>C'è qualche caso, qualcuno a Roma, qualcuno rientrato da trasferta in Cina, uno che è entrato in con qualcun altro. Ma è tutto sotto controllo.</p><p>E poi.</p><p>Arriva.</p><p>Lui.</p><p>Il "paziente uno". Il primo paziente che preso il virus in Italia. E in poco tempo, due. Quattro. Sedici. Principalmente in Lombardia.</p><p>E' il 21 febbraio, venerdì pomeriggio, e la sensazione, a quel punto, è netta. E' arrivato il "coronavirus". In Italia. <i>E poi a breve in Europa, e poi in tutto il mondo.</i></p><p>I pensieri sono due.<br />Il primo è cercare di assicurarmi per poter ricevere denaro e lavorare anche durante in un ipotetico contagio.<br />Il secondo è trovare il modo su come fare i soldi sulla isteria collettiva, al netto di chi purtroppo invece soffrirà o addirittura ci lascerà le penne.<br /></p><p>Entrambe le intuizioni sono ciniche, ma razionali e corrette. Non basta l'intuizione, però. Non basta la visione del gioco: ci vuole il piede buono per saper fare il lancio lungo.</p><p><i>Alzai lo sguardo, ed ebbi la visione: mancò il piede.</i></p><p>Comunque, mi immagino come andrà a finire: mi attivo subito per predisporre un servizio di riprese in streaming delle partite per la Benedetto XIV (che al momento, in Serie B, non era previsto). Avevo già immaginato le porte chiuse. <i>Porte chiuse che poi tutti scongiureranno, e rifiuteranno, salvo poi arrendersi all'evidenza del "o così o niente".</i></p><p>Alla sera esco, con alcuni amici: deve raggiungermi mia moglie, all'epoca morosa. Mi telefona: tarderà, è stata tamponata. Per la seconda volta nel giro di pochi mesi. Stavolta niente di grave, solo un piccolo graffio sul paraurti.<br /><i>La cosa che fa ridere, a un anno di distanza, è diventata abitudine per me farmi tamponare al venerdì, 48 ore prima dei match della Benedetto XIV, per motivi di protocollo FIP.</i></p><p>Andiamo a cena, a mangiare una pizza. Arriva. Arriva la pizza, arriva la Maja. Ceniamo. Sarà il penultimo pasto consumato fuori casa, ma non posso saperlo.</p><p>Apro il telefono: la partita di serie di B di basket della Bakery Piacenza è stata rinviata. Scrivono erroneamente "sospesa". <b>Johnson Righeira</b> (sì, lui, quello dei <b>Righeira</b>) commenta la notizia su Instagram con <i>"Azzz..."</i>.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-JK8k7pXZUqM/YDEqYTPCVDI/AAAAAAAAB3I/oPaArnjBEFwIGEw6AQOct9ZIfCCgbphKACLcBGAsYHQ/s1124/azzzz%2Brigheira.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><i><img border="0" data-original-height="1124" data-original-width="912" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-JK8k7pXZUqM/YDEqYTPCVDI/AAAAAAAAB3I/oPaArnjBEFwIGEw6AQOct9ZIfCCgbphKACLcBGAsYHQ/w325-h400/azzzz%2Brigheira.jpeg" width="325" /></i></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Tutto vero: il post è ancora qui <a href="https://www.instagram.com/p/B81z4WlIlmT/">https://www.instagram.com/p/B81z4WlIlmT/</a></i></td></tr></tbody></table><p><br /></p><p>Il giorno dopo, si gioca la partita della <b>Benedetto XIV</b>. Si tratta di un anticipo al sabato sera per non accavallarsi con il <b>Carnevale di Cento</b> del giorno dopo.<br />Pur giocandosi a 45 minuti da Cento, al PalaSavena di San Lazzaro, il pubblico è più o meno lo stesso. E quanto giochi da due stagioni a 80 km A/R da casa, cerco di evitare tutto quello che può andare a ridurre ulteriormente il pubblico di aficionados.</p><p>C'è un clima un po' surreale, e non è per il ritorno al sabato sera (che era tradizione fino a metà degli anni '10): c'è la netta percezione che stia avvenendo qualcosa, qualcosa al di fuori del basket, ma ancora non si capirà quanto influirà tutto questo. La partita è un turning point stagionale, la Benedetto XIV vince il match contro Fabriano con un canestro a pochi secondi dalla fine di <b>Yan Moreno</b>: Cento così aggancia la rivale, e in virtù del 2-0 negli scontri diretti la sorpassa e di fatto agguanta la testa del girone.</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-7MTcXXn1C9g/YDEvUXmU7jI/AAAAAAAAB3U/3zGOScdFfTsJ-jUAxfijhBo1zVfqIedbgCLcBGAsYHQ/s476/cento-fabriano.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="476" data-original-width="476" height="320" src="https://1.bp.blogspot.com/-7MTcXXn1C9g/YDEvUXmU7jI/AAAAAAAAB3U/3zGOScdFfTsJ-jUAxfijhBo1zVfqIedbgCLcBGAsYHQ/s320/cento-fabriano.jpeg" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>Sì: abbiamo chiuso con una bella vittoria.</i></td></tr></tbody></table><p><br />Tra gli addetti ai lavori si parla già di porte chiuse, e ci si chiede se effettivamente ci si vedrà lì, di nuovo tra un paio di settimane. <i>Non sarà così, con molti ci si rivedrà anche 7-8 mesi. Qualcuno non lo vedo da allora.</i></p><p>Finiamo tardi, e a me e ai colleghi non resta che tornare a Cento, dopo aver cercato un paninaro aperto che da mezzanotte in poi sembrava già introvabile. <i>Coprifuoco era ancora un modo dire.<br /></i>Una birra, una piadina. Questo sarà il mio ultimo pasto fuori casa, per parecchi mesi a venire.</p><p>E' appena iniziata domenica 23 febbraio.</p><p>Qualche ora di sonno, e ben vestito, sono di nuovo al lavoro: c'è il Carnevale di Cento. Si è discusso sull'annullare la giornata di sfilate o meno, ma alla fine nessuno se l'è sentita. Giusto? Sbagliato?<br />Se da un lato è giusto parlare di prudenza e buon senso, dall'altra dobbiamo parlare di responsabilità verso turisti e addetti ai lavori.<br />Onestamente, non so proprio cosa avrei scelto io: ma non devo prendermi la briga di decidere, io ci lavoro, mi vesto e vado.<br />Tuttavia ormai la faccenda è nazionale, si invoca da più parti la sospensione di tutto, la chiusura di ogni evento fonte di assembramento.</p><p>Sbucano le prime mascherine, chirurgiche, indossate da turisti molto timorosi che pensano di proteggere loro stessi, quando in realtà proteggono gli altri. <i>D'altronde, a quella data, è facile immaginare che quelle mascherine fossero il meglio reperibile in commercio.</i></p><p>E' una bella giornata di sole ma non c'è un clima di festa, da casa sono diversi gli insulti che riceviamo sulle pagine Facebook. <i>"Avrete dei morti sulla coscienza"</i>. No, non si sono poi registrati contagi avvenuti durante il Carnevale o a seguito di contatti avvenuti in quella giornata. Forse ci sono stati, forse no: di certo il tracciamento nelle prime giornate riusciva ancora spesso a delineare le possibili zone di contagio, e il Carnevale di Cento non fu una di queste.<br />Sfilano i carri, volano i coriandoli, sul palco del Carnevale sale <i>"la velina russa"</i> <b>Vera Atyushkina</b> (<i>vi ho sbloccato un ricordo, lo so</i>), ma non è una completa giornata di festa.</p><p>Comunque, era nell'aria un'ordinanza di Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna, per "chiudere tutto".<br />Il carnevale, nonostante la splendida giornata di sole, si svolge velocissimo, quasi ad anticipare ogni ordinanza. Che potrebbe anche avere effetto immediato, per quel che ne sappiamo in quel momento.</p><p>E poi arriva, l'ordinanza. Tutto chiuso in Emilia-Romagna. Scuole, eventi, aggregamenti. Per almeno 7 giorni. Ma già sappiamo che i giorni dovranno essere almeno 14, se non 21, per avere effetto.<br /><i>Saranno oltre 70, in realtà, e per le scuole persino di più: l'anno scolastico, per lo meno quello in presenza, si chiuderà qui.<br /></i>Quindi, il Carnevale di Cento finirà lì, quel 23 febbraio 2020.</p><p>Ridendo e scherzando, pensiamo che bisognerebbe passare dai supermercati per fare scorta. E ci giunge voce che qualcuno si sta già attivando in questo senso: chi in maniera ponderata, chi in maniera folle.<br />Bevo una birra in un bicchiere di plastica, con i colleghi, e torno a casa.</p><p>I primi giorni proseguono quasi normali, nel clima del #iononmifermo e nel nome di un distanziamento molto teorico e poco pratico. Le mascherine ancora non esistono. I casi fioccano, uno dopo l'altro. Centinaia, poi migliaia.</p><p>Mi capita persino di ammalarmi. Prevalentemente una brutta infiammazione alla gola, ma la tosse e il mal di gola durano solo un giorno. Per il resto stanchezza, spossatezza, sensazioni febbrili. Insomma, ce n'è abbastanza per recarmi dal medico e mettermi in mutua.<br />Vado dal dottore, stiamo tutti distanti. E' fine febbraio ma le finestre restano aperte. A suo dire, non si tratta di corona virus. <i>A distanza di parecchi mesi, un test sierologico confermerà la sua idea: non era covid19.</i></p><p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-0nb4cvZMoJI/YDEv-I6qj_I/AAAAAAAAB3c/lpTppNG_kVYvBE104b_XiodgobHgjTI2gCLcBGAsYHQ/s576/no_febbre.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="575" data-original-width="576" src="https://1.bp.blogspot.com/-0nb4cvZMoJI/YDEv-I6qj_I/AAAAAAAAB3c/lpTppNG_kVYvBE104b_XiodgobHgjTI2gCLcBGAsYHQ/s320/no_febbre.jpeg" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>No: non era febbre. E forse non c'era nemmeno battito.</i></td></tr></tbody></table><br /></p><p>Le partite di basket iniziano ad essere rinviate un po' ovunque, così come anche gli eventi sportivi. Non più solo in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. I casi fioccano come funghi in tutta Italia. E in tutta Europa. <i>E' solo l'inizio, nel giro di poche settimane verranno sospesi prima gli interi campionati, e poi annullati.</i></p><p>C'è tempo poi per fare una ultima cena, con alcuni miei amici, il 5 marzo 2020. Con un po' di timore, crescente, con un po' di distanziamento appena accennato. Nel mentre, arrivano le prime bozze di DPCM, dove si parla di province "zone rosse". Alcuni amici si chiedono se riusciranno a tornare a casa.<br /><i>Questa rimarrà l'ultima cena con loro, per diversi mesi.</i></p><p>E poi pochi giorni dopo , una sera, appare Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio, in TV. Sto ancora lavorando, mentre torno a casa mi fermo a fare il pieno alla macchina.<br /><i>Da un lato, era necessario: ero in riserva. Dall'altro, fossi riuscito ad aspettare qualche giorno in più, avrei goduto di un costo veramente basso per il diesel. Ma tant'è. Passeranno mesi prima che torni ad avvicinarmi ad una stazione di servizio.</i></p><p>Torno a casa. Conte ha parlato. E' uscito un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, poi amichevolmente noto come DPCM.<br />E' lockdown. Nazionale. Anche se poi sarò costretto ad andare fisicamente in ufficio ancora per una settimana, prima che venga attivato il cosiddetto "lavoro agile".<br /></p><p>La chiameremo tutti <i>"quarantena"</i>, erroneamente, perché quel termine sarebbe più indicato per l'isolamento domiciliare. Ma c'è ancora parecchio caos, soprattutto nei nomi. Si parla ancora di <i>"coronavirus"</i>, dopo un po' di settimane prenderà piede la parola <i>"covid"</i>, diminutivo di covid-19.</p><p>E poi il resto lo sapete, è storia recente, anzi, ancora purtroppo presente.</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/9franyqa-R8" width="320" youtube-src-id="9franyqa-R8"></iframe></div>Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-37210756232999243412020-06-15T10:27:00.003+02:002020-06-15T10:30:28.773+02:00Andrà abbastanza bene.<div><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-RRrCD-Fk0Ow/XucvwF-o7nI/AAAAAAAABwg/qOTgfdh0fX83vs_RgbI4kqsoKItnV_B6gCK4BGAsYHg/s800/tramonto_asia_bologna.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="800" src="https://1.bp.blogspot.com/-RRrCD-Fk0Ow/XucvwF-o7nI/AAAAAAAABwg/qOTgfdh0fX83vs_RgbI4kqsoKItnV_B6gCK4BGAsYHg/s320/tramonto_asia_bologna.jpg" width="320" /></a></div><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px;"><br /></span></div><div><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Abbiamo il tramonto sulle distese di grano, le birre da Cucco, le risate alle battute in dialetto di Castoro.</font></span></div><div><font face="verdana"><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;">I treni economici con le loro avventure cariche di</span><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"> coincidenze mancate e ritardi annunciati, e i treni veloci con le loro prese elettriche. </span><span style="background-color: white; color: #666666; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;">Riceviamo le notifiche del livescore con scritto "GOOOOOOOL!" per sapere dei risultati anche nelle baite più sperdute, e abbiamo gli streaming piratati di Atdhe e Rojadirecta per vedere il calcio inglese che più ci interessa.</span></font></div><div><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Ci sono le uscite in bicicletta compatibili con l'etilometro, e i lunghi viaggi a GPL con le rustichelle delle nostre autostrade.</font></span></div><div><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Si va ai concerti gratuiti con dei gazebopenguins o chi per loro che ti stagedivingano sulla testa, e gli eventoni in cui paghi volentieri il biglietto per sentire qualcuno che sa davvero suonare come si deve.</font></span></div><div><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Abbiamo chat, messaggi, social, selfie, e tutto quello che serve per condividere emozioni e sensazioni, e il tasto nascondi per cancellare le stronzate di tutti gli altri. C'è il profumo della pioggia in giugno, gli odori della montagna la mattina presto, il vento fresco che odora di alghe che sale dai lidi. E gli aerei low-cost per salutare tutte le europe(e) che conosciamo o che vogliamo (dis)conoscere. Un buon piatto di tortellini, e rotoli e piade per le fami chimiche.</font></span></div><div><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Abbiamo la droga leggere e la droga scrivere, abbiamo ore di filmati su youtube, abbiamo i nasi per sanguinare, per starnutire, per annusare i profumi, per tirare su la menta da fiuto o altro a discrezione dell'utente. Abbiamo le belle persone che fanno delle belle cose, abbiamo delle belle cose che ci fanno conoscere altre persone. Ci sono i portici che raccontano secoli di storia e mesi di idiozie, e palazzi che non hanno paura dei terremoti.</font></span></div><div><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Le nuvole coprono, scoprono e ricoprono orizzonti sempre uguali e sempre diversi, che pare ogni angolo del mondo possa essere complementare con questo spicchio di sotto-Po, visto da dietro i nostri occhiali da sole. E/o da soli.</font></span></div><div><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Finisce un'altra piccola giornata, e se poi si scopasse un po' di più, ci sarebbe anche più poesia.</font></span></div><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; color: #666666; display: inline; font-family: Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 12px;"><font face="verdana">Ma così, in generale. Dietro la collina.<br /><br /></font><div style="text-align: right;"><i><font face="verdana">(Enrico Atti, post su Facebook, 15 giugno 2014)</font></i></div><div style="font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px; text-align: right;"><i><br /></i></div><div style="font-family: helvetica, arial, sans-serif; font-size: 12px; text-align: right;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><iframe allowfullscreen="" class="BLOG_video_class" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hXiFzlmzGbw" width="320" youtube-src-id="hXiFzlmzGbw"></iframe></div><i><br /></i></div></span>Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-11790845143459956432020-04-22T15:57:00.001+02:002020-04-22T15:57:26.778+02:00I tempi del coronavirus ai tempi del "ai tempi del Coronavirus"<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-oc5Jm7kfm4Q/XqAnVd1RGOI/AAAAAAAABuk/nLEc06f6JDs2hUquCGHEug33oDoOsgVlwCLcBGAsYHQ/s1600/maxresdefault.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="1280" height="180" src="https://1.bp.blogspot.com/-oc5Jm7kfm4Q/XqAnVd1RGOI/AAAAAAAABuk/nLEc06f6JDs2hUquCGHEug33oDoOsgVlwCLcBGAsYHQ/s320/maxresdefault.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/BcGU9_f_Im8/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/BcGU9_f_Im8?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
Ah, da quando Baggio non gioca più, non è più domenica.<br />
Da quando Senna non corre più, o ancora meglio, da quando la Tramec non gioca più, non è più domenica.<br />
La domenica va ricercata in cose diverse, come il programma della Rebe su Radio Nebbia. Che poi mi perdo perché lavoravo. Che cerco in differita. Non trovo. Poi trovo. E comunque devo ancora ascoltare.<br />
<br />
Una volta la domenica era il caffè, la grappa, Netflix, il silenzio assoluto.<br />
O la felpona nera di BBox, lo zaino, la macchina, l'A14, la Benedetto.<br />
<br />
Adesso la domenica te la devi costruire tu sennò non c'è, sennò non c'è niente.<br />
<br />
Bevo il caffè, vado sul balcone, guardo lontano per tenere allenato l'occhio sennò la miopia peggiora. Me ne sono già accorto in uno dei miei pochi tragitti in auto.<br />
Guardo lontano, la visuale è coperta dalle fronde degli alberi in primavera, riesco ad intravedere quello che penso sia un appartamento di polacchi.<br />
Oltre al mio.<br />
Cioè so che è in quel condominio c'è una famiglia polacca, l'altro giorno buttando il vetro mi è parso di sentire qualcosa di simile ad una disco-polo sparata a busso alle 18.00 (alla faccia dei vostri flash mob con Cutugno).<br />
Se c'è, cerco di prendere il sole.<br />
Mi correggo: di espormi al sole, così, giusto per, metti che mi faccia bene alla salute. Tanto non mi abbronzo, mai. Certe cose non cambiano.<br />
<br />
Poi preparo una puntata radio. Una delle ultime. Troppo casino sulla scrivania, troppo poco tempo, troppa poca preparazione, troppo pochi gli ascolti, e troppa poca la voglia.<br />
La verità è che sto ancora lavorando normalmente, quindi anche nel weekend, a volte anche alla sera, come prima del coronavirus.<br />
<br />
Metto insieme tante canzoni, le spiego, parlo di Londra, di quello che ha significato per me, con aneddoti, racconti. Un punto di vista diverso.<br />
Riascolto quelle canzoni e sono passati quasi 10 anni, e mi riguardo un po' con quello sguardo da <i>"Il crollo del santo"</i> di Dino Buzzati.<br />
E mi chiedo io quale santo sia.<br />
Il tempo ci consegna i ricordi in una maniera filtrata, quasi distillata, diventa sempre tutto un po' più bello, come se ci fosse sopra un filtro seppia di Instagram a fare un effetto vintage del tipo "si stava meglio quando si stava peggio".<br />
L'altro aspetto che emerge è che sicuramente ho fatto quello che volevo, con risultati certamente opinabili, ma comunque <i>"facendo le cose"</i>.<br />
<br />
Sta passando <i>"Use Somebody</i>" dei Kings of Leon, quel pezzo dove le tipe londinesi, quelle che prendevano quasi 2mila pound a differenza dei mille miei (ottenuti con oltre 40 ore settimanali), quelle tipe di età 25-35, con una buona percentuale inglesi, che quasi sempre poi si accompagnavano a quelli vestiti con la camicia bianca e la cravatta slacciata nello zainetto del lavoro (o comunque "professionals") cantavano a squarciagola la canzone, dopo almeno un paio di birre e un paio di shottini.<br />
<br />
Quando la serata saliva, per loro come per me, in un binario parallelo che ci vedono semplicemente condividere lo scenario situato nella Central London.<br />
Quando avevo ancora tutti i capelli del mio colore (a parte quattro capelli bianchi, e sapevo esattamente dove erano). Quando pesavo meno di 60 chili. Quando portavo la S. Ed ero nei vent'anni, per quel che vuol dire. Cosa vuoi che siano.<br />
<br />
Ecco, finisce quel pezzo e cade la diretta radio. E allora tutto finisce lì. Non c'è tempo per passare <i>Closing Time</i> dei Semisonic, che invece è il brano del "<i>ragazzi la campanella è già suonata, l'ultima birra l'avete già ordinata, adesso è tempo di uscire e levarvi dal cazzo che siamo stanchi e abbiamo voglia di smettere di lavorare anche noi".</i><br />
<i><br /></i>
Cade la diretta radio per una storia di diritti di copyright, annoso problema del web sul quale non voglio stare a disquisire.<br />
Da un lato è vero che le cose non devono essere tutte gratis, dall'altro va detto che ci vuole il giusto prezzo e la giusta modalità di fruizione.<br />
Non giustifico criminalità e pirateria: ma dico che la criminalità e la pirateria nascono sempre dove ci sono piccole e grandi ingiustizie.<br />
E prevenire è sempre meglio che curare.<br />
<br />
Allora finisce tutto, e allora stacco il mixer, stacco il microfono, stacco i cavi, stacco questo scenario di caos che calendario alla mano mi ha tenuto compagnia proprio per quaranta giorni, come quelli di Gesù nel deserto, come quelli che una volta si facevano fare agli appestati, e che adesso sono stati ridotti a 15 giorni. Per chi li fa veramente.<br />
Noi la chiamiamo quarantena ma in realtà quarantena vera non è.<br />
E durerà comunque più di quaranta giorni.<br />
Io praticamente sono già a due mesi, ad esempio.<br />
<br />
Mettere via queste cose mi ricorda un po' la fine delle vacanze, quando si rifà la valigia per tornare a casa il giorno. E' sempre un po' triste e un po' malinconico. Anche questo periodo ha delle cose belle che finiranno.<br />
Ma anche dalle vacanze più belle c'è sempre un minimo di voglia di tornare, di tornare alla normalità. Quando capisci che è finita, allora vuoi tornare.<br />
<br />
Ecco, ora la sensazione diventa questa, in questa personalissima fase due.<br />
Tornare a cosa? Tornare a casa?<br />
<br />
Non sarà la stessa cosa, no. Non sarà la stessa casa.<br />
<br />
Ma comunque in qualche modo ce la faremo, ci sarà un nuovo equilibrio, difficile, che creeremo. La vita è fatta di rischi, e comunque prima o poi si muore.<br />
Dobbiamo, come abbiamo sempre fatto, trovare i migliori compromessi per tenere un rischio basso, e accettabile.<br />
<br />
E allora, sì, in un modo o nell'altro, ce la faremo.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/jFGWyra06RY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/jFGWyra06RY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-87764143854198996202020-04-02T19:08:00.000+02:002020-04-03T10:59:46.345+02:00Cosa resterà di questo coronavirus<br />
<div style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-VSJWvetcQWE/XoYYssfGRYI/AAAAAAAABuE/SNPNVgwibJso7FMlBGJN-4lOFVwzLNIlQCLcBGAsYHQ/s1600/WhatsApp%2BImage%2B2020-04-02%2Bat%2B18.53.45.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="847" data-original-width="1024" height="264" src="https://1.bp.blogspot.com/-VSJWvetcQWE/XoYYssfGRYI/AAAAAAAABuE/SNPNVgwibJso7FMlBGJN-4lOFVwzLNIlQCLcBGAsYHQ/s320/WhatsApp%2BImage%2B2020-04-02%2Bat%2B18.53.45.jpeg" width="320" /></a><br />
<i>Nuovi panorami.</i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p><br /></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p>Cosa succederà, dopo il coronavirus? </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ce lo stiamo chiedendo tutti, e dopo settimane di letture ed
aver chiesto pareri autorevoli e non, ora ho una risposta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Della quale non sono sicuro, chiaramente: nessuno può avere
certezze, ora. Ma posso raccontarvi uno scenario verosimile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p><br /></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>I PROSSIMI 30 GIORNI</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Rinvio dopo rinvio, la scadenza che attualmente è fissata al
13 aprile, arriverà al 4 maggio. Ma ve lo immaginate un 25 aprile al Pratello,
ora come ora? Un Primo Maggio a Roma? Arriveremo a lunedì 4 maggio, almeno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nel mentre, calerà il numero di contagi giornalieri, si
svuoteranno le terapie intensive e gli ospedali, e il coronavirus si
circoscriverà a pochi casi giornalieri legati a singole aree, che probabilmente
resteranno zona rossa più a lungo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Attenzione, però: il coronavirus non sparirà.
Né in Italia, né tantomeno all’estero, dove anzi in alcuni paesi sarà in fase di
espansione.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quindi lockdown fino al 4 maggio?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Più o meno sì, ma qualche timida riapertura ci sarà: utile al
tessuto della PMI, e utile al nostro morale. Le ultime cose che ci hanno tolto,
saranno le prime a tornare. Il jogging, le passeggiate, forse qualche piccolo parco (ma stavolta magari sarà vietata la sosta).
E poi piccoli artigiani, parrucchieri e barbieri, anche piccoli negozi nei
quali entrare uno alla volta, e sempre rispettando il metro di distanza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Forse anche qualche attività di ristorazione, da asporto.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Difficile, ma magari anche qualche bar, sempre con l'obbligo di chiusura per le ore 18:00, e con i tavoli distanziati e igienizzati.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p><br /></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>DAL 4 MAGGIO (o altra data successiva)</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E poi, tutto come prima?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
NO.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco, mettiamoci subito in testa che non sarà tutto prima. Almeno
per qualche anno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Sì, è brutto da dire ma sarà così.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Cosa cambierà?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Potremmo dividere in due fasi, in linea di massima: l'estate-autunno 2020, e i prossimi anni. Ma si assomiglieranno molto, quindi le narrerò nella stessa suggestione che mi appresto a pennellare, come se fossi un pittore scadente che adesso dipinge un casino nella speranza che qualcuno prima o poi torni a comprare le sue croste, pur a prezzo ribassato e inflazionato.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ecco, vi ricordate gli eventi dal vivo?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Scordateveli, almeno fino alla fine di settembre. E forse
anche dopo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Scordatevi le estati folli in riviera romagnola in mezzo a
migliaia di sconosciuti, sudati e sputazzanti, a limonare cassonetti di dubbia
provenienza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>(Chiaro: potrete ancora limonare bidoni a caso, ma l’approccio
ricorderà più un dialogo preso da una vignetta di ZeroCalcare e sceneggiato da Charlie
Brooker, quello di Black Mirror).</i><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci toccherà abituarci allo sport a porte chiuse, da guardare in TV o in streaming via internet. O con i cinema con i
seggiolini a un metro l’uno dall’altro. Per i concerti aspetteremo ancora
parecchio. Torneranno di moda i concerti nei teatri, limitati a poche centinaia
di persone. Cesare Cremonini farà un tour accompagnato da una piccola orchestra
con biglietti a 68 euro a persona. E così via tanti altri.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I grandi eventi (concerti e festival in primis) saranno
sempre eventi a rischio: a rischio contagio, a rischio cancellazione. In tanti
non se la sentiranno più di investire in situazioni del genere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In generale... avete presente quanto ci hanno rotto il cazzo le limitazioni nei luoghi pubblici legate al terrorismo? Dovete immaginarvele al cubo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il Coronavirus riuscirà dove l'Isis ha fallito.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E ci vorrà ancora parecchio prima di viaggiare serenamente
all’estero. Ci saranno tanti controlli. Gli aerei saranno più costosi. O forse
semplicemente costeranno uguale, ma voi avrete meno soldi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E vi fiderete dei paesi all'estero?</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La fiducia: molte persone sceglieranno sempre di più di restare in casa. Svilupperanno una sorta di ipocondria, di rifiuto verso tutte le situazioni di possibile contagio. Cioè tutte le situazioni di socialità.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Qualcuno diventerà una sorta di hikikomori, in un certo senso.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>E preparatevi. Ai lockdown. Torneranno, ciclici, come
fossero scosse di assestamento. In Italia, o all’estero, o in tutta Europa
nello stesso momento. Potranno riguardare una città, una regione, intere nazioni o l'intera Europa geografica, appunto.</b><o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Potrebbero durare 14, 21, 28 giorni, o di nuovo mesi.</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fino a quando? Fino a quando forse non ci sarà un vaccino
(ancora un anno? Due anni?) o fino a quando non avremo cure efficaci, per
trasformare il coronavirus in una malattia meno letale e curabile in tempi più
brevi, senza rendere necessario il ricovero. O forse quando avremo test per rilevare
la positività prima di poter andare in giro ad infettare tutti gli altri… questo
non lo so, ma quel che è all’orizzonte, è che per almeno un paio d’anni non
avremo molti mezzi per fronteggiare tutto questo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A livello lavorativo, avremo tutti (o quasi tutti) meno soldi
in tasca. Salteranno un sacco di aziende, un sacco di posti chiuderanno.
Cambierà il nostro modo di vivere e bisognerà reinventarsi in maniera diversa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dovremo cambiare lavoro, o inventarcelo.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come? E’ ancora difficile. Di certo sarà sempre più
importante la presenza online, con tutto quel che ne consegue. E non lo dico
solo perché lavoro per JustoMezzo, per quanto, chiaramente, all’epoca decisi di
aprire una realtà che voleva stare al passo con i tempi e riuscire sempre a
dare una risposta adeguata. Ce la faremo? Io credo di sì. Ma sarà durissima
anche per noi. E lo è già.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Comunque, si viaggerà meno anche per lavoro. Meno incontri,
meeting, fiere. Molte più videoconferenze e videochiamate. Si starà a distanza, e si stringerà la mano con diffidenza.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In generale, ci toccherà stare molto più tempo sul computer
con corsi online, lezioni online. E se non abbiamo dimestichezza è ora di
imparare, sennò sarà facile restare a casa disoccupati. E non ci saranno più soldi per
redditi di cittadinanza a cazzo di cane, temo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Avremo alcuni aspetti fortemente negativi.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La disoccupazione salirà a dismisura. E se non ci diamo una
mossa a migliorare il nostro CV e competenze non troveremo mai più alcun tipo
di lavoro.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ci sarà tanta depressione. Suicidi. Tensioni sociali.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vedremo spesso in giro guanti e mascherine. Saremo un po’ come
i giapponesi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il razzismo nord-sud probabilmente crescerà.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non saremo più uniti, anzi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questi aspetti negativi li vedo un po' come fasi a termine, probabilmente nel giro di 4-5 anni si assesterà tutto e anche queste cose si attenueranno.</div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b><br />
<div style="text-align: justify;">
<b><b>COSA FARE, QUINDI, NEL FUTURO?</b></b></div>
<b>
</b><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E quindi?<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E quindi bisogna prepararsi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
A stare in casa. Sistemate la vostra casa, comprate un
divano comodo, una scrivania più grande, e rendetela un posto accogliente e
funzionale. Trasformatela in un bunker, o pensate a soluzioni che possano renderla all'occorrenza un luogo adatto al telelavoro e ad una vita di quarantena per voi e per i
vostri figli, nonni, animali, ecc.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Se avete la casa piccola, convertite la cantina e la tavernetta, magari comprando una stufetta. Oppure chiudete il balcone.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Acquistate subito un condizionatore, un pinguino De Longhi, quel che potete, se
non ce l’avete: il lockdown potrebbe avvenire anche d’estate con 40 gradi. E ovviamente, la fibra
ottica, se nella vostra città c'è. Schede SIM piene di gigabyte in 4G. E tutti i mezzi tecnologici
che potrebbero rendersi necessari. Cuffiette, microfoni, webcam, scanner,s stampanti…<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Allestite una zona con uno bello sfondo per videochiamate.
Ne avrete bisogno.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Chiedete e pretendete il telelavoro, attivabile all'occorrenza,
ma già pronto a portata di click.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E a prescindere... dematerializzare tutto e metterlo in cloud. Documenti di ogni tipo, foto, ecc... tutto su piattaforme sicuro. Ci sarà da pagare qualcosa, qualche euro al mese. Ma ne vale la pena.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E chi ha un cortile... beato lui! Lo allestisca al meglio, varrà oro nei tempi buoi. Chi è appassionato di giardinaggio/orto, tenga sempre pronto tutto il necessario.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Gli appassionati di running e ciclismo, valutino l'investimento di un tapis roulant / cyclette / rulli per bicicletta. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Ricordate: l'Italia (in particolare l'Emilia) è territorio soggetti ad alluvioni, frane, terremoti. Molti degli accorgimenti qui sopra vi saranno utili anche nel caso, purtroppo non impossibile, si verifichino queste disgrazie.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E in linea di massima... non puntate troppo sul futuro prossimo: <i>life is now</i>, direbbe Totti. La vostra vacanza
programmata da 18 mesi potrebbe essere cancellata un minuto prima.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Meglio poche cose, un po’ per volta.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Grandi eventi non saranno possibili a lungo tempo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Dovremo stare sempre attenti a lavarci le mani, a metterci
le mascherine, e dovremo evitare di stringere mani di sconosciuti a costo di
fare brutta figura. Pulire bene dopo che ospitiamo persone in casa.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Fare molta attenzione con genitori e parenti anziani. E con
bambini. E tenere conto che i virus sono mutevoli.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E quindi tutto potrà cambiare in 10-15 giorni.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ uno scenario negativo, distopico, apocalittico? Forse sì,
forse è solo uno scenario verosimile.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non è così terribile, cercate di vedere le cose positive.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Potremo comunque andare in giro a rimorchiare<b>*</b>, uscire con
amici e parenti, goderci ristoranti, fare viaggi e vacanze e tornare a fare la
maggior parte delle cose che facevamo prima.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p>Può anche essere l'occasione per cambiare lavoro, casa, città, vita e resettare alcune cose che non ci piacciono, e ricrearne di nuove. </o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p><br /></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La razza umana è in grado di adattarsi: e lo faremo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Non siate affamati e non siate folli: siate coscienziosi. E previdenti.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/i1jPzdY1yg0/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/i1jPzdY1yg0?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><b>*</b> a meno di essere sposati o fidanzati o accompagnati, chiaro. </i></div>
<br />Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-70491610173984576182019-12-16T07:59:00.000+01:002019-12-16T10:52:09.734+01:00Cinque squadre che ho portato allo scudetto (davanti ad una tastiera)<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-XH8AG3rr2ds/XfPTtoZH6uI/AAAAAAAABrQ/hF6ymRVj2i4ZDWmSvtQXZ2ZHtioMGYDGQCLcBGAsYHQ/s1600/sensiblesoccer-2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="640" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-XH8AG3rr2ds/XfPTtoZH6uI/AAAAAAAABrQ/hF6ymRVj2i4ZDWmSvtQXZ2ZHtioMGYDGQCLcBGAsYHQ/s320/sensiblesoccer-2.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Chi come me ha passato l'infanzia e l'adolescenza (anche) davanti a un PC, ha tanti ricordi indelebili e dolcissimi di avventure avvenute nel raggio di 70 cm, in cui gravitavano un giovane player1 sfigato e speranzoso, tastiere con le lettere <i>A</i> <i>S</i> <i>D</i> consumate, mouse PS/2 con il filo e la pallina da pulire regolarmente sennò si intoppava, e monitor 15" con tubo catodico.<br />
<div>
<br /></div>
<div>
Ognuno ha i propri, di questi ricordi: e io oggi voglio condividere con voi quelli legati ai giochi di calcio, in particolare ad alcune "partite" (meglio dire: stagioni) che mi sono rimaste nel cuore.</div>
<div>
<br />
<br /></div>
<div>
<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-4OpS4HgEKSQ/XfPVIor0mDI/AAAAAAAABrc/aTrpktPUSTkMz07mIKH1BrQ7nzC5NeTYgCLcBGAsYHQ/s1600/Udinese_Calcio_1996-97.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="825" data-original-width="1123" height="235" src="https://1.bp.blogspot.com/-4OpS4HgEKSQ/XfPVIor0mDI/AAAAAAAABrc/aTrpktPUSTkMz07mIKH1BrQ7nzC5NeTYgCLcBGAsYHQ/s320/Udinese_Calcio_1996-97.jpg" width="320" /></a></div>
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Videogioco: <b>Sensible Soccer 1.1</b></div>
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Squadra: <b>Udinese 1996/97</b></div>
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Sensible Soccer era ed è un videogioco lontanissimo dalla simulazione reale del calcio, ricorda molto di più un gioco arcade. Se conoscete il mitico SWOS (sigla con cui si identificano le versioni successive) potete tranquillamente immaginarvelo come un gioco di pallamano e sono sicuro che lo apprezzereste uguale.<br />
Ma era un gioco di calcio, e la possibilità di editare le rose (formate esclusivamente da 16 giocatori nelle prime versioni) lo ha reso immortale, giocato (e venduto) fino ad oggi.</div>
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Era perfettamente normale quindi che nel 1996 giocassi ad un gioco vecchio di qualche anno, a maggior ragione trattandosi di un evergreen.</div>
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E visto che con il gioco "me la cavavo" ormai abbastanza bene, decisi di tentare la conquista dello Scudetto con la modesta Udinese.<br />
Udinese che avevo inserito io, chiaramente. Il videogioco aveva 7-8 squadre italiane, tra cui non erano presenti i friulani.<br />
Le squadre più forti potevano contare alcune "stelle", cioè giocatori con qualità superiori alla media. L'Udinese che avevo inserito io, ovviamente no: quindi anche se nella Serie A reale quell'anno i friulani arrivarono quinti, nel mio gioco erano una squadra di bassa classifica come le altre.</div>
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<b>Turci</b>, <b>Helveg</b>, <b>Calori</b>, <b>Kozminski</b>, <b>Gargo</b>, <b>Giannichedda</b>, <b>Desideri</b>, <b>Locatelli</b>, <b>Bierhoff</b>, <b>Poggi</b>, <b>Hazem Emam</b>, <b>Marcio Amoroso</b>... nomi che hanno fatto sognare (e qualcuno anche impallidire) lo stadio Friuli e lo studio di casa mia.<br />
Arrivai alla penultima giornata secondo: scontro diretto con la capolista, il Milan, sotto di 2 punti.<br />2 a 1 per il sottoscritto, sorpasso, e con una ulteriore vittoria all'ultima giornata mi assicurai lo scudetto segnando 100 gol tondi tondi.<br />
Quella volta scesi della sedia ed esultai sul pavimento.<br />
Se non avete giocato non potete capire, ma sudare 34 partite di campionato dentro Sensible Soccer con Emam (detto <i>"il Baggio delle Piramidi"</i>) in attacco, e vincere pure lo scudetto, è uno sforzo titanico. </div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/eXHS3-t7Ouw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/eXHS3-t7Ouw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<i>Questa è storia. In senso letterale: nel National Football Museum di Manchester è presente un PC in cui poter giocare a Sensible Soccer.</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-zrkoLYJ94o0/XfPVk4A7exI/AAAAAAAABrk/Z7Due47xRX0qy57ggllFHjJPRc_OrUAbgCLcBGAsYHQ/s1600/ARSENAL-TEAM-SQUAD-SEASON-199697.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1067" data-original-width="1600" height="213" src="https://1.bp.blogspot.com/-zrkoLYJ94o0/XfPVk4A7exI/AAAAAAAABrk/Z7Due47xRX0qy57ggllFHjJPRc_OrUAbgCLcBGAsYHQ/s320/ARSENAL-TEAM-SQUAD-SEASON-199697.jpg" width="320" /></a></div>
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Videogioco: <b style="font-weight: bold;">FIFA 97</b></div>
<div style="text-align: center;">
Squadra: <b style="font-weight: bold;">Arsenal 1996/97</b></div>
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<b><br /></b></div>
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La serie FIFA ha stravolto il mondo dei videogiochi di calcio (oggi si direbbe "del gaming"), e l'edizione 97 (uscita il 30 ottobre 1996) fu forse quella che portò i cambiamenti più rivoluzionari confrontati con l'edizione precedente. Certo, quella che si ricorda di maggior successo fu quella successiva del 1998 "Road To World Cup" con le qualificazioni per i mondiali di Francia '98... ma non divaghiamo.</div>
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1997, arriva in casa mia questa copia masterizzata, a pagamento. All'epoca chi aveva un masterizzatore era in automatico un ricettatore, che masterizzava i giochi per gli amici facendo la cresta sul supporto informatico (già parecchio costoso) anche raddoppiandone il costo. (Sì, Orsi, sto parlando di te.)</div>
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Così si usava, comunque: e così arrivò a casa mia Fifa 97. (Forse regalatomi per il mio compleanno? Sì, all'epoca si usava anche questo. Sì, Orsi, sto sempre parlando di te. Comunque grazie, anche a distanza di anni.)</div>
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All'epoca in quasi tutti i videogiochi era possibile giocare 1 vs. 1 contro un amico, ma Fifa utilizzava tutta la tastiera: oltre ai tasti direzionali le lettere Q W E A S D erano funzionali al gioco. Quindi, per giocare in 2 serviva una seconda periferica (joystick / joypad) che a casa mia non c'era.<br />
Io e mio fratello decidemmo così di disputare un campionato con due squadre, dove negli scontri diretti avrebbe giocato solo la squadra di casa quella in trasferta sarebbe stata guidata dalla "intelligenza artificiale" della CPU. Il computer, per intenderci.</div>
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Se non erro mio fratello scelse il <b>Newcastle</b> di <b>Shearer</b>, io l'<b>Arsenal</b>, due squadre di alta classifica ma di certo non forti come il Manchester United (che quell'anno vinse la Premier League).<br />
Entrambi vincemmo quasi tutte le partite. Lo stile di gioco era ancora poco realistico, ricordo di aver segnato la maggior parte dei gol in contropiede di <b>Ian Wright</b>.</div>
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Gli scontri diretti furono vinti sempre dal giocatore umano, ma il campionato si decise in una delle partite minori: da qualche parte fece una sconfitta di troppo, e così alla fine vinsi io, di un solo punto, con 36 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.</div>
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Di certo non si può essere che ero <i>Invincible</i>, ma un Arsenal così Wenger non l'ha mai visto.</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/2Fn1jhZb70I/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/2Fn1jhZb70I?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Ok, la intro di Fifa 97 fa un po' cagare e non rende giustizia alla rivoluzione che portò il videogioco. Il "culto" delle intro fighe nacque con il suo successore, il '98 Road To World Cup.</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-q_UWfuLiDok/XfPWAB1eo4I/AAAAAAAABrs/AfBBjs2VK24itbXtasB94Mi01q__HOWKQCLcBGAsYHQ/s1600/Campionato57_1329825045img12.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="582" data-original-width="774" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-q_UWfuLiDok/XfPWAB1eo4I/AAAAAAAABrs/AfBBjs2VK24itbXtasB94Mi01q__HOWKQCLcBGAsYHQ/s320/Campionato57_1329825045img12.jpg" width="320" /></a></div>
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Videogioco: <b>PC Calcio 5.0</b></div>
<div style="text-align: center;">
Squadra: <b>Salernitana 1996/97</b></div>
<b><br /></b>
Come potete intuire, non è che studiassi così tanto alle scuole medie. E ripensandoci, forse iniziò proprio qui il tracollo che mi portò da essere uno dei migliori della seconda media ad arrivare alla maturità con tre materie sotto (quando ancora si poteva).<br />
Ma andiamo con ordine: PC Calcio fu uno dei primi giochi di calcio manageriali, ed era tutto italiano, un piccolo orgoglio tricolore in un'epoca di software house prevalentemente british (dico bene? chi lo sapeva da dove venivano...).<br />
In realtà era la versione italiana di PC Futbol, di Dinamic Multimedia (software house spagnola). Ma in un periodo in cui si trovava a fatica una traduzione in lingua italiana dei videogiochi, avere un gioco completamente in italiano, che addirittura si comprava in edicola (a sole 35.000 lire!) dava un tocca che oggi potremmo definire... "sovranista".<br />
La versione 5 portò tante rivoluzioni, tra cui la gestione manageriale della società e l'invecchiamento e ritiro dei giocatori. In questa maniera, unito ai giovani che uscivano dalle cantere, si poteva giocare potenzialmente in maniera perpetua (anche se mi pare il gioco fissasse un limite a 20 anni, quindi fino al 2017. Un futuro lontanissimo per l'epoca).<br />
Presi la Salernitana, dalla Serie B, e la portai in Serie A prima, e poi in Champions League. Con quella squadra vinsi TUTTO: Scudetto, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League, Supercoppa Europea e pure la Coppa Intercontinentale, centrando pure l'en-plein di tutti e 6 i trofei nella stessa stagione.<br />
Poi mi fece una offerta la <b>Lazio</b>, e passai ad allenare in biancoceleste.<br />
Ma ricordo con piacere quella squadra con <b>Chimenti</b>, <b>Del Grosso</b>, <b>Dell'Anno</b>, <b>Tudisco</b>, <b>Phil Masinga</b>, <b>Artistico</b>, <b>Spinelli</b>, al quale si aggiunse il giovanissimo canterano <b>Jordi Ferron</b>, un fortissimo difensore centrale spagnolo, inventato dal videogioco, che divenne perno della mia difesa a 4, e curiosamente omonimo di quello che poi ebbe una discreta carriera nella Liga.<br />
<br />
P.S. dettaglio importante: PC Calcio dava la possibilità di giocare in prima persona le partite, ma il gameplay delle partite faceva abbastanza cagare, motivo per cui mi limitavo alla parte manageriale (che era la vera anima del gioco).<br />
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/iqo5qVl0uDo/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/iqo5qVl0uDo?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<i>PC Calcio non aveva una vera e propria intro, ho trovato video con la colonna sonora ma onestamente faceva abbastanza cagare, motivo per cui la toglievo e giocavo ascoltando la musica che pareva a me. Qui c'è un video di game play in cui casualmente c'è proprio la mia Salernitana, e potete verificare come il "giocare le partite" facesse abbastanza schifo, e di come invece la parte manageriale fosse parecchio dettagliata per essere nel 1997. Mancava solo il tasto per fare il falso in bilancio.</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<i><br /></i></div>
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<i><br /></i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qTaSPtcxbsg/XfPWnGOIA1I/AAAAAAAABr0/L0MtBgBNCRoT-hTBWPV1vaT0R6tsKGXlwCLcBGAsYHQ/s1600/download-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="174" data-original-width="289" src="https://1.bp.blogspot.com/-qTaSPtcxbsg/XfPWnGOIA1I/AAAAAAAABr0/L0MtBgBNCRoT-hTBWPV1vaT0R6tsKGXlwCLcBGAsYHQ/s1600/download-1.jpg" /></a></div>
<b><br /></b>
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<div style="text-align: center;">
Videogioco: <b>FIFA 99</b></div>
<div style="text-align: center;">
Squadra: <b>Perugia 1998/1999</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
Come avete notato, nessuna squadra di Fifa 98. Curioso? In verità ho bellissimi ricordi con il Crystal Palace (nel quale acquistai Marco Negri, che insieme a Lombardo e Padovano mi diede "il Crystal Palace degli italiani), di mondiali vinti con Burundi e Isole Maldive, di campionati italiani con Sampdoria e Bologna... ma fu un gioco talmente bello, e al quale giocai talmente tanto, che non riesco a legarlo ad una squadra in particolare.<br />
A differenza del successore, FIFA 99, che fece qualche passo avanti sul piano della giocabilità, ma al tempo stesso indietro... insomma ricordo che si segnava un casino su calcio d'angolo e da palle ferme, ma poco su azione.<br />
Feci un bellissimo campionato con il Perugia del vulcanico Gaucci, dove allenatori e giocatori entravano come una porta girevole. Io giocai caricando gli aggiornamenti del mercato invernale, quindi mi ritrovai <b>Mazzantini</b>, <b>Kaviedes</b>, <b>Mezzano</b>, oltre a <b>Bucchi</b>, <b>Rapajic</b>, <b>Cappioli</b>, <b>Nakata</b>, <b>Olive</b> e <b>Pagotto</b>.<br />
Questo Perugia nel campionato reale lottava per salvarsi, e confermo che l'andamento della mia stagione fu molto simile. Poi però, come si usa dire, trovai la quadra e cominciai a vincere: purtroppo ormai avevo lasciato troppi punti per strada, e mi fermai ad un terzo posto.<br />Ok, vi ho mentito: qui non vinsi lo scudetto... ma comunque il terzo posto Gaucci se l'è sempre sognato.<br />
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/picP3EDc2GU/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/picP3EDc2GU?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Intro figosa ma dal finale vagamente insulso (quella pseudo citazione finale a Rocky IV non me la spiego) ma con Fatboy Slim come colonna sonora puoi fare quello che vuoi.</i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-w1OHWG-ehO0/XfPZlEBCYPI/AAAAAAAABsA/gDEjKXdrbGgjKKQxPKFXL4ZVdBW4FPh8ACLcBGAsYHQ/s1600/ventola.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="297" data-original-width="659" height="144" src="https://1.bp.blogspot.com/-w1OHWG-ehO0/XfPZlEBCYPI/AAAAAAAABsA/gDEjKXdrbGgjKKQxPKFXL4ZVdBW4FPh8ACLcBGAsYHQ/s320/ventola.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
Videogioco: <b style="font-weight: bold;">FIFA 2001</b></div>
<div style="text-align: center;">
Squadra: <b>Atalanta 2000/2001</b></div>
<b><br /></b>
Questa è la squadra che ricordo con maggior piacere. L'Atalanta all'epoca aveva allestito una buona rosa, tanto da arrivare settima in quella stagione.<br />
Io la presi in mano, ed acquistai un giocatore per rinforzarla. Francesco Coco. COCO. Per rinforzarla.<br />
Nel 2001 il giocatore venne ceduto in prestito dal Milan al Barcellona (sì, COCO ha giocato nel Barcellona) ed era al suo apice della forma, che gli permise di essere convocato per i disastrosi Mondiali del 2002 (sì, abbiamo mandato Coco ai mondiali).<br />
Non so perché, e me lo chiedo ancora oggi, in Fifa 2001 fosse indicato come libero invece che terzino.<br />
Comunque, a me serviva un libero, lui era forte e giocava libero, e così lo comprai. In quella squadra c'erano anche <b>Pelizzoli</b>, <b>Siviglia</b>, <b>i due Zenoni</b>, <b>Doni</b>, e in attacco <b>Ganz</b>, che divenne il mio principale terminale di riferimento, segnando numerosi reti in rovesciata, ormai marchio di fabbrica.<br />
Vinsi lo scudetto, e l'anno dopo arrivai in semifinale di Champions League.<br />
Non so contro chi giocai, ricordo solo che erano nettamente più forti della mia Atalanta. E in effetti all'andata, in trasferta, persi 3 a 1.<br />
Al ritorno, in casa, avrei dovuto vincere 2-0... le cose andarono diversamente, fu una battaglia epica, e vinsi 5-3: tuttavia, per la regola dei gol in trasferta, non bastò, e fui eliminato, spegnendo così le speranze di una inspiegabile finale di Champions League.<br />
Ogni tanto ripenso ancora a quei giorni, e oltre a chiedermi come fosse possibile di avere Coco come perno della mia difesa, ripenso a cosa sarebbe potuto succedere se avessi segnato un gol in più in quella semifinale.<br />
Forse avrei preso la sufficienza in matematica, forse la tipa avrebbe voluto uscire con me, forse avrei segnato un gol incredibile al campetto, e da lì avrei aperto una serie di sliding doors... che mi avrebbero portato dritto nella bancarotta e/o nella tossicodipendenza.<br />
Che ne sai, a volte forse le cose è bene che vadano così.<br />
Non c'è sconfitta nel cuore di chi lotta, anche se lotti "solamente" su una tastiera.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Ivty_87FxVU/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Ivty_87FxVU?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i>La sigla di Fifa 2001. Lo so, a guardarla con gli occhi di oggi fa sorridere, ma al di là del pezzo fighissimo (Bodyrock di Moby è tanta roba) cercate di immaginarvi come se questa fosse la miglior simulazione di calcio mai uscita e che voi siate appena riusciti a farvene masterizzare una copia.</i></div>
</div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-74768249289488878922019-11-04T12:15:00.001+01:002019-11-04T12:15:09.050+01:002022 - La Reunion degli Oasis<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Ispirato dai post veggenti del <a href="https://www.myspiace.it/" target="_blank"><b>Myspiace</b></a> in cui <a href="https://www.myspiace.it/thegiornalisti-love-recensione-in-anticipo/" target="_blank">si prevedeva l'ultimo album dei Thegiornalisti e la loro fine</a>, ho deciso di raccontarvi in anticipo quello che capiterà nel 2022 o giù di lì.</div>
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<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-PH71R2MzzlY/XcAE2DxvVzI/AAAAAAAABpU/yGv-RN0T-OcwhjH4wPzLi2U712afFlxqwCLcBGAsYHQ/s1600/Da7mT1uWsAA_DoS.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="900" data-original-width="1200" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-PH71R2MzzlY/XcAE2DxvVzI/AAAAAAAABpU/yGv-RN0T-OcwhjH4wPzLi2U712afFlxqwCLcBGAsYHQ/s320/Da7mT1uWsAA_DoS.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
A un certo punto, arriverà il 2022, e <b>Liam Gallagher</b> twitterà una foto con suo fratello <b>Noel</b>.<br />
Così, de botto, senza senso.<br />
<br />
Oddio, c'è la reunion?<br />
<br />
Sì, ci sarà la reunion.<br />
<br />
I due Gallagher si sentiranno, e consigliati dai loro manager, decideranno di sfruttare il momento più o meno buono della carriera di entrambi per rimettere in piedi la band. Tornano gli <b>Oasis</b>.<br />
E torneranno anche <b>Guigsy</b> al basso, riappacificatosi per l'occasione (soprattutto economica), e <b>Bonehead</b> alla chitarra.<br />
Alla batteria ci sarà nuovamente <b>Alan White</b>.<br />
Chi si prenderà il merito di questa reunion? Entrambi: ognuno dei due Gallagher dirà che è stato lui a chiamare l'altro.<br />
Ci sarà un album nuovo? Un singolo? Un tour.<br />
Il tour. Solo e soltanto un tour. Ma che tour!<br />
<br />
Il tour consisterà in una quindicina di date secche, tutte nell'arco di due mesi. I prezzi? Altissimi.<br />
<i>"Se non volete pagare questi soldi, nessuno vi costringe a spenderli. Potete sempre andare a guardare i nostri vecchi live su youtube, sono gratis" </i>risponderà Liam Gallagher alle critiche.<br />
<br />
Soldi, appunto: perché è questo il motivo. E il tour si chiamerà proprio così: <i>"<b>For The Money</b>"</i>. Talmente esplicito, quasi da essere didascalico, anzi: strafottente.<br />
<br />
<i>"Certo, odio ancora mio fratello esattamente come 13 anni fa. Lo faccio solo per i nostri fan. E ovviamente per i fottuti soldi. Voi, lavorate gratis? Sì? Scrivete gratis sui vostri fottuti blog di musica? Beh, io no."</i> commenterà Noel in una intervista.<br />
<br />
La prima (o la seconda, concedetemi un po' di tolleranza) data, però, sarà trasmessa gratis in streaming su <b>Facebook</b>. Sarà <b>Guinness World Record</b> per quanto riguarda l'evento live trasmesso in diretta streaming , con oltre 100 milioni di utenti unici.<br />Facebook pagherà qualcosa come 20 milioni di dollari per aggiudicarsi i diritti dell'evento, che servirà per lanciare l'ultima versione della loro webTV che ingloberà IGTV, Facebook Watch e <i>menalsobrisa</i>.<br />
<br />
Noel la spiegherà così:<br />
<i>"Ci avete tutti rotto le palle per il prezzo del biglietto, e alla fine abbiamo pensato di regalare il nostro show alla gente che non si può permettere neanche di pagare la benzina della macchina."</i><br />
<br />
E del perché sarà trasmessa da Facebook, Noel dirà...<br />
<i>"Oh, siamo sempre tutto il giorno a guardare i gattini e ad ascoltare le stronzate dei nostri politici, almeno per una volta saremo sicuri ci sarà qualcosa di decente da guardare".</i><br />
<br />
Sarà un evento incredibile, con scenografia inimmaginabile. Forse in alcuni pezzi ci sarà pure una orchestra. E ovviamente non ci saranno date in Italia.<br />
Londra, Manchester, Parigi e qualcos'altro in Europa. E il resto negli USA, Australia, Giappone. e negli Emirati Arabi, perché alla fine la gente con i soldi la trovi là.<br />
<br />
Niente opening band, niente ospitate sul palco (anche se non escludo un qualcosa con <b>Gem Archer</b> e <b>Andy Bell</b>) e tutti i più grandi successi della band, quindi prevalentemente i primi due album, con qualche pezzo sparso degli altri lavori.<br />
<i>Standing on the shoulders of giant</i> verrà completamente ignorato (salvo <i>Fuckin' In The Bushes</i>, usata come intro, con cui si aprirà il live.)<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/0gAeTgmZjzI/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/0gAeTgmZjzI?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />
E in mezzo tutto. Da <i>Wonderwall</i> a <i>Don't look back in anger</i>, da <i>Whatever</i> a <i>Supersonic</i>, da <i>Acquiesce</i> a <i>Rock 'n roll star</i>, e poi <i>The Masterplan</i>, <i>Don't Go Away</i>, <i>Roll with it, I'm Outta Time, Slide Away, Live Forever, Cast No Shadow</i>... e veramente tanto ancora, per oltre 2 ore di show.<br />
Come se non fosse mai cambiato niente, come se Liam fosse ancora pronto a lanciare una banana in testa a Noel appena rientrati nel camerino.<br />Finale, ovviamente, con <i>Champagne Supernova</i>, e Liam che abbandona il palco durante una lunghissima coda rinnovata e rivisitata di 12 minuti e mezzo di durata.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/cxcfcuUcBHw/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/cxcfcuUcBHw?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<br />
E poi, esattamente come saranno tornati, spariranno. Sì, usciranno disco live e DVD delle date, ma gli Oasis torneranno ad essere solo un nome, un ricordo, un brand, e un sacco di <i>fottuta</i> splendida musica.<br />
Fino alla prossima reunion.Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-68770791985670833102019-06-06T17:02:00.001+02:002019-06-06T17:02:09.558+02:00Racconti sotto le stelle - Giovedì 13 giugno, i racconti sparsi del Blogorroico<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-eF2wTADY_Nc/XPkppvQsajI/AAAAAAAABlI/Yjr3TYPvQoIFfv_vXcy9ebf7XwOHJQR7wCLcBGAs/s1600/62141312_10157437107475746_1646948167914094592_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="679" height="400" src="https://1.bp.blogspot.com/-eF2wTADY_Nc/XPkppvQsajI/AAAAAAAABlI/Yjr3TYPvQoIFfv_vXcy9ebf7XwOHJQR7wCLcBGAs/s400/62141312_10157437107475746_1646948167914094592_n.jpg" width="282" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
Amici e amiche del <b>Blogorroico</b>, mi hanno tornato ad invitare a <b><i>"Racconti sotto le stelle"</i></b> !</div>
Evidentemente quegli irresponsabili del Circolo Culturale <b>Amici del Museo</b> di Renazzo hanno dimenticato l'errore commesso 5 anni, quando mi chiamarono per inaugurare la prima edizione, e hanno deciso di ripetere l'errore.<br />
Onorerò al meglio il palco (leggi: la tettoia dei Gorghi) insieme al musicista Emanuele Callegari (noto ai più come Call / Callega / Calleghino), che mi accompagnerà al piano.<br />
<br />
Ci si vede <b>giovedì 13 giugno</b>, alle 20.45, presso il <b>Parco dei Gorghi</b> (via Lamborghini, Renazzo - che anche se ai renazzesi non piace scriverlo è una frazione di Cento).<br />Ingresso chiaramente libero e gratuito!Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-49724769176408244342019-05-16T17:53:00.001+02:002019-05-16T17:53:39.141+02:00Arriverà la fine, ma non sarà la fine<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-gV7zO9ahEpY/XN2D3Yc9D0I/AAAAAAAABiU/rjbVn9Pervk9uNWCOoVnbCvlFuLnkzXFgCLcBGAs/s1600/WhatsApp%2BImage%2B2019-05-16%2Bat%2B17.37.02.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="768" data-original-width="1024" height="240" src="https://4.bp.blogspot.com/-gV7zO9ahEpY/XN2D3Yc9D0I/AAAAAAAABiU/rjbVn9Pervk9uNWCOoVnbCvlFuLnkzXFgCLcBGAs/s320/WhatsApp%2BImage%2B2019-05-16%2Bat%2B17.37.02.jpeg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i>End of a season.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' passata una settimana dalla fine della stagione della <b>Benedetto XIV</b>.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Un anno fa, più o meno, mi ritrovai a scrivere della storica promozione in A2.</div>
<div style="text-align: justify;">
E ora, a distanza di appena 11 mesi, sono a scrivere della retrocessione.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
A suo modo, anch'essa storica: se escludiamo quella del 1996 dalla B1 alla B2, dove venne disputata la stagione con i juniores causa fallimento economico, e quindi la retrocessione maturò in banca più che sul parquet... la precedente discesa di categoria è datata 1983.</div>
<div style="text-align: justify;">
36 anni fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Di tutto il roster biancorosso, nel 1983 solo <b>White</b> era già al mondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 1983, quando ancora si giocava alla Giovannina e dalla C1 si scese in C2.</div>
<div style="text-align: justify;">
Tutta un'altra epoca. E 36 anni di distanza, per una società che ne ha 55, sono veramente un sacco di anni. Dentro ci passa di tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Otto giorni fa ero lì al tavolo stampa, <b>Ferri</b> (numero 10 di Legnano) lancia una di quelle cose che ci provi e che non vanno mai, quando le lanci all'ultimo secondo.</div>
<div style="text-align: justify;">
E invece entra.</div>
<div style="text-align: justify;">
E invece, come a noi capita spesso, all'ultimo secondo le cose agli altri entrano, e ci fanno perdere.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Fino a pochi secondi prima ero pronto a filmare l'esultanza per la finale playout, e mi sono ritrovato a scrivere <i>"la Baltur Cento retrocede in Serie B."</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Punto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Fine del post, fine della stagione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/iGF_jYyz7-4/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/iGF_jYyz7-4?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E poi a chiedermi, prima di schiacciare <i>Pubblica</i>... "ma è vero? ma siamo sicuri? ma siamo veramente in B? Ma è proprio così? Non è meglio mandare una mail alla Lega Pallacanestro e chiedere chiarimenti?".</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Penso sia stata una reazione di riflesso, il rifiuto della cosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Sono l'addetto stampa: molte volte la mia voce nella stagione è stata sostituita, o ha coinciso, con quella della società.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scritto poco, di basket.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho cercato di fare del mio meglio, professionalmente parlando.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma si vince e si perde insieme, da chi infila la bomba decisiva all'under che fa il 12esimo e porta le borracce, dal coach all'aiuto fisioterapista, dal Presidente all'ultimo dei bigliettai.</div>
<div style="text-align: justify;">
Un anno fa abbiamo vinto tutti: la settimana scorsa, abbiamo perso tutti.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo perso all'ultimo tiro? Negli ultimi 7 secondi? All'ultimo possesso?</div>
<div style="text-align: justify;">
La verità è che la stagione si vince o si perde in 30 partite, 35 con i playout, in questo caso.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo è tutto quello che siamo riusciti a fare, nel bene o nel male, con le cose buoni e con gli errori. E non è bastato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono dati di fatto, c'è poco da girarci intorno.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo non intacca assolutamente il valore della prestazione di ognuna delle persone che hanno contribuito in questa stagione della Benedetto XIV. Ognuna di loro ci ha messo il proprio, ognuna alla sua maniera.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Non spetta a me dare giudizi o fare pagelloni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi limiterò ad analizzare il mio lavoro e quello del team comunicazione messo in piedi da <b>JustoMezzo</b>, con l'unico obiettivo di migliorarci professionalmente ed essere pronti per una nuova stagione.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Perché non bisogna mai dimenticarsi che non è "solo sport": ci sono persone che ci lavorano, fuori dal parquet. I famosi <i>"addetti ai lavori"</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Persone cui una retrocessione a volte significa anche la perdita del lavoro.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
E chi lavora in A2 è ancora una persona "normale"... di quelle con il mutuo, l'affitto, le bollette, le rate... e se e quando si guadagna "qualcosina" in più, quella serve a compensare l'incertezza di licenziamenti, retrocessioni, fallimenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E in ogni modo, il fatto che non si sia centrato l'obiettivo minimo della stagione, non significa che la stagione sia stata un completo fallimento: allo stesso modo in cui la stagione precedente non fu perfetta.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Smontando la stagione a pezzetti, elemento per elemento, meccanismo per meccanismo, ci sono tante cose da salvare, che hanno funzionato. Molte magari da migliorare lo stesso, certo, ma non da eliminare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non si deve mai ripartire da zero: vorrebbe dire cancellare tutta l'esperienza maturata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si riparte da dove si è arrivati. Con i propri errori, con le proprie scelte fatte, andando a valutare quali sono state giuste e quali sbagliate, e si impara. E si riparte.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Sicuramente questo è un discorso "da addetto ai lavori", ma è quello che sono, ed è quello di cui le società hanno bisogno.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le cose a bordocampo appaiono un po' diverse, probabilmente da quelle che si vedono dagli spalti: sono anche io tifoso, però. E probabilmente, è proprio nella gioia e nel dispiacere che ci si arriva ad unire.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non ho molto da dire come vedete, né molto da aggiungere. Ho conosciuto tante belle persone in questa stagione, ho fatto una esperienza molto bella, sia dal lato umano che dal lato professionale, nonostante la grande fatica e le grandi difficoltà.<br />Molte le ho già ringraziate personalmente, molte le ringrazierò.<br />Perché è importante vedere il bello anche dove le cose sono brutte, perché qualcosa di bello c'è sempre.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Uniti si vince, e uniti si perde.</div>
<div style="text-align: justify;">
E uniti si riparte.</div>
</div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-16457509150513090512019-03-12T21:33:00.001+01:002019-03-12T21:33:25.390+01:00Un ammorbidente, alla fine.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-HBTEbHz-7Lg/XIgXS2jv0_I/AAAAAAAABg0/vcnwSVUwHM8Surt6xEWkHT-uPOGyiTe7gCLcBGAs/s1600/orsetto-4.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="441" data-original-width="320" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-HBTEbHz-7Lg/XIgXS2jv0_I/AAAAAAAABg0/vcnwSVUwHM8Surt6xEWkHT-uPOGyiTe7gCLcBGAs/s200/orsetto-4.png" width="145" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dovevo comprare l'ammorbidente.</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Va detto che i supermercati mi sono sempre piaciuti. Inteso come non-luoghi. Non nel loro essere vissuti, con il caos, i bambini urlanti, i rincoglioniti con il carrello in mezzo alle balle... più che altro, la dimensione post-moderna dell'uomo alle prese con l'acquisizione di beni di necessità, prima necessità, superflui.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Un giorno forse spariranno i supermercati, resteranno solo mini market bangla e amazon flying store che ti portano la roba bussandoti alla finestra con i droni.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
"<i>Toc toc"</i></div>
</div>
<div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>"Chi è?"</i></div>
<i><div style="text-align: justify;">
<i>"Amazon"</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Non vogliamo niente!"</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Ma hai già pagato, coglione"</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Ah. Allora aspetta che apro. Aspetta, com'è possibile che un drone di Amazon mi dia del coglione?"</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Perché sto parlando io, sono un calabrese trapiantato a Piacenza e sto facendo un turno di 20 ore rinchiuso in un box nel magazzino Amazon di Piacenza."</i></div>
</i></div>
<div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i>"Ah. Ti piace, Piacenza?"</i></div>
<i><div style="text-align: justify;">
<i>"Tanto quanto il mio lavoro come voce dei droni."</i></div>
</i></div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è chiaro: doppiare i droni di Amazon dev'essere un lavoro bellissimo. D'altronde Amazon Prime riguarda le spedizioni come i film in seconda visione, normale ci sia un nesso tra magazzinieri e doppiatori. E Piacenza.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ero al supermercato e dovevo comprare l'ammorbidente.</div>
<div style="text-align: justify;">
Facciamo un passo indietro: perché compro l'ammorbidente?</div>
<div style="text-align: justify;">
Potrei tornare a quando, nelle cucine lezze di Londra, tra una pasta al sugo e una birra in lattina, disquisivo con Fabri Marciante dell'importanza dell'ammorbidente nelle lavatrici del cameriere, perché ammorbidire il calzino prima di farti il <i>double shift</i> da 12 ore in piedi era fondamentale nell'economia del mantenimento del piede.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Ma in realtà dopo un paio di volte avevo smesso di comprarlo per risparmiare qualche pound, che poi spendevo in birre, mentre discutevo di lavatrici.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
E allora mi fermo a quando, da borghese, iniziai a comprare l'ammorbidente. Così, per sfizio. Perché si dice che faccia bene. A chi? Ai miei vestiti? Di sicuro all'economia.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Poi arrivò la Maja, che ci teneva molto all'ammorbidente. Proprio scegliendolo in base al profumo.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
In realtà, ricordo di una conversazione con qualcuno <i>(un amico? una ex? onestamente non ricordo più, è entrata a far parte di tutte le cose che ho perso)</i> su quanto mi piacesse l'odore del camino nei vestiti che mi lavava mia nonna.</div>
</div>
<div>
<div style="text-align: justify;">
Tutte le domeniche di carnevale, sotto al costume di carnevale, portavo gli stessi vestiti <i>(maglia a maniche lunghe, felpa, jeans... tutta roba vecchia e logora)</i> e li portavo a mia nonna per farglieli lavare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lei gli asciugava in lavanderia, vicino alla stufa, e prendevano su quell'odore di legna e camino. Non puzza: era un odore, e per era un profumo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
No, non è una di quelle cose che in realtà mi ricordano mia nonna... mi ricorda come era bello la domenica pomeriggio dopo pranzo mettersi questi vestiti puliti e profumati e andare al carnevale, e bere sambuca alle 13.50 della domenica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mia nonna c'entra poco in tutto in tutto questo, quel tanto che basta per ricordare con piacere quel gesto d'amore verso il nipote cazzone, ma soprattutto amore per la pulizia, presente e costante, al profumo di legna e stufa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ero al supermercato e dovevo comprare l'ammorbidente. Ho aperto un ammorbidente e non ho sentito nulla. Nessun profumo particolare. Né in positivo né in negativo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse mi sono bruciato le cellule nasali? Forse il mio olfatto, che insieme al mio gusto, non sono sensi molto sviluppati, mi stanno abbandonando?</div>
<div style="text-align: justify;">
Non lo so.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma ero al supermercato e dovevo comprare l'ammorbidente, ho preso un ammorbidente che avrebbe dovuto piacere alla Maja, sono andato alla cassa, ho pagato, e sono uscito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Avrei voluto parlarvi dei Kings of Leon, ma dovevo comprare l'ammorbidente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/gFp7q-IJqno/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/gFp7q-IJqno?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-84523032375422931942019-01-17T17:03:00.000+01:002019-01-17T17:13:43.369+01:00Io & Le Luci (ovvero: lettera a Vasco) (Brondi)<div style="text-align: justify;">
<i>"C'è questo tipo, cantautore, di Ferrara... chitarra e voce... fa cose un po' disagiate, però forti. Dovresti sentirlo, secondo me ti piace. Vorrei intervistarlo al MEI."</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br />Ottobre 2008, nella sede di </span><b style="background-color: white; font-family: inherit;">Radio Nebbia</b><span style="background-color: white; font-family: inherit;">. Siamo in mezze maniche. Nella sede di Radio Nebbia siamo sempre in mezze maniche, c'è caldo tutto l'anno, il riscaldamento è centralizzato e i termo sono bollenti da ottobre ad aprile. Quando viene spento il riscaldamento centralizzato, ormai fuori ci sono già 25 gradi quindi sei in mezze maniche lo stesso</span></span><br />
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; font-family: inherit;"><br /></span></span>
C'è Fede che mi parla di questo Le Luci della Centrale Elettrica, che in realtà è uno da solo. Io e Fede abbiamo dei gusti molto simili, quindi il giorno dopo in ufficio apro youtube e inizio ad ascoltare.<br />
Ci sono questi pezzi belli, forti, diretti, al limite dell'essere violenti...</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit; font-size: xx-small;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/f2V4_Xy3U4Y/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/f2V4_Xy3U4Y?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><i>"Mentre parecchi facevano l'università, e alcuni si impiccavano in garage, lasciando come ultime volontà le poesie di Vian."</i></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">(Le Luci della Centrale Elettrica - Fare i camerieri)</span></div>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;"><br /></span></span>
<span style="background-color: white;"><span style="font-family: inherit;">A volte i testi sono semplicemente un elenco di immagini, di metafore, di elementi urbani accostati ad altri poetici... uno schema bene o male ripetuto per tutto il primo album autoprodotto omonimo, che poi ha aperto la strada al primo album ufficiale, <b>"Canzoni da spiaggia deturpata"</b>.</span></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-VDnZZjxrS0A/XEClL-_jhBI/AAAAAAAABdw/XoB1cIF4OisyBrEEx-ZGPIf9tMiZ05luQCLcBGAs/s1600/500_100608255369_3155_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="453" data-original-width="604" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-VDnZZjxrS0A/XEClL-_jhBI/AAAAAAAABdw/XoB1cIF4OisyBrEEx-ZGPIf9tMiZ05luQCLcBGAs/s320/500_100608255369_3155_n.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<span style="font-family: inherit;">Nemmeno due mesi dopo, sono al MEI di Faenza. Fede ti ha contattato e convinto, e tu arrivi da solo, con quella capigliatura fuori da ogni moda.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: inherit;">"Enrico, ciao"</span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: inherit;">"Vasco, piacere"</span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">E questo rimarrà il nostro unico scambio.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<i><span style="font-family: inherit;">(A parte una volta che ti ho taggato su una foto ad un tuo live e mi hai messo un like, e una volta che ho fatto una stories su due cartelli compro oro (uno a fianco all'altro) e hai messo una reaction alla mia Instagram story.)</span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/JJqiPhHSwSY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/JJqiPhHSwSY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">"COMPRO ORO! COMPRO ORO!"</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">(Le Luci della Centrale Elettrica - Destini Generali)</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il giorno dopo ti sentirò suonare dal vivo, qualche pezzo, al MEI 2008, in un silenzio quasi surreale, di centinaia di persone in un padiglione della Fiera di Faenza rapite dai tuoi pezzi. Dalle tue grida, stonate, dalla tua rabbia, dalle tue parole taglienti.</span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E niente... le tue <i>"canzoni d'amore, di merda"</i> come avevi definito parlandone con Giorgio Canali (o una cosa simile) mi hanno tenuto parecchia compagnia in un periodo difficile <i>(cioè la vita. La vita è un periodo difficile che si colloca tra la nascita e la morte) </i>e mi hanno ispirato parecchio. Già dal 2009 sul mio blog comparivano parecchie tue tracce. Tracce inteso come canzoni ma anche semplicemente come segni.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E' in questo momento in cui spero il che il tuo primo album, pluripremiato, non abbia un seguito. E' una fotografia, un fermo immagine di una generazione <i>("una generazione di due persone", dirai tu in parecchie interviste, perché i pezzi spesso parlano di te e della tua ragazza, che poi divenne ex).</i></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Mi chiedo come tu potresti fare un altro album, senza che sia un album fotocopia.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ricordo anche un live, <i>"La Tempesta sotto le stelle"</i>, ovvero il tradizionale festival della tua etichetta <b>Tempesta Dischi</b> all'interno della rassegna ferrarese <b>"Ferrara sotto le stelle"</b>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E sentirti cantare a casa tua, le tue canzoni, nella tua piazza... quando hai fatto "La domenica delle salme" è quasi sembrato un tuo pezzo.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/hFTdHjl9gBE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hFTdHjl9gBE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">(no, non è quel live - ma la versione che avevi suonato è questa)</span></i></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E un po', va detto: <b>"Per ora noi la chiameremo felicità"</b>esce del 2010 e un po' risente di questo. In alcuni brani c'è il tentativo di ripetere lo schema vincente senza riuscirci pienamente, o perlomeno senza lo stesso brillante risultato del primo lavoro.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Nonostante sia il lavoro meno riuscito dei 4 album da te pubblicati, è comunque un buon disco. C'è <i>"Anidride Carbonica"</i>, che a me piace un sacco. C'è <i>"Cara Catastrofe"</i>, che entra a pieno titolo nel tuo repertorio <i>(da lì in poi la suonerai in tutti i tuoi live, o quasi) </i>insieme a <i>"Quando Tornerai dall'estero".</i></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Quando esce questa, come singolo, io sono a Londra.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">A Londra <i>dove facevo il cameriere, </i>dove <i>non ci ero andato per dimagrire</i>, ma dimagrivo lo stesso.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">A Londra dove una collega del ristorante, ad uno staff meeting dove le era stato chiesto <i>"presentati raccontando un tuo segreto" (che poi quanto è idiota chiedere di raccontare un segreto? che segreto è poi?)</i> lei rispose <i>"ogni tanto mi metto le cuffiette e vado a ballare da sola in strada".</i></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">La sera prima era uscito questo.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/2Dnkc_-7tHo/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/2Dnkc_-7tHo?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: inherit;"><i>"nelle nostre camere separate, a inchiodare le stelle"</i></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222;"><span style="font-family: inherit;">(Le Luci della Centrale Elettrica - Cara Catastrofe)</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Comunque a colpirmi di più, ovviamente, fu il secondo singolo <i>Quando tornerai dall'estero</i>. Perché siamo sempre l'estero di qualcun altro. E c'è sempre qualcuno più all'estero di noi.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/1BM2Cjn-Ld4/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/1BM2Cjn-Ld4?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222; text-align: left;"><span style="font-family: inherit;"><i>"andremo ancora a letto vestiti"</i></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="background-color: white; color: #222222;">(Le Luci della Centrale Elettrica - Quando Tornerai Dall'Estero)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Tutto questo fu ovviamente in un qualche modo convogliato sul mio romanzo <a href="https://enricoatti.wordpress.com/info/anche-se-a-londra-piove/" target="_blank"><b>Anche se a Londra piove</b></a>, dove sei uno degli artisti più citati. Una volta ero a Cagliari, e <b>Carlo Birocchi</b>, nel presentare il mio libro al Caffè Savoia, se ne uscì con <i>"il protagonista ascolta un sacco di musica... gli Strokes, gli Oasis... Le Luci della Centrale... ma qui non è solo che gli piace: è proprio che lui con Vasco Brondi CI PARLA!"</i><br />Insomma, probabilmente la platea si fece l'idea che Giulio, il protagonista del mio romanzo, fosse una sorta di psicopatico complessato che parlava al suo iPod.<br />E per questo comprarono il mio libro.<br />Spero di aver confermato la loro idea.<br />Se così non fosse, sappiate che a distanza di anni l'autore del romanzo comunque sta davvero scrivendo un post parlando in maniera immaginaria a Vasco Brondi.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Una volta ti ho parlato del mio romanzo in messaggio privato su Facebook, ma non mi hai cagato.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Era a fin di bene, va detto: un euro per ogni copia veniva donato ad <b>Emilia Livet</b>, associazione che raccoglieva fondi per l'allestimento delle scuole emiliane, nel post terremoto.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ricordo poi un EP, qualche pezzo, qualche live... ti ho visto allo Sherwood Festival 2013 a Padova, dopo il live di Maria Antonietta, mentre appoggiato al muro parlavi con la ragazza di qualcuno. Proprio come nella canzone de <b>I Cani</b>.</span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">***</span></div>
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E poi all'improvviso nel 2014 esce </span><b style="font-family: inherit;">"Costellazioni"</b><span style="font-family: inherit;">. Non ricordo bene nemmeno la prima traccia che uscì, ma Costellazioni fu proprio una cosa da "porca troia!".</span></div>
<span style="font-family: inherit;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Qui è venuto a darti una mano Fede Dragogna dei Ministri, e si sente. Si sente che è arrivato qualcuno ad elevarti, a tirarti fuori ancora di più e ancora meglio quello che hai dentro. Non suona come un disco dei Ministri: suona come un tuo disco. Anche se diverso dai precedenti, è proprio una cosa tua.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="font-family: inherit;">Uno di quei pezzi che mi fece davvero stupire, sulla sedia di camera mia, a casa di mio padre (che stavo per abbandonare) fu "I Sonic Youth", che merita un post per conto suo. Ma non è nemmeno la più bella. Però quando canti </span><i style="font-family: inherit;">"c'è un campo di calcio, regolamentare"</i><span style="font-family: inherit;"> non posso far altro che applaudire con tanto di standing ovation. E' roba da analisi semiotica.</span></span></div>
<span style="font-family: inherit;">
</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/zLrGFB9h8SI/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/zLrGFB9h8SI?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<i style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">"c'è un campo di calcio, regolamentare"</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">(Le Luci della Centrale Elettrica - I Sonic Youth)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Queste canzoni le ascoltate decine e decine di volte (non dico centinaia, però l'ordine di grandezza è quello). "Costellazioni" ce l'ho ancora in macchina, per intenderci. E ho cambiato 3 auto da quando è uscito.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">C'è <i>"Questo scontro tranquillo"</i> che a me sembra raccontare di come io <b>Fabrizio Marciante</b> facevamo fatica ad avere i soldi per fare la spesa a Londra, e poi ci siamo trovati a presentare i nostri libri a Milano.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/iB22XKOjCJc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/iB22XKOjCJc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<i style="text-align: left;"><span style="font-family: inherit;">"parlami di tutti i miei amici, dei nostri sogni assurdi che si sono avverati"</span></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">(Le Luci della Centrale Elettrica - Questo Scontro Tranquillo)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">E poi <i>"Macbeth nella nebbia"</i>, ma tante altre canzoni... e frasi... e arrangiamenti... che disco. Costellazioni è un capolavoro. Potrei parlare ancora per righe e righe.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><i>"Blues del delta del Po"</i> sarebbe stata perfetta come colonna sonora per il mio Anche se a Londra piove, ad esempio.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Ho visto 2 o 3 date di questo tour. Una volta, sono arrivato mezzo ubriaco da un aperitivo che si era allungato oltre modo. Mi è sembrato magico.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Questo è stato il primo disco che ho fatto partire nella mia casa di Penzale (quartiere di Cento). Mi ero trasferito in agosto, non c'era caldo, quindi ho aperto tutte le finestre e ho messo su questo disco. Così da far capire fin da subito a tutto il quartiere con chi avevano a che fare.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">E poi "nella calma che hanno a notte fonda i viali di Bologna" questo album mi ha accompagnato in tante serate infruttuose in giro per Bologna, mentre <i>"me ne andavo in una città a 40 km"</i>.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br />E poi io facevo l'impiegato (anche se non era un ufficio pubblico, <i>"ero sempre il sole che scende"</i>) e spendevo i miei weekend, quando potevo, in piccoli viaggi, e generare <i>"frammenti di discorso che finiscono prendendo un aereo".</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">E sostenevo che dovessimo andare in Polonia, ad esempio a Cracovia, così avremmo visto <i>"il monumento dei cuori strappati appena fuori Cracovia"</i> di cui gli hipster parlavano benissimo, ma che doveva ancora essere scoperta dal grande pubblico.<br />E alla fine ci andammo, facendo nascere un gruppo di cavalli dell'est che in pochi anni hanno esplorato buona parte dell'est conosciuto.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Anche se in realtà davanti al monumento dei cuori strappati non ci andammo, perché quel pomeriggio era già freddo, buio, e non avevamo voglia di prendere un autobus... perché in effetti a piedi è troppo in là. E' a Cracovia, ma non in centro: è appena fuori.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Però quello che mi dico sempre è che se una città ti piace devi sempre tenerti buono un motivo per ritornarci, e allora, mi dico sempre che ci ritornerò per andare davanti al monumento dei cuori strappati.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/5Q5BBubyn9A/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/5Q5BBubyn9A?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">"da una finestra arriva della musica elettronica dell'Est Europa"</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">(Le Luci della Centrale Elettrica - La Terra, l'Emilia, la Luna)</span></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Poi, a un certo punto, è arrivata la <b>Maja</b>.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Ed è arrivato "<b>Terra"</b>, che ho comprato in vinile. Terra mi ha donato, tra i tuoi brani e il tuo libretto di accompagnamento, quella ispirazione che ormai avevo perso. E' stato "il colpo di grazia" ad un romanzo sul quale ho lavorato quasi due anni e che poi ho accantonato. <i>(Che magari prima o poi riprenderò in mano, ma ristrutturandolo fortemente.)</i></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">E che mi ha dato spunto per cominciare a scrivere altro. E, gradualmente, a sistemare alcune cose della mia vita.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Magari è solo stata una coincidenza temporale, chissà.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;">Nel 2016 sono stato in Bosnia, e <i>"</i><span style="background-color: white; color: #0a0a0a; white-space: pre-wrap;"><i>dove c’era un minareto o un campanile c’è un albero in fiore tra le rovine" </i>e questo senso di pace<i> "come in un dopoguerra" </i>mi ha accompagnato anche in un viaggio in Polonia con la Maja, l'estate successiva. Perché <i>nei disastri </i>(come l'impianto GPL che non funziona, o il motorino di avviamento che si rompe) ...<i>"il futuro era sempre lì a sorriderci"</i> e in fondo <i>"non c'è alternativa al futuro"</i>.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/7DXXe2nT8eI/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/7DXXe2nT8eI?feature=player_embedded" width="320"></iframe></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-family: inherit;">"hai scoperto che Toronto è una Varese più grande"</span></i></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;">(Le Luci della Centrale Elettrica - Coprifuoco)</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<span style="font-family: inherit; text-align: justify;">E siamo arrivati ai giorni nostri.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">E Terra è un altro disco bellissimo, anche qui c'è uno stupendo lavoro di arrangiamento e composizione insieme a </span><b style="text-align: left;">Fede Dragogna</b><span style="text-align: left;"> dei </span><b style="text-align: left;">Ministri.</b><span style="text-align: left;"> Si sente quell'aria quasi da "world music" nel senso di prendermi pezzi, strumenti, sonorità da tutto il mondo e portarle a casa.<br />A casa tua. Ferrara.</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">E sono venuto ad ascoltarti, spesso con la Maja, in diverse date del tuo tour. Anche in quest'ultimo tour. </span></span><span style="font-family: inherit; text-align: left;">Volevo venire a dicembre, a Bologna o Ferrara, ma ero impegnato per lavoro. Sono venuto il 9 gennaio al Duse.<br />E mi hanno telefonato per lavoro mentre ero lì. Ma non ho risposto.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit; text-align: left;">Ormai avevi finito, è stato giusto aspettare la fine. A teatro non si risponde al telefono, e non si scomodano quelli seduti per andare a rispondere.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;"><br /></span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="text-align: left;">***</span></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
E così siamo alla fine.<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ho lasciato fuori racconti paralleli di amici e amiche, che comunque sono esistiti e mi hanno accompagnato. Ho cercato di parlare di me e te, Vasco Brondi, come se tu fossi un personaggio lontano, e invece poi sei un ferrarese, E sei dell'84 pure tu.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Perdona aver scritto un po' in maniera confusionaria, con sicuramente un sacco di refusi, proprio come si scrive ad uno che si conosce bene di cui tanto te ne puoi fregare di errori e orrori.<br />Era un modo per salutarti e ringraziarti.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">E in realtà sono contento che si chiuda questo "Le Luci della Centrale Elettrica", perché è e sarà una cosa bellissima. Ora sarai libero di fare tante altre cose stupende, sempre come pare a te, lasciando questi bellissimi anni raccolti nelle tue canzoni.</span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Grazie di tutto, e in bocca al lupo. Ci sentiamo presto.</span></div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-38181606824991790152018-12-18T23:09:00.000+01:002018-12-20T01:12:41.367+01:00Il grande ritorno dell'inestimabile Lacetti<div class="separator" style="clear: both; text-align: left;">
<b><i>(il grande ritorno dell'inestimabile Lacetti)</i></b></div>
<br />
<i>Riassunto delle puntate precedenti:<b> <a dir="ltr" href="https://attiblogorroico.blogspot.com/search/label/lacetti" style="background-color: white; color: #2823a3; font-family: "Trebuchet MS", Trebuchet, sans-serif; font-size: 12.6px; text-align: justify;" target="_blank">clicca qui</a></b></i><br />
<div>
<i><br /></i></div>
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-D57umqziq9Q/XBg4U9xyUwI/AAAAAAAABdc/H7nlYRxQ2cUg7TgESeBwY964j-hiwsquwCLcBGAs/s1600/67901-big.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em; text-align: center;"><img border="0" data-original-height="800" data-original-width="400" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-D57umqziq9Q/XBg4U9xyUwI/AAAAAAAABdc/H7nlYRxQ2cUg7TgESeBwY964j-hiwsquwCLcBGAs/s320/67901-big.jpg" width="160" /></a><br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Mi sembra di essermi perso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sono tradito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi bruciava l'intestino, sotto quel whisky basso costo degli autogrill della Boemia. Avrei dovuto fermarmi e ordinare dieci galloni di acqua, ma se c'era una cosa che avevo imparato della Cecoslovacchia, era che di rubinetti e taxisti c'era sempre da dubitare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Meglio una birra da 75, o addirittura una bottigliazza di plastica da lasciare a metà, con la birra che si sgasava e scaldava al solo contatto con l'aria. Nonostante fossimo già a tiro dello zero termico.</div>
<div style="text-align: justify;">
La batteria della Chevy Lacetti avrebbe sputato l'anima per farmi ripartire, e dire che aveva ancora da affrontare un altro inverno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Avevo voglia di dare fuoco alla mia piccola e non rivederla mai più, ma non c'erano tanti altri cavalli e cavalle nelle vicinanze.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il cane grosso era libero, e gli uomini di Scatafano non mi avrebbero permesso di avvicinarmi più di tanto. Il Sud Italia mi era vietato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Sotto Roma, meglio andarci accompagnato da Taffo"</i> mi diceva sempre Jenny. Che poi non ho mai capito perché fosse un uomo e si chiamasse Jenny. <i>"Fatti i cazzi tuoi."</i></div>
<div style="text-align: justify;">
E quindi non gli ho mai chiesto chi fosse Taffo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma mi pare di capire fosse uno che era meglio non frequentare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi serviva un motel, non potevo dormire in macchina non tutto quel freddo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Trovai qualcosa dalle stanze che puzzano di chiuso, qualcosa che pareva abbastanza pulito, e senza cimici, o altre insetti e tecnologie derivate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il posto ideale per una doccia calda e buttarmi sul letto.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non avrei mai raggiunto Scatafano, da solo. Avevo bisogno dell'aiuto di qualcuno. E io sapevo chi.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Stava tutto a me, decidere se avrei fatto partire quella chiamata. Dipendeva solo da me.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/sw96ETAJxs4/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/sw96ETAJxs4?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-10627459679002976222018-11-23T00:34:00.002+01:002018-11-23T11:11:20.135+01:00Stanno tornando i Giardini di Mirò e ho molta paura.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/RzlYvPrGhVg/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/RzlYvPrGhVg?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
C'è stato un tempo, nell'epoca dell'indie che ho vissuto prevalentemente da spettatore marginale, in cui quasi sembrava che potessimo fare qualcosa nel mondo.<br />
Noi ascoltatori, le band, il movimento (quale?), i movimenti (quali?), e tutto quanto... come se potessimo cancellare il berlusconismo, e riprendere in mano tutto. Quando guardavamo <i>"Vieni via con me"</i> con Fazio e Saviano (io no però), quando facevamo i V-day e le manifestazioni del popolo viola (no nemmeno queste cose), quando ascoltavamo album bellissimi e riempivamo le arene, le piazze, i locali...<br />
...e c'erano i <b>Giardini di Mirò</b>.<br />
Con il loro post-rock, italiano ma cantato in inglese, con brani lunghissimi, con code eterne, a volte brani strumentali, ascoltati da molti o da pochi ma stimati da tutti.<br />
Nel 2012 <i>"Good Luck"</i>, poi nel 2014 una colonna sonora per un film muto (e non era la prima) e poi il silenzio.<br />
...ma visto che nel 2014 <i>"Rapsodia satanica"</i> era una colonna sonora per un film muto... era un album senza cantato: quindi il silenzio di parole durava da 6 anni.<br />
Nel 2012 l'indie italiano c'era ancora.<br />
Per parlare di questo, dovrei definire l'indie, e definire l'indie italiano.<br />
Aprirei decine e decine di parentesi.<br />
Forse posso semplicemente dire che l'indie italiano è morto a maggio 2016, quando è uscito <i>Oroscopo</i> di <b>Calcutta</b>.<br />
Ma anche prima non se la passava troppo bene, forse.<br />
<br />
Hai presente quando ti sembra che tornino quelle cose di quando eri giovane, o un po' più giovane, ma non sei più quello di allora, e le cose ti sembra che non abbiano più senso fatte adesso?<br />
Una specie di teatrino fuori tempo ed imbarazzante.<br />
Nella canzone <i>"Bagliore"</i> degli <b>Spartiti</b> (scritta e recitata da Max Collini e musicata da Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò, guardacaso) si racconta di un amore estivo, che arrivato all'autunno, diventa <i>"una di quelle cose che hanno senso solo nell'attimo in cui accadono"</i>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-Ae9hPh4Orhc/W_c8sY_6oqI/AAAAAAAABc4/9O8LjfvnI0cUsJnPDLThIJ1MYQYii472gCLcBGAs/s1600/giardini.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="417" data-original-width="626" height="213" src="https://2.bp.blogspot.com/-Ae9hPh4Orhc/W_c8sY_6oqI/AAAAAAAABc4/9O8LjfvnI0cUsJnPDLThIJ1MYQYii472gCLcBGAs/s320/giardini.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
E certe cose, anche se durano anni, probabilmente finiscono di avere senso.<br />
Ripenso a tante persone di quegli anni, quello che hanno detto e fatto, e quello che stanno facendo ora. Chi ha fatto famiglie, figli, carriere, viaggi... chi è rimasto, chi si è trasferito... ma quanti in questi anni ci hanno deluso, o tradito?<br />
Com'è possibile che siamo finiti qui con la Lega e i Cinque Stelle? Con questi memacci su facebook e instagram? Con tutta la robazza che passa su Indie Italia di Spotify, con gli ultimi album di <b>Calcutta</b> e dei <b>Thegiornalisti</b>? Com'è possibile che gli <b>Amari</b> fossero sulla bocca di tutti e ora non ne parli più nessuno?<br />
Possibile che tutta questa roba sia finita solamente sull'account Instagram del <b>Nonno Indie</b>, epitaffio virtuale di quello che fu?<br />
<br />
Tornano i Giardini di Mirò - e tutto il resto non tornerà.<br />
E mi fa paura, perché io sento come loro, e non so come fare a tornare, ma soprattutto, a restare, quando tutto scompare.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Vf1lik6-qQY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Vf1lik6-qQY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<i>P.S. non fosse chiaro, e forse non lo è, a me questi due nuovi singoli piacciono veramente molto.</i>Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-4869705379161839392018-10-17T11:51:00.000+02:002018-11-23T00:35:44.536+01:00Le canzoni delle estati<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-giu-4H7c9m0/W8cFq_ZZSnI/AAAAAAAABcI/X5fyqcPIJeMNC3WQ03D1okKag4us-fkeQCLcBGAs/s1600/ex-otago-intervistati-da-alessandro-baronciani-24-03-2011.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="383" data-original-width="580" height="211" src="https://1.bp.blogspot.com/-giu-4H7c9m0/W8cFq_ZZSnI/AAAAAAAABcI/X5fyqcPIJeMNC3WQ03D1okKag4us-fkeQCLcBGAs/s320/ex-otago-intervistati-da-alessandro-baronciani-24-03-2011.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i><span style="font-size: x-small;">Ex-Otago nel 2011, con Pernazza, in versione estiva</span></i></div>
<br />
E' da un po' che non scrivo, da prima dell'estate: e ora l'estate è finita. Certo, da calendario finisce il 21 settembre, ma in realtà, da queste parti, l'estate è sempre finita a inizio settembre, quando passano la Festa dei Giovani di Pieve, la Fiera di Cento, si fa l'asta del fantacalcio, riaprono le scuole, si tornano a dare gli esami all'università o riprende a studiare (o nessuna delle due, ma comunque lo fanno i tuoi amici) e gli uffici e aziende tornano nel pieno della loro fase produttiva.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ne ho parlato un po' <b><a href="https://attiblogorroico.blogspot.com/2015/09/robin-schulz-ma-io-non-voglio-ancora.html" target="_blank">qui</a></b>, qualche anno fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi, volutamente e ostinatamente e forzatamente in ritardo, oggi vi racconterò i miei pezzi dell'estate. Di tutte le estati. I più rappresentativi, o forse no, in una sorta di top ten, che in realtà è solo un pretesto per elencarli, non c'è veramente una classifica. Forse ne sono restati fuori tanti.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<b>10) Lo Stato Sociale - Vado al mare</b><br />
<i>(estate 2012)</i></div>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/aFjAMDnKPhI/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/aFjAMDnKPhI?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Non vorrei mettermi a parlare del mio complicato rapporto con Lo Stato Sociale, perché non gliene frega niente a nessuno (né tantomeno allo Stato Sociale, e colgo l'occasione per salutare Checco se mai erroneamente finisse su questa pagina).</div>
<div style="text-align: justify;">
Avevo cominciato l'estate a Londra, e avevo consumato "Turisti della democrazia" sul mio iPod. ("consumare i dischi" è un bellissimo modo di dire che però ormai torna buono solo per i vinili, ma ormai se compri i vinili con quello che costano ci stai attentissimo, altro che consumarli).</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque questa è la tipica canzone spensierata dello Stato Sociale, condita da quel velo di ironia pungente e arguzia hipster... un pezzo semplice ma riuscito, a mio avviso: ed è forse questa spontaneità e leggerezza che hanno un po' perso, nelle ultime canzoni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque poi sono tornato in Italia, e continuavo ad ascoltare questo pezzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque lei non c'era, e io andavo al mare. Lei non c'era, e io scrivevo bene. Lei non c'era, e avevo qualcosa a cui pensare. Lei non c'era. Avrei voluto che tornasse - e in effetti sarebbe poi ritornata - ma in realtà, forse il senso di quello che rappresenta questo pezzo è una serena e spensierata convivenza estiva con l'assenza, se non altro quella fisica.</div>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>9) David Guetta feat. Akon - Sexy Bitch</b><br />
<i>(estate 2009)</i><br />
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/doy6NQGnwcc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/doy6NQGnwcc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: left;">
<br />
<div style="text-align: justify;">
Non lo so se fosse per una certa insoddisfazione della mia vita in generale, o forse per una certa insoddisfazione tipica dei vent'anni, ma cos'hanno poi di tipico i vent'anni? So solo che questo pezzo era la mia estate degli altri, e poi è diventato, negli anni a venire, l'estate mia. Perché forse, anche quando c'ho provato, il totale disimpegno non mi è mai appartenuto, nel bene e nel male.</div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
Alla fine, cosa resta? Resta un pezzone incredibile, forse uno dei più potenti di David Guetta, uno di quelli che quando parte mani al cielo e violenza nel dancefloor, oggi come ieri... bagni di Marina di Ravenna, sabbia nelle scarpe, vodka redbull che sono diventati cumuli di ghiaccio, e su_le_mani.</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: left;"><i>P.S. la versione del video fu censurata in "Sexy Chick", che una decina di anni fa ancora dire Bitch non stava bene.</i></span></div>
<b><br /></b>
<b>8) Raphael Gualazzi - L'estate di John Wayne</b><br />
<i>(estate 2016)</i></div>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/2CZUY-bV0V0/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/2CZUY-bV0V0?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: start;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questa l'ho scoperta due anni fa, su <b>Radio 2</b>, a estate ormai finita... ma comunque ha finito per rappresentare bene la vacanza che avevo fatto poche settimane prima, tra i balcani e la Croazia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo testo scritto e cantato alla <b>Battiato</b>, mi ha ricordato quando ci siamo spostati da Lubiana a Sarajevo, ascoltando appunto il buon Maestro... e chiedendoci cosa mai ci fosse di divertente nel raccogliere ortiche, o di quanto potesse essere irriverente il preferire l'insalata a Beethoven e Sinatra.</div>
<div style="text-align: justify;">
Comunque, al di là questo, il ritornello mi piace perché non è il solito inno al divertimento estivo senza pensare al domani: certo, c'è da divertirsi fino al mattino, ma poi c'è questo sole "da portare a casa", seppure a pezzi.</div>
<div style="text-align: justify;">
E anche se all'epoca non avevo poi in realtà nessuno a cui portare niente, questa idea mi piaceva, perché comunque a 32 anni al fatto di portare a casa qualcosa, anche fosse solo la tua pelle, ci pensi.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>7) Piotta - La Grande Onda</b></div>
<div style="text-align: center;">
<i>(estate 2002)</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/eX5VtdlRHGs/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/eX5VtdlRHGs?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
</div>
<br />
<div style="text-align: left;">
Sono parecchi i brani che mi riportano alla mente tanti estate della mia giovinezza/gioventù/passato, ma li ho quasi tutti esclusi. Vuoi perché non mi sembrano pezzi estivi, mi sembrano solamente canzoni che associo all'estate perché erano lì in quel momento, perché erano passati in TV o per radio in quei precisi mesi.</div>
<div style="text-align: left;">
Vale la stessa cosa anche per questo pezzo di Piotta (di certo non uno dei suoi migliori) ma mi ricorda la nostra prima vacanza al mare, con gli amici, al Lido degli Estensi, nel luglio 2002.</div>
<div style="text-align: left;">
Di surfing surfing non avevamo proprio un cazzo, tendenzialmente ci facevamo delle paste al sugo, dei wurstel, scatoloni di Moretti da 66, giocavamo a calcio e a beach volley in spiaggia, e via così.<br />
Ho comprato una maglia tarocca del Barcellona, di Litmanen. Ce l'ho ancora.</div>
<div style="text-align: left;">
Riponevo speranza nel futuro. Di quella ne ho meno. Ma ne ho ancora.<br />
E niente, fu una di quelle vacanza che "comunque vada è già un successo". Ed è un bel ricordo.</div>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b>6) Neffa - Aspettando il sole</b><br />
<i>(estate 1996)</i></div>
<i><br /></i>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/8ub83fINWBI/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/8ub83fINWBI?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Avevo dodici anni, per me l'estate era giocare a calcio con gli amici o i cugini, e nelle ore più calde rintanarmi a giocare sul 386. Questo pezzone (il debutto solista di Neffa, dopo l'esperienza con i Sangue Misto) passava sulla neonata <b>TMC2 </b>(ex <i>Videomusic</i>) che ascoltava mio fratello, davanti al Grundig con tubo catodico che dal 1982 trasmetteva imperterrito.<br />
Essendo estate in realtà il sole non c'era da aspettarlo, era quasi sempre già fuori dalla finestra a spaccare le pietre, in contrapposizione con il beat crepuscolare e le sonorità malinconiche del pezzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non so bene se il pezzo riguardi esattamente la depressione, o una sua forma minore, magari semplicemente di solitudine, o una mancanza di affetto... a 12 anni non percepivo tutto questo. O meglio: non lo percepivo nelle canzoni, non ero in grado di leggerne le metafore.</div>
<div style="text-align: justify;">
E ora a me questo pezzo, che in fondo un pezzo estivo non sarebbe, continua a ricordare l'estate, quando fuori il sole brucia e tu dovresti essere a vivere l'estate come se tu fossi nella California dei film anni '90, e invece sei chiuso in casa con le tapparelle basse, e anche se hai deciso di alzarle perché hai il condizionatore e fregasega del sole che picchia sui vetri... il sole ti picchia addosso, dentro, e forse il sole che cerchi non è quello che c'è fuori, e alla fine, anche tu ogni tanto sei lì ad aspettare il sole.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>5) Friendly Fires - Jump in the pool</b><br />
<i>(estate 2009)</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/ofRCldHb7X0/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ofRCldHb7X0?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="text-align: left;">Eh ecco, mica erano tutte italiane. Questa non mi ricordo come l'ho scoperta, forse sulla Panda di Saccolo, forse avevo scoperto i Friendly Fires da qualche nastrone notturno su <b>MTV</b>, orfana di <b>Brand:New</b>... boh?<br />Sta di fatto che arrivò nel mio iTunes l'omonimo primo album di questi inglesacci di St. Albans. Questo sulla carta dovrebbe essere un pezzo stile <i>"nessun rimpianto - nessun rimorso"</i> che, a differenza dello stile passivo-aggressivo di <b>Pezzali</b> (che poi sappiamo essere quasi più un dirselo a sé stessi) qui lascia spazio ad una malinconia di fondo, del tipo <i>"cosa sarebbe successo se..."</i> come nelle migliori puntate de <b>Il Bivio</b> condotte da <b>Enrico Ruggeri</b>.</span></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: left;">
...ma poi alla fine chissenefrega? Alla fine un po' questo pezzo mi ricordo quelle immense piscine metaforiche dei vent'anni, dove tutto può succedere, e dove non succede niente, forse perché il primo a non buttarmi ero sempre e solo io.</div>
<div style="text-align: left;">
Comunque, mi sono divertito anche da bordo vasca, in un certo senso, e come i Friendly Fires, posso dire che quel rimpianto si colma, per un attimo alla volta, come l'acqua della piscina che è più bassa del bordo, eppure <i>ciaffete!</i>, esce fuori, in quel mistero che è sempre stata la fisica, per me ignorante.</div>
<div style="text-align: left;">
Che poesia.<br />
Per uno come me a cui l'acqua, in fondo, non è mai piaciuta.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>4) The Killers - Smile like you mean it</b><br />
<i>(estate 2007)</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/ZAErD8xzjCM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/ZAErD8xzjCM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<i><br /></i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Avevo 23 anni e andavo spesso al mare con la mia morosa, ascoltavo i <b>The Killers</b> e mi piaceva molto questo pezzo di <i>Sam's Town</i> (che era uscito l'anno prima, ok, ma in autunno).</div>
<span style="text-align: justify;">Cosa dire? Niente, copincollo una cosa che trovato su </span><b style="text-align: justify;">songmeanings.com</b><span style="text-align: justify;"> che mi sento di sposare pienamente:</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; font-family: "droidsansregular" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 12.9238px;"><i>"According to an inteview with Brandon Flowers (the lead singer/song writer) it's about looking back and smiling and accepting the choices that you made. And even though there were bad and hard times you get through them and eventully can smile again even if the pain is still there. It's not NOT about a relationship. He was really specific about that."</i></span></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<br />
<br /></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<div style="text-align: center;">
<b>3) Ex-Otago - Giorni Vacanzieri </b>(Fare Soldi CCVAALIHH rmx)<br />
<i>(estate 2007)</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/Q5LPay1G_Is/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/Q5LPay1G_Is?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La mia proverbiale memoria fa un po' cilecca, e onestamente, anche se questo pezzo era uscito nel 2007, sono qui a chiedermi se sia stato pezzo della mia estate quell'anno o il successivo.</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">O forse semplicemente entrambe.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
Tralasciamo la genialità del video de <b>I Ragazzi della Prateria</b>, che vanno a ritroso citando <i>Vacanze di Natale '83</i>, associando la vacanza invernale ad un pezzo estivo, che meriterebbe un post a parte per la sua bellezza.</div>
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;">Qui resta un capolavoro di sonorità e atmosfere, tra lo scanzonato e il malinconico, brillantemente remixato dai Fare Soldi, e ricoperto di ironia contro le vacanze estive dei giovani (veri o finti), delle coppie, delle coppie giovani, dove l'importante è il mostrare divertimento e generare un bell'album di 100 foto da mettere su Facebook... mentre noi siamo quelli tristi, a casa, in vacanza, o semplicemente in vacanza a casa.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Pernazza</b> (che fa rima con Lavazza) è ancora a rappare, regalando perle che entreranno nel linguaggio parlato mio e dei miei amici, per le successive estati, fino ad oggi.<br />
Tipo quella volta che nell'estate 2008 aggiunsi Pernazza su Myspace e gli dissi <i>"Ciao! Lo sai che abbiamo passato tutto il nostro interrail ascoltando Giorni Vacanzieri? Colonna sonora ufficiale!"</i><br />
Lui mi risposte <i>"Wow, dev'essere stata una bellissima vacanza".</i></div>
</div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<br />
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: center;">
<b>2) Luca Carboni - Mare Mare</b><br />
<i>(estate 1992)</i></div>
</div>
<div style="text-align: left;">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/9MIydifzj8w/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/9MIydifzj8w?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Qui scomodo una pietra miliare. Ok, quando uscì avevo 8 anni, e a ora a distanza di anni rimpiango di come potessi passare in mezzo a tutta quella malinconia, uscendone indenne.</div>
<div style="text-align: justify;">
Apparentemente, indenne.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, a distanza di anni, sto pagando tutto con gli interessi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché Mare Mare è questo... il mare triste, il mare struggente, il caldo insopportabile, l'estate degli altri, l'estate che c'è ma non c'è, cameriere un altro caffè, le ragazze sghignazzano, io volevo andare al mare a scopare, ho anche fatto il pieno nella moto, e te neanche ci sei, e mi scende l'amarezza che cosa ci vado da solo a provare a caso con una, non ho neanche l'energia per tornare a casa.</div>
<div style="text-align: justify;">
E sono triste triste triste triste.<br />
Se penso all'estate in Italia negli anni '90, penso a questo... anche se in fondo è un evergreen.</div>
Questo pezzo è un calcio alla bocca dello stomaco, ma di quelli da film, di quelle sconfitte tremendamente violente, da risultare belle.<br />
Il mare, ma quello triste.</div>
<b><br /></b>
<b><br /></b>
<b>1) Ex-Otago - The rythm of the night</b><br />
<i>(estate 2008)</i></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/iYoSWaWdBOE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/iYoSWaWdBOE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b>
<br />
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 2008, in quella primissima epoca indie che in fu in Italia quello che fu il brit-pop in UK a metà anni 90 (ma per pochi) (vedasi il <a href="http://www.instagram.com/nonno_indie" target="_blank"><b>nonno_indie</b></a> su Instagram), uscì una compilation bomba ad opera de <b>La Valigetta Dischi.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
L'idea alla base di questa compilation era molto semplice e al tempo stesso molto efficace: fare cover di vecchi successi dance. Titolo minimale e ammiccante al mondo indie: <b>Post-Remixes vol. 1</b></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
L'idea come detto non era niente di rivoluzionario, eppure non ci hanno provato in tanti, e ci sono riusciti ancora meno (vedi lo stesso Vol. 2 uscito nel 2015, che non ha cover alla stessa altezza di questa prima uscita).</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
L'idea che poi è la stessa sulla quale è nata la festa revival <b>Dance Mania Party</b>, di cui sono fondatore ideatore selecter vocalist ecc... ovvero: ci sono tante canzoni dance che sono davvero belle, anche se arrangiate in maniera zarra, e comunque abbiamo tutti tanta nostalgia di quegli anni lì, dove le canzoni da ballare imperavano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché l'house non è da ballare, perché la musica indie a volte è da ballare ma non la mettono su nelle discoteche.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Gli <b>Ex-Otago</b>, con ancora <b>Pernazza</b>, calano l'asso e si prendono la briga di restaurare la famosissima <i>Rythm Of The Night</i> di <b>Corona,</b> ancor prima dei <b>Bastille </b>e degli eterni remix che ritornano e ritorneranno ad ogni estate.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci aggiungiamo un video stile <i>"sapore di sale" (sempre ad opera de I Ragazzi della Pratera, che vanno quasi a scrivere un "prequel" di Giorni Vacanzieri dell'estate precedente)</i>, e l'opera di <i>nostalmagia</i> è fatta.</div>
<div style="text-align: left;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
Forse nel 2008 avevo ancora veramente poco di cui essere nostalgico o forse c'era già qualcosa, fosse anche solo di pochi anni prima, ma questa versione, che suona sempre come se fosse l'ora del tramonto e l'ora del secondo spritz a stomaco vuoto in spiaggia (e ho anche praticamente smesso di bere spritz), riesce sempre a lasciarmi lì, tra il bagnasciuga e il mare, tra la strada e le stelle, tra il treno e la piattaforma.<br />
Ero lì e allora. Ora e allora. Come ci fosse un filo logico che parte dal 1994, passasse per il 2008 e arrivasse ad oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Come se potessi fare tutto, e in quel momento, già mi accorgessi che per fare tutto bisogna fare qualcosa, e fare qualcosa, è solo qualcosa, e già non è più tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>(ma questo purtroppo non l'ho capito nell'estate 2008, ci ho messo qualche mese in più. ma questa è un'altra storia. e non è che detto che non venga raccontata, prima o poi.)</i><br />
<i><br /></i>
<i><br /></i>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b><i>*** Menzione Speciale - Fuori Concorso ***</i></b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: center;">
<b>Cranio Randagio - Estate (e sto qua)</b></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; font-weight: bold; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/RLy-2k1ws1s/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/RLy-2k1ws1s?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="font-weight: bold; text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: left;">
Questo pezzo in realtà è uscito il 23 agosto 2016, ma io l'ho scoperto solo qualche mese dopo, quando il povero Cranio Randagio è morto.</div>
<div style="text-align: left;">
Forse questo è il pezzo estivo per eccellenza, o perlomeno, quello che sento più vicino a me. E infatti, l'ho scoperto a novembre.</div>
<div style="text-align: left;">
<br />
Rievocare i brani dell'estate diventa per forza una rassegna di malinconia, in un modo o nell'altro, e così è stato.</div>
<div style="text-align: left;">
Io e l'estate forse non saremo mai migliori amici, ma continueremo a frequentarci e a passare delle belle vacanze.</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-61980121049075313202018-06-11T12:18:00.003+02:002018-06-11T17:37:12.014+02:00Dieci, cento, mille... random facts about Cento.<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-qxfRHZCteTg/Wx5FztXOQnI/AAAAAAAABX4/PgF13z2fitcJt2fwJ1P49gv-4pJZcqd8QCLcBGAs/s1600/WhatsApp%2BImage%2B2018-06-11%2Bat%2B11.38.41.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1477" data-original-width="1600" height="295" src="https://4.bp.blogspot.com/-qxfRHZCteTg/Wx5FztXOQnI/AAAAAAAABX4/PgF13z2fitcJt2fwJ1P49gv-4pJZcqd8QCLcBGAs/s320/WhatsApp%2BImage%2B2018-06-11%2Bat%2B11.38.41.jpeg" width="320" /></a></div>
<b><br /></b>
<b>1 giugno 2000, Cento</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Sono in Piazza Guercino, sotto al portico del bar Uno Più, insieme a mezza Cento, a guardare Ovito Scafati - Baltur Cento, finale playoff di B, valevole per la Serie A2 di basket.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io ho 16 anni, indosso una polo rossa, non griffata Benedetto XIV... intorno a me qualche maglia dei tifosi (la vecchia Fossa dei Leoni biancorossa), ma più che altro gente in borghese... in serie B non va ancora molto il merchandising e la vendita di abbigliamento griffato, ed è troppo caldo per le sciarpe.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Comune di Cento ha allestito un maxischermo in cui viene proiettata la partita, trasmessa da Rai Sport... siamo a pochi secondi dalla fine e stiamo vincendo di tre.</div>
<div style="text-align: justify;">
I secondi passano... il cronometro sta per segnare zero no? Abbiamo vinto, no? Adesso uno tira ma va fuori, no?</div>
<div style="text-align: justify;">
No.</div>
<div style="text-align: justify;">
Rossi, numero 8 di Scafati, mette una tripla. Parità. Supplementari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma come ti riprendi da una botta così? Sei a pochi decimi di secondo dalla A2. E bum, ti si allontana, così.<br />
E ovviamente ai supplementari abbiamo perso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="text-align: justify;">E dire che i ragazzi si erano ossigenati i capelli come andava di moda all'epoca, come avevano fatto anche i calciatori della Romania, per esultare per essere nei playoff invece che nei playout.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
E invece, da numero 8 avevamo buttato fuori gli storici rivali di Ferrara, che arrivò prima nella regular season, vincendo a casa loro, con una bomba di Carchia a due secondi dalla fine. <i>Che notte quella notte</i>.</div>
<span style="text-align: justify;">Dopo un cammino così, da outsider, devi andare su.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Addirittura un pullman di 51 impavidi era andato fino a Scafati. Scafati è in là, eh... poi con i pullman che si sceglieva la Fossa...</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
...insomma, era una favola, a cui all'ultimo secondo è mancato il lieto fine.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>"Se non è successo quest'anno, non succede più..."</i> mormoravano i vecchi in piazza, tra una bestemmia e l'altra.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/X734RaZNlzM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/X734RaZNlzM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Da 00'22" , l'azione che ci ha tolto l'A2.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Quando ripenso a quel giorno, di solito mi viene da pensare a tutto quello che c'è stato dopo... ma oggi mi viene da pensare anche a tutte quelle cose che ci sono stati prima.</div>
<div style="text-align: justify;">
Si, si parte ovviamente da Mons. Baviera e dall'oratorio di San Biagio... da sempre acerrima "nemica di campanile", per me che sono penzalino, ma a cui va dato questo merito. E anche dall'altrettanto indimenticato Don Bruno.</div>
<span style="text-align: justify;">E poi ci hanno già fatto un libro sui 54 anni che ci dividono dal 1964 e dalla fondazione della Benedetto XIV, quindi non ha senso andare ad aprirlo per leggere tutti i nomi.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
(Ma lo farò lo stesso per evitare di fare errori ed essere poi corretto e cazziato da Maretti, come se fosse Antani, per due).</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La mia storia con la Benedetto comincia prima che io nascessi, praticamente fin dall'inizio, perché mio padre l'ha seguita da sempre... come tifoso, collaboratore, bigliettaio, e... manovale, quando nell'81 c'era da ristrutturare in fretta e furia la Palestra della Giovannina perché la palestra delle medie non era pronta per la serie C.</div>
<span style="text-align: justify;">(Mi ricorda qualcosa... la storia si ripete.)</span><br />
<div style="text-align: justify;">
(La Palestra della Giovannina è più o meno la stessa dal 1981).</div>
<span style="text-align: justify;">E insomma, non ricordo la prima volta che andai al Palazzetto, ma i primi ricordi sono di me da bimbo che scorrazzavo per il bordo campo insieme ai figli degli altri tifosi genitori... esattamente come accade ancora oggi.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
I primi ricordi che ho sono quelli di <b>Pol Bodetto</b>, che per me era una cosa mitologica, al pari di un <b>Roby Baggio</b>... e della prima promozione in B, che poi era B2, ma B2 è B, no? (Anche questo mi ricorda qualcosa... qualcosA.)</div>
<div style="text-align: justify;">
La società regalò come gadget il portachiavi rettangolare smussato biancorosso tagliato a metà, che se lo giravi... diventava un cuore. Un cuore biancorosso.</div>
<span style="text-align: justify;">Poi ce ne sono stati tanti, di giocatori. Da </span><b style="text-align: justify;">Bobicchio</b><span style="text-align: justify;"> fino a </span><b style="text-align: justify;">Di Monte</b><span style="text-align: justify;">, passando da </span><b style="text-align: justify;">Carchia</b><span style="text-align: justify;"> e </span><b style="text-align: justify;">Masieri</b><span style="text-align: justify;"> (entrambi miei vicini di casa... potrei raccontare tanti aneddoti sul cane di Carchia e su come parcheggiava Masieri, ma sono cose che serbo morbosamente nel mio cuore), </span><b style="text-align: justify;">Moffa</b><span style="text-align: justify;"> e </span><b style="text-align: justify;">Binelli</b><span style="text-align: justify;">... ma anche </span><b style="text-align: justify;">Rorato</b><span style="text-align: justify;">, </span><b style="text-align: justify;">Binetti</b><span style="text-align: justify;">, </span><b style="text-align: justify;">Beghelli</b><span style="text-align: justify;">... o gente come </span><b style="text-align: justify;">Raggi,</b><span style="text-align: justify;"> </span><b style="text-align: justify;">Bossi</b><span style="text-align: justify;">, o i </span><b style="text-align: justify;">fratelli Bretta</b><span style="text-align: justify;">, </span><b style="text-align: justify;">Frenchu Malaguti</b><span style="text-align: justify;">... ognuno di quelli che è entrato in campo, anche se per pochi secondi, fa parte di una squadra, e di una storia.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="text-align: justify;">Quindi penso anche al 2011, quando ero ancora a Londra, e qualcuno si mise in testa di rimettere in piedi tutta questa baracca. Allora c'era un certo <b>Michele Manni</b>, e c'è anche oggi. Perché non ci sono solo quelli in campo... a metttere il loro mattoncino, ci sono anche quelli fuori dal parquet.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
(Anche se Manni tecnicamente è spesso sopra il parquet, seppur seduto.)</div>
<span style="text-align: justify;">Tutti i volontari a vario titolo, tutti i collaboratori, tutti quelli che molte volte gratuitamente, hanno dato qualcosa, per questa squadra.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Io e mio fratello abbiamo giocato nelle giovanili (in realtà io mi sono fermato con risultati scarsissimi al mini-basket), per poi diventare collaboratori... mio nipote si è dedicato al baby-basket, per un po'. E sono già tre generazioni... come la mia famiglia ce ne sono tante altre, a Cento, che hanno un sangue biancorosso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono poi i tifosi, quelli come mio fratello e tanti altri... come diceva Maretti, quelli che si sono sempre fatti un sacco di trasferte lontanissimo, in palasport che più che altro erano palestre con tribune, in posti dove i piccioni cagavano dentro (tutto vero), trasferte "inutili" che non contavano nulla per la classifica, ma se le sono fatte... in pullman, in auto, in aereo, anche migliaia di chilometri in giornata... mentre morose, mogli, amici, colleghi erano dietro a chiedere <i>"ma chi te lo fa fare?"</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
(Uh, anche morosi, mariti, amiche, colleghe... c'è anche una bella quota rosa, in curva).</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma loro, c'erano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io non ci sono sempre stato, ho avuto le mie fasi, diciamo, legate ad età, impegni, lavori... e anche spostamenti. Ma l'ho sempre seguita. Anche quando ero a Londra, e dopo il terremoto, siamo saliti dalla C alla B.<br />
C'ero a mio modo, se vogliamo dirla così.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="text-align: justify;">Sabato, a Montecatini non erano i 10 (che poi ormai sono diventati 12) del referto.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Non era 100, intesa come città.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non erano i 1000 e più tifosi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Era un'onda lunga, di decine di migliaia di persone... e tante non ci sono nemmeno più. Se credi nel paradiso, o nell'inferno, puoi immaginartele lì, a sporgersi dalla balaustra di nuvole dal terzo anello del PalaTerme, a cantare, battere le mani, lanciare fulmini agli arbitri e applaudire i giocatori... non so, a me piace pensare a Zimmer che guarda il presidente Gianni Fava, mentre circondato dai giocatori festanti, batte le mani al ritmo di <i>"E ieri sera"</i> (!!!) ... chi l'avrebbe mai detto?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>9 giugno 2018, Cento</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono voluti 18 anni, ora ne ho 34... e sono seduto nello stesso portico di diciotto anni fa, sempre con una maglia rossa indosso, stanco, spossato e sudato... ma stavolta felice. L'abbiamo vendicata, abbiamo stroncato una maledizione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Se potessimo tornare indietro, chi vorrebbe fare entrare quella tripla di Rossi? Nessuno, credo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma se non fosse entrata... questa promozione, sarebbe stata vissuta con la stessa sofferenza? Avremmo avuto la stessa gioia all'ultima sirena? Non credo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Le sconfitte possono insegnarti a vincere. A noi ne sono servite molte. Si ironizza sempre sulle finali perse dalla Juve in Champions, ma... conoscete tutte quelle perse dalla Benedetto? Nel 2009, ai tempi della fase "Pallacanestro Cento", ci si fece addirittura una maglietta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo quello che siamo per tutto quello che ci ha costruiti, per il tutto il passato che ci ha temprati, forgiati, appassionati. Per tutte le delusioni che <i>"no basta, non ci vengo più al palazzo"</i> e invece a settembre si era lì a rifare l'abbonamento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché c'è una passione prima di tutto, perché una canotta non è una roba sintetica che puzza di sudore, è qualcosa di più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Anche per me, che non ne capisco un cazzo di basket, e che so a malapena palleggiare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E allora perché? Chi ce l'ha fatto fare?<br />
Perché si vive anche per cercare di realizzare i sogni.<br />
Perché era un sogno, e ogni tanto, qualche sogno, si avver<b>A</b>.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-YJMvLqJzNZU/Wx5MMcK844I/AAAAAAAABYE/_8qP4737UZE30KQeY_PMcCufAZ8t-pAHQCLcBGAs/s1600/34849136_924058871088473_6951661785577422848_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="320" src="https://4.bp.blogspot.com/-YJMvLqJzNZU/Wx5MMcK844I/AAAAAAAABYE/_8qP4737UZE30KQeY_PMcCufAZ8t-pAHQCLcBGAs/s320/34849136_924058871088473_6951661785577422848_n.jpg" width="320" /></a></div>
<br /></div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-33109622940985568082018-05-08T15:00:00.000+02:002018-05-08T15:29:08.237+02:00Gilles, la bottiglia non si tiene così<div style="text-align: justify;">
Sono nato nel 1984, <b>Gilles Villeneuve</b> è morto nel 1982: va da sé che il mito di Gilles per me è arrivato dopo, dai servizi Rai, dai racconti di <b>Andrea De Adamich</b>, da quello che mi diceva mio padre... che <i>"era un mezzo matto, ma andava molto veloce"</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E questo post potrebbe chiudersi qui, non ho molto altro da raccontare che non sia già stato detto su Gilles... da chi l'ha conosciuto veramente, o da chi semplicemente l'ha vissuto davvero, accompagnato dalle telecronache flemmatiche di <b>Mario Poltronieri</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma siccome ho visto che i morti tirano un sacco nel mio blog... no vabbè, non è questo il motivo. Cioè intendiamoci: parlare di morti tira sempre (sarà perché siamo sempre un po' incuriositi da quello che non possiamo comprendere, cioè la non-vita), ma Gilles è morto da un bel po', quindi, soprattutto nel giorno del 36° anniversario della sua scomparsa, in cui l'argomento è trito e ritrito.... perché?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche settimana stato sono stato a visitare il <b>Museo Enzo Ferrari</b> di Modena e il <b>Museo Ferrari</b> di Maranello, e mi ha colpito questa foto.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Fb1tWgx5GUk/WvGbn4DigcI/AAAAAAAABV8/iyyyOWQ3TIoIU36gYWy0pp9reImpwzFBgCLcBGAs/s1600/Enzo-Ferrari-Gilles-Villeneuve-Maranello.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="658" data-original-width="1072" height="245" src="https://1.bp.blogspot.com/-Fb1tWgx5GUk/WvGbn4DigcI/AAAAAAAABV8/iyyyOWQ3TIoIU36gYWy0pp9reImpwzFBgCLcBGAs/s400/Enzo-Ferrari-Gilles-Villeneuve-Maranello.jpg" width="400" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
E' una foto famosissima, e l'avevo già vista centinaia di volte... ma per la prima volta l'ho osservata bene.</div>
<div style="text-align: justify;">
C'è <b>Enzo Ferrari</b>, con la sua indiscutibile "eleganza da umarell"... braga a vita alta, cravatta che toccia sui maroni, occhiale da sole per non dare confidenza... che poi in realtà cosa non volevi, dargli confidenza? A Enzo Ferrari, Gilles, piaceva davvero un sacco.</div>
<br />
<span style="text-align: justify;">Perché era uno di quelli che nascono ogni cinquant'anni o giù di lì, un matto vero, uno a cui piaceva vincere... al costo di perdere.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Per Gilles, era meglio finire a muro lottando per la vittoria, che accettare un secondo posto.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
In Formula 1, oggi come allora, ogni piazzamento alla fine significa soldi... e anche alla Ferrari, dove magari i soldi contano fino a un certo punto, un secondo posto è un tassello importante per arrivare a vincere il titolo, piloti o costruttori che sia.</div>
<div style="text-align: justify;">
Enzo Ferrari questo lo sa bene, tuttavia... non riesce a negare il debole per uno che incarna lo spirito della corsa... alla fine cos'è un titolo mondiale, se non un mero calcolo matematico? Le corse, i Gran Premi, sono le gare vere, di piloti e di macchine... sono quelle che si vincono o si perdono.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E allora di uno così, sportivamente parlando, ti innamori. Se sei Enzo Ferrari, se sei ferrarista, o se semplicemente segui la Formula 1. Lo odi perché ti disfa le macchine, ti sputtana il mondiale... ma lo ami perché ti emoziona.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
E gli perdoni anche il fatto che no, cazzo, no, la bottiglia non si tiene in mano così, che sennò si scalda. Ma cosa vuoi che ne capisca di vino, è un canadese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Può capirne di motoslitte. O al limite, di corse.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/cOdHUsOqt8c/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/cOdHUsOqt8c?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<i>Arnoux vs. Gilles, commentato da Poltronieri. "Un coraggio leonino."</i></div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-40541376671417501542018-02-16T00:15:00.000+01:002018-02-16T17:48:56.579+01:00Calcutta e il Frosinone: il Dorian Grey dell'indie<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-X-Kard8VNGg/WoYPXgKsRVI/AAAAAAAABSI/XfIp8_pzFLsPVom4ukDcXnmdiVj33UZ9ACLcBGAs/s1600/calcutta2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="483" data-original-width="645" height="239" src="https://4.bp.blogspot.com/-X-Kard8VNGg/WoYPXgKsRVI/AAAAAAAABSI/XfIp8_pzFLsPVom4ukDcXnmdiVj33UZ9ACLcBGAs/s320/calcutta2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Calcutta, all'anagrafe Edoardo D'Erme</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
16 maggio 2015, 41° giornata del campionato di Serie B. Allo stadio Matusa di Frosinone sono le ore 16:47 e l'arbitro Maresca da Napoli fischia tre volte: il <b>Frosinone</b> sconfigge il <b>Crotone</b> 3 a 1 con il gol di <b>Ciofani</b> e la doppietta di <b>Dionisi</b>, ed è matematicamente promosso in Serie A, per la prima volta nella sua storia centenaria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Può esserci un momento più bello di questo? Quando tutto è in potenza, quando tutto è in divenire? Il Frosinone è in serie A, ed è ancora imbattuto, intonso, non ancora macchiato da nessuna (prevedibile) goleada.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/2Xw3zTttEKk/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/2Xw3zTttEKk?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
90 chilometri più in là, a Latina (sarebbe meno in linea d'aria, ma con tutte quelle curve...) <b>Calcutta</b>, al secolo <b>Edoardo D'Erme</b>, comincia a fare aperitivo. Ha appena compiuto 26 anni, e dopo un primo album uscito nel 2012 per la <b>Geograph Records</b> ("<b style="font-style: italic;">Forse..."</b>, che all'epoca si riesce ad ascoltare solo dal sito di Rockit), godendo di un buon riscontro da parte della critica di nicchia, sta scrivendo i pezzi per un nuovo album.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono già parecchie idee, ci sono già alcuni pezzi, ma manca ancora qualcosa. Cosa? Una bionda media, grazie. Anzi, due. Tre? Facciamo tre.</div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, una birra tira l'altra, figurati gli amari, alla fine si finisce a sbafarsi una pizza in casa, da soli, bevendo un bicchiere per pensare meglio. E capita tra le mani un giornale: c'è Papa Francesco, Dj Francesco, e il Frosinone in Serie A.</div>
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<br /></div>
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Qui comincia la storia parallela di Calcutta e del Frosinone. I tifosi gialloazzurri si svegliano in hangover ma galvanizzati per un traguardo storico: Edoardo si sveglia in hangover e basta. Eppure, nell'anticamera del suo cervello, risuona quel motivetto di pianoforte... quella pizza divorata... quel bicchiere di vino che non ci stava per un cazzo... quel film guardato sul divano, con la televisione ancora accesa su Rai Movie... Edo mette insieme i pezzi e nasce "<i>Frosinone"</i>.<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/iZULaDoqxuk/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/iZULaDoqxuk?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Frosinone Calcio, invece, deve affrontare il calciomercato: è necessario rinforzare la squadra senza snaturarla, perché se da un lato c'è da fare subito la serie A, bisogna tenersi pronti anche alla possibilità di rifare la serie B in appena 12 mesi. Le società serie lo sanno: e il Frosinone è serio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Confermati molti dei giocatori della stagione precedente, arrivano <b>Samuele Longo</b> in prestito dall'Inter, <b>Tonev</b> dall'Aston Villa, <b>Leali</b> dalla Juve, <b>Gomis</b> dal Torino, <b>Diakité</b> in uscita dal Cagliari, e... no, onestamente nessun nome che possa valere la pena di appuntarsi per l'asta del Fantacalcio. A meno che non lo paghiate 1.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Edoardo, invece, ripresosi dai fasti, contatta <b>Niccolò Contessa</b>, alias <b>I Cani</b>, uno dei progetti più interessanti del panorama italiano, che dopo aver consolidato il proprio successo con l'ultimo album <i>Glamour</i>, è anch'egli in cerca di ispirazione per un nuovo lavoro.</div>
<div style="text-align: justify;">
E così, visto che da Latina a Roma ci sta appena un'oretta, per un mesetto tutti i giorni Edo e Niccolò si vedono, si fanno qualche birretta, magari qualche cannetta, e lavorano sugli arrangiamenti. Edo vuole passare dal suono scarno del primo lavoro a un suono più contemporaneo, in un certo senso più radiofonico, ma sì diciamolo: più <i>MAINSTREAM</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
E Niccolò è la persona giusta per il giusto equilibrio, per quel right balance che possa portarti alle orecchie del più vasto pubblico possibile, preservando però le tue peculiarità artistiche.</div>
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E' un'estate molto calda, tra Latina e Frosinone.</div>
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<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-9OhVXThniQo/WoYQEOWehkI/AAAAAAAABSQ/KmwhqHMKeMQTV2nuCS8S-RjSa_1H2hFqACLcBGAs/s1600/io-e-Calcutta-ci-dividiamo-i-proventi-del-tour-ovviamente-ci-sono-andato-sotto-solo-io-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="640" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-9OhVXThniQo/WoYQEOWehkI/AAAAAAAABSQ/KmwhqHMKeMQTV2nuCS8S-RjSa_1H2hFqACLcBGAs/s320/io-e-Calcutta-ci-dividiamo-i-proventi-del-tour-ovviamente-ci-sono-andato-sotto-solo-io-1.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Estate molto calda a Latina con Calcutta</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
23 agosto 2015: al 7' minuto di Frosinone-Torino, <b>Daniele Soddimo</b> segna il primo gol in Serie A per i gialloazzurri. Tutto il Matusa è in festa, ma la gioia dura poco: il Torino rimonterà e vincerà per 2 reti a 1.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo resterà l'unico gol del Frosinone nella massima serie per un mese esatto: dopo 3 sconfitte maturate contro Atalanta, Roma e Bologna, il Frosinone arriva a Torino, allo Juventus Stadium (non ancora Allianz Stadium).</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Nonostante la Juventus stia attraversando una crisi nera, con una media punti da retrocessione, pare comunque impensabile che il Frosinone possa uscirne indenne.</div>
<div style="text-align: justify;">
E invece.</div>
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E invece al 92' <b>Leonardo Blanchard</b>, che a discapito del cognome è italianissimo, trafigge <b>Norberto Neto</b> (Buffon è in panchina) e regala al Frosinone il primo punto in Serie A, ottenuto nella tana dei campioni d'Italia.</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/7m-0FWOhuuQ/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/7m-0FWOhuuQ?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Intanto, a Latina, è tutto pronto per il nuovo singolo di Calcutta: <i>"Cosa mi manchi a fare"</i> esce il 27 settembre, per <b>Bomba Dischi</b>. Nel video, sotto la regia di <b>Francesco Lettieri</b>, un bambino bangla si aggira per Torpignattara, quartiere un po' ingiustamente screditato di Roma.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da subito il brano non convince i fan storici di Calcutta... che poi non è che siano chissà quanti, al momento dell'uscita del brano, <b>Calcutta pagina di</b> (il simpatico nome della pagina facebook di Edo) conta appena 2mila like, per intenderci.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ma Edo se ne frega, giustamente: prosegue nel suo intento... l'album viene reso acquistabile in pre-order con tanto di sciarpa rossoblù da stadio in regalo, con sopra scritto MAINSTREAM: che è appunto il titolo dell'album.</div>
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Nel mentre, il singolo entra in rotazione su Radio Deejay.</div>
<br />
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/NVi82wB1_Is/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/NVi82wB1_Is?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Frosinone ottiene subito una vittoria sull'Empoli e poco dopo un altro insperato 2-0 casalingo sulla Sampdoria, uscendo dalla zona retrocessione. Siamo al 18 ottobre, e tutto è ancora possibile. Dionisi si è sbloccato, e promette grandi cose anche nella massima serie.</div>
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<br /></div>
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Su youtube escono 3 video, versioni piano e voce di "<i>Cosa mi manchi a fare"</i> e degli inediti "<i>Gaetano"</i> e <i>"Del verde"</i>. Al piano si narra che ci sia proprio Niccolò Contessa, ma verosimilmente è impegnato nell'ultimazione del suo <i>"Aurora"</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il singolo ha raggiunto qualcosa come 30mila views in pochissimo tempo, e in un'epoca in cui l'indie è ancora di nicchia, sono cifre veramente importanti. (Sembra di parlare di una vita fa, e lo é, in un certo senso.)</div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/q7g_QWeZfpQ/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/q7g_QWeZfpQ?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il sorpasso, il momento in cui Calcutta inizia a stare meglio del Frosinone Calcio, avviene a fine novembre: il 29 il Frosinone vince 3-2 sul Verona, e per l'ultima volta uscirà dalla zona retrocessione.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il 30, finalmente esce <i><b>Mainstream</b></i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da qui in poi, comincia la parabola ascendente di Calcutta si inerpica verso l'alto: e allo stesso tempo, comincia quella discendente per gli uomini di mister Stellone.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La promozione di Mainstream è a dir poco geniale: Calcutta annuncia alcuni in-store nelle principali città d'Italia, comunicando gli indirizzi dei luoghi su internet. Peccato che a quegli indirizzi corrispondano altrettanti "bangla", ignari di tutti, davanti ai quali mini market Edo suonerà chitarra e voce tutti i pezzi dell'album (di soli 27 minuti).</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel mentre, esce anche il video di <i>Frosinone</i>, in cui probabilmente si fa il verso a Grande Raccordo Anulare di Venditti-Guzzanti. E anche qui, condivisioni a go-go.</div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/pOKaXSyeKaA/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/pOKaXSyeKaA?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Con l'anno nuovo, Roberto Stellone resta saldo sulla panchina del Frosinone, anche se fino ad una vittoria sul Bologna, il Frosinone otterà solamente 1 vittoria e 2 pareggi in 9 giornate... la salvezza è sempre più difficile, servirebbe un mercato invernale rivoluzionario... che non arriverà. Il Frosinone si prepara alla Serie B, anche se in campo non si arrende, assolutamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Calcutta comincia un tour con parecchi sold out in piccoli club, ormai è esploso a tutti gli effetti, e il problema è diventato come rimpolpare un live che più che suonare tutto il suonabile tra primo e secondo album, non sa più cosa inventarsi. Edo a volte sale sul palco ubriaco, a volte lucido, a volte modifica i testi, a volte scende ad abbracciare il pubblico: è un vero e proprio fenomeno VIRALE, qualunque cosa voglia dire.<br />
A un certo punto regala ai suoi fan l'inedito <i>"Fari"</i>, inviandolo in formato MP3 via Whatsapp a chiunque gliene faccia richiesta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Frosinone racimola qualche altra vittoria, con Udinese, e di nuovo con Empoli e Verona... l'ultimo modo d'orgoglio arriva il 1 maggio, con un 3-3 ottenuto a San Siro, contro il Milan di Brocchi (e di brocchi, potete anche togliere la maiuscola) dopo essere stati addirittura in vantaggio per 3 a 1. Purtroppo non basta, perché l'1 a 0 subito contro il Sassuolo appena 7 giorni dopo condanna i gialloazzurri alla Serie B.<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/sL8p7noek6U/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/sL8p7noek6U?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Il Frosinone non è più in Serie A: ma Calcutta continuerà a cantare il suo pezzo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nota di merito: mister Stellone è sempre rimasto al suo posto, nessun esonero, a dimostrare la serietà della società che crede nei suoi uomini e nel progetto <i>(il Frosinone sfiorerà la Serie A nel 2017, e al momento in cui scrivo è 2°, in piena lotta promozione)</i>.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Calcutta, invece, è in rampa di lancio: dal cassetto degli inediti dimenticati esce fuori <i>Oroscopo</i>, un brano già suonato dal vivo qualche anno prima... per l'occasione, ci mettono le mani <b>Takagi & Ketra</b>, duo di produttori che negli ultimi anni hanno azzeccato parecchi singoli con diversi frontman: il brano esce il 12 maggio 2016.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/bJtRONVWC08/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/bJtRONVWC08?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ed è qui che Calcutta si distacca definitivamente dal mondo dell'indie: mentre il Frosinone abbandona la Serie A due giorni dopo, con appena 31 punti (troppo pochi per aver seriamente mai messo in dubbio la retrocessione), Calcutta abbandona l'indie... anzi: comincia la trasformazione dell'indie in mainstream, lasciando a Tommaso Paradiso e i suoi Thegiornalisti il compito di completare l'operazione, in appena 12 mesi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Gli stessi 12 mesi in cui è durato questo sogno, da maggio 2015 a maggio 2016, e in cui per un attimo due piccole realtà di provincia sono andato a braccetto, nei televisori e negli smartphone di tutta Italia, prima che una delle due prendesse il sopravvento... forse questo Frosinone è invecchiato al posto di Calcutta, come una sorta di ritratto di Dorian Grey calcistico: forse no, ed è stato tutto un mio viaggio un pochino romanzato, pur usando come basi interviste e informazioni acquisite in rete.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sta di fatto che un po' mi manca il Calcutta di una volta, e un po' se vogliamo anche il Frosinone, perché il Benevento, nonostante il gol di Brignoli, non è mica la stessa cosa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<i>"E allora dimmi, cosa mi manchi a fare?"</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://4.bp.blogspot.com/-AaEb_cexNh4/WoYUEpTUMcI/AAAAAAAABSc/lwrYJkX_i38fl-iQcav2KE41oVWAxfuagCLcBGAs/s1600/mainstream-e1455890548951.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="480" data-original-width="960" height="160" src="https://4.bp.blogspot.com/-AaEb_cexNh4/WoYUEpTUMcI/AAAAAAAABSc/lwrYJkX_i38fl-iQcav2KE41oVWAxfuagCLcBGAs/s320/mainstream-e1455890548951.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-47567559716572801482018-01-23T07:01:00.000+01:002018-01-24T12:00:03.549+01:002 km di Ex-Otago<div style="text-align: justify;">
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://4.bp.blogspot.com/-JLg_oJj67Vo/WjLrCOozuFI/AAAAAAAABNM/hmAq-zaoGVQZHkhLzMuvxNQvPXKcI0ADQCLcBGAs/s1600/ex-otago-marassi.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="872" data-original-width="738" height="400" src="https://4.bp.blogspot.com/-JLg_oJj67Vo/WjLrCOozuFI/AAAAAAAABNM/hmAq-zaoGVQZHkhLzMuvxNQvPXKcI0ADQCLcBGAs/s400/ex-otago-marassi.jpg" width="337" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Gli Ex-Otago, oggi.</td></tr>
</tbody></table>
Come nasce il cambiamento di Blogorroico?</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>(cambiamento del quale dovete ancora rendervi conto)</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>(e che, chissà, forse non percepirete mai, o forse no - o forse non lo avreste mai percepito se non l'avessi palesemente annunciato)</i></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Era il novembre scorso, e avevo appena dato un passaggio alla mia ragazza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta, quando scrivevo più spesso su questo blog, non parlavo spesso delle mie ragazze. Questa cosa generava spesso due reazioni... la prima era quella del "non parli mai di me, sembra che mi vuoi nascondere".</div>
<div style="text-align: justify;">
Reazione molto comprensibile, e umana: a nessuno piace sentirsi nascosto. Ovviamente l'intento non era quello, anche se di fatto, poteva sembrarlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
La seconda reazione era quella dell'immedesimazione: ogni volta che in un racconto di Giulio, o in generale, capitava di delineare un personaggio femminile, capitava che qualcuna cercasse di immedesimarsi in questa.</div>
<div style="text-align: justify;">
E insomma, alla fine prendevo sempre dei nomi, perché tanto non ci si azzecca mai. Ma d'altronde non deve essere semplice stare insieme a una testa di cazzo come me, e nemmeno stare insieme a uno scrittore o presunto tale: figurati quando i due fenomeni si presentano contemporaneamente.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Comunque, non volevo parlare della mia ragazza (perlomeno, non ora): volevo dire che appena è scesa dalla macchina ho alzato l'autoradio e stavo ascoltando <i>Marassi</i>, l'ultimo album degli <b>Ex-Otago</b>. E mentre passava "I giovani d'oggi" ho ripensato a tutta la carriera degli Ex-Otago, a quando avevano cominciato cazzonissimi, quando c'era ancora <b>Pernazza </b>(successivamente inglorosiamente noto come "il coniglio di Chiambretti"), i tempi di <i>The Chestnuts Time</i> e di <i>Tanti Saluti</i>, quando erano dominati dal lo-fi e uscivano per la <b>Riotmaker</b>, in quegli splendidi anni 2000 che già comincio a rimpiangere... e non tanto per quegli anni in sé e per sé, ma per tutti quei piccoli rimpianti che ho di quegli anni. Ora sono felice: anzi, no, ma le mie infelicità non sono legate al mio ieri, o forse si.</div>
<i></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i>(vedi questa è una di quelle frasi che le morose potrebbero leggere malissimo, e invece è semplicemente che la mia vita lavorativa è abbastanza insoddisfacente)</i></i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i>(e una morosa non sarebbe sicuramente contenta di aver fatto questa specifica, perché sembra che lei sia una rompicoglioni che cerca di influire anche sulla mia vita privata pseudo-artistica e pseudo-giornalistica e io sia moralmente obbligato a smentire tutto ciò)</i></i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i>(ma vi assicuro che non è così.)</i></i></div>
<i>
</i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><i>(perlomeno, non con la mia ragazza con cui sto ora.)<br />(che non vuol dire per forza ce ne saranno altre.)</i></i></div>
<i>
</i>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://1.bp.blogspot.com/-EQzge0m9DMU/WjLuLdcv8vI/AAAAAAAABNY/c_xlLMkqEdIMCdA4a-g_YnhXdllyB7vhACLcBGAs/s1600/Maurizio-Simone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="453" data-original-width="604" height="240" src="https://1.bp.blogspot.com/-EQzge0m9DMU/WjLuLdcv8vI/AAAAAAAABNY/c_xlLMkqEdIMCdA4a-g_YnhXdllyB7vhACLcBGAs/s320/Maurizio-Simone.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Maurizio e Simone degli Ex-Otago, anno 2009, in partenza per Oslo.</td></tr>
</tbody></table>
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">E insomma, mentre era già arrivata "Cinghiali Incazzati", che è la seconda traccia, ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare due chiacchiere con loro. In particolare con Maurizio e Simone, Mauri e Simmi per gli amicissimi, rispettivamente cantante e chitarrista, gli unici invariati nella formazione dal 2002. E parlare di </span><a href="https://www.youtube.com/watch?v=HbGOKsL_NeA" style="text-align: justify;" target="_blank">quel video di Pronti Al Peggio dove Simone mostra che in realtà di lavoro fa l'autista</a><span style="text-align: justify;">, e chiedergli se lo fa ancora... o farmi da raccontare da Maurizio come sono nate le gag della ghost track di Tanti Saluti, o quelle dello skit "Radio Scapolo D'Oro"... e vedere come sono arrivati ad oggi, passando per gli anni della produzione tramite "crowdfunding" dei fan. Di come questo Marassi mostri degli Ex-Otago diversi, forse maturati, forse invecchiati, che possono piacere o non piacere </span><i style="text-align: justify;">(a me Marassi piace, lo avete già capito) </i><span style="text-align: justify;">ma che comunque hanno fatto un percorso rispettabile e portano un pop di qualità, con contenuti e arrangiamenti di livello.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/JFfYg8iMydw/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/JFfYg8iMydw?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
E poi ho pensato che... posso farlo.</div>
<span style="text-align: justify;"><br /></span>
<span style="text-align: justify;">Ai tempi di <b>Radio Nebbia</b> (nel lontano 2007) ho realizzato come internet avesse effettivamente avvicinato gli artisti agli ascoltatori, e che con la scusa di una piccola web radio potevi veramente avere udienza da chiunque. Ora è ancora meglio, se mandi un messaggio nella pagina facebook di un gruppo ti risponde dopo qualche ora il cantante in prima persona, per dire.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
E quindi ho pensato che posso farlo, che se leggermente modifico questo blog, orientandolo alla musica, che comunque in fondo è sempre stato uno dei temi ricorrenti, allora posso diventare una sorta di blogger musicale, a modo mio, e avere questa scusa per attaccare bottone e avere udienza da tutti quelli che sono stati i miei miti della giovinezza. Magari con una intervista, tipo, o qualcosa del genere. Sempre come pare a me. Quando pare a me.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Avevo pensato diverse volte a come modificare questo blog. Non ho mai pensato di chiudere Blogorroico, quello no, ma a volte ho pensato a trasformarlo in una sorta di blog di opinioni, o in un blog di racconti, e magari coinvolgere altri autori/redattori.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ma è inutile: Blogorroico, è il blog di Atti. E Atti sono io, e soltanto io. E questo blog è cazzone come me. Non può diventare una sorta di "testata" <i>( [...] ai sensi della legge di sta ceppa del 09/07/2006 questo blog non è una testata di informazione, in quanto esce con cadenza a cazzo di cane")</i>.<br />
E l'unico cambiamento possibile, può essere questo. Se mai ci riuscirò.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E tutto questo l'ho pensato in appena 2 km di strada, mentre tornavo al lavoro da me. Saranno su per giù 5 minuti di macchina, e 12 anni di vita.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/qKqFqXh3ssY/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/qKqFqXh3ssY?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br /></div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-23861802769417811862018-01-16T07:58:00.000+01:002018-01-17T17:46:09.557+01:00Dolores, t'è caduto il vassoio<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-6HEFDCJhF3U/Wl0Z8wNjJ2I/AAAAAAAABQo/V_RC5gjM9ugcvWICZrITEF2YKGa6BbUZACLcBGAs/s1600/dolores.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="345" data-original-width="614" height="179" src="https://1.bp.blogspot.com/-6HEFDCJhF3U/Wl0Z8wNjJ2I/AAAAAAAABQo/V_RC5gjM9ugcvWICZrITEF2YKGa6BbUZACLcBGAs/s320/dolores.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' morta <b>Dolores O'Riordan, </b>cantante dei <b>The Cranberries</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' morta Dolores O'Riordan e i morti su internet tirano sempre un casino. Ma... perché poi dovrei parlarne? La <i>reach organica</i> delle mie pagine facebook non è un motivo sufficiente.</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/6Ejga4kJUts/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/6Ejga4kJUts?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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I Cranberries entrano nella mia vita nel 1994, tramite mio fratello, e mi fanno cagare. Dai, avevo 10 anni, non è possibile che a 10 anni ti piaccia quella roba. Poi già il nome... CRAN-BER-RIS. Suona già male. Suona come un vassoio di argento che ti cade per terra. Magari con sopra dei biscotti buoni. CRANBERRIS! Ti è caduto il vassoio? Si. C'erano sopra i biscotti? Si. Ma cazzo.</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/hUFPooqKllA/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/hUFPooqKllA?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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Poi, nel 1999 è uscito <i>Bury The Hatchet</i>. Ed ecco, che a 15 anni, inizio ad avere le orecchie per apprezzarlo. E così piano piano recupero tutti gli album... e nel 2002 arrivano a Bologna, all'Arena Parco Nord, per l'<b>MTV Day</b>: e io sono lì.<br />
Sono le ore 15, l'evento deve ancora iniziare, e l'area del concerto si sta riempiendo. A fine giornata MTV annuncerà 60mila persone, ma in quel momento probabilmente non sono nemmeno 10mila. I maxischermi mandano a ciclo continuo la pubblicità degli sponsor, e ogni tanto passano i pezzi dei gruppi che suoneranno in quella giornata... <b>Meganoidi</b>, <b>Daniele Silvestri</b>, <b>Subsonica</b>, <b>Articolo 31</b>... a un certo punto arriva <i>"Zombie"</i>.<br />
Ci sono oltre 30 gradi, sono le 3 di pomeriggio, il palco è vuoto: e comunque, ci sono 10mila persone che tutte, da sole, all'improvviso cantano in coro <i>"In your head..."</i><br />
Era un festival, molti erano lì per vedere gli Articolo 31 o per vedere <b>Piero Pelù</b>... ma Zombie la cantavano tutti. TUTTI. Senza che ci fosse bisogno di un veejay a dare il via.<br />
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/fhoWLMnh20E/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/fhoWLMnh20E?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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E poi direi che la nostra relazione si chiude qui, anche perché i Cranberries fanno uscire un best of e poi si prendono un periodo di pausa. Quando tornano, nel 2009, io ascolto altre cose. E gli album successivi (due, uno del 2012 e uno uscito l'anno scorso) non me li filo proprio. Non li ho proprio mai ascoltati, non saprei neanche dire se mi sto perdendo qualcosa.<br />
Ma va bene così. Bastano quei 5 album della prima fase 1993-2002... tutte quelle canzoni, tutte quelle parole... tutti quegli urli. Perché certo, a 10 anni non puoi apprezzare <i>No Need To Argue</i>, con 'sta qui che grida... anche questa stava male. Ma c'è da capirla, all'epoca non c'era tanta tranquillità tra l'ex Jugoslavia e l'Irlanda del Nord... Europa Europa, Europa un cazzo. Lei usava parole diverse, ma il senso era quello, dai.</div>
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C'è poi un motivo se lei scriveva canzoni e io scrivo solo stronzate, a ognuno il suo lavoro: e il mio non è nemmeno quello di scrivere stronzate, tra l'altro.</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/xQwYgi2FBUE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/xQwYgi2FBUE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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E fine, non ho molto altro da dire in realtà: no, non è la stessa cosa di <b>Chester Bennington</b>, non ha segnato così tanto la mia adolescenza. Anche se per inserire <i>"Free to decide"</i> nella mia colonna sonora dell'Interrail 2008 ho dovuto discutere con Saccolo, che ovviamente non apprezzava.</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/H7SO67RydKc/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/H7SO67RydKc?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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E' solo che anche stavolta ci si sente un po' più soli, anche se non ci cagavamo dal 2003, per dire. La morte fa parte della vita, no?</div>
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Non so, forse le morti degli altri fanno sentire più vecchio me, e forse alla fine è solo un po' di egoismo, quello che c'è dietro tutto questo. Che alla fine a sua volta non è nient'altro che istinto di sopravvivenza, di volersi attaccare a tutta la vita che resta, che in questo caso è la mia, perché la sua già non c'è più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Perché Johnny Cash è morto da vecchio, perché David Bowie è morto prima del previsto ma almeno era arrivato ai 69, perché 46 sono pochi, dai.</div>
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Quarantasei sono pochi.</div>
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Dolores, t'è caduto il vassoio d'argento. CRANBERRIS!</div>
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<br /></div>
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<i>And I miss you, when you're gone</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>That is what I do, baby, baby</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>And it's going to carry on</i></div>
<div style="text-align: center;">
<i>That is what I do, hey, baby</i></div>
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<i><br /></i></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/RUmdWdEgHgk/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/RUmdWdEgHgk?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-47772601527151820422018-01-08T08:29:00.000+01:002018-10-17T20:00:32.973+02:00I miei dischi del 2017<div style="text-align: justify;">
Mi è sempre piaciuto fare classifiche e pagelle. E' una cosa che, ciclicamente, torna anche di moda. Ovviamente la cosa ha spesso riguardato anche la musica. Ed è così che, dopo non averlo fatto per un po' di anni, tiro fuori "i miei dischi dell'anno".</div>
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Che significa: i miei dischi preferiti tra quelli che sono usciti nel 2017. Perché se estendessi, dovrei dirvi che quest'anno ho ascoltato anche un sacco anche il primo album dei <b>The XX</b>, ma è del 2009, per dire.</div>
<div style="text-align: justify;">
E un po' per tempo, un po' per voglia, non ho di certo ascoltato tutte le maggiori uscite di quest'anno. Potrei aver lasciato fuori album che magari vado a riscoprire tra qualche anno.</div>
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Altra premessa: come sapete, non sono un esperto di musica né un musicista, sono solo un appassionato che ne ha ascoltata molta, ne ascolta ancora tanta, e ha un iTunes con 93 giga di mp3.</div>
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Ultima premessa: la sensazione generale è che il livello medio, da una decina d'anni a questa parte, si sia un po' abbassato (anche se stiamo parlando di un macro universo), mentre in controtendenza, la situazione italiana mi pare in miglioramento. </div>
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Bando alle ciance: cominciamo.</div>
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<br /></div>
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*** ALBUM STRANIERO ***</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><b style="font-weight: bold;">Hater</b><b> - </b><i>"You tried"</i></span></div>
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<a href="https://4.bp.blogspot.com/-4nTUl_3qcLk/Wk9N6WiTbrI/AAAAAAAABO8/ribLiu2GqvQFy_0-VqD_s-LXT2LIUaIWQCLcBGAs/s1600/Hater-You-Tried-1488816348-640x640.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="640" height="200" src="https://4.bp.blogspot.com/-4nTUl_3qcLk/Wk9N6WiTbrI/AAAAAAAABO8/ribLiu2GqvQFy_0-VqD_s-LXT2LIUaIWQCLcBGAs/s200/Hater-You-Tried-1488816348-640x640.jpg" width="200" /></a></div>
<br />
<span style="text-align: justify;">Negli ultimi anni le nuove uscite che ascolto sono prevalentemente italiane, quindi c'è solo un album straniero.</span><br />
<span style="text-align: justify;">Gli </span><b style="text-align: justify;">Hater</b><span style="text-align: justify;"> sono quattro ragazzi svedesi di Malmö, e suonano un pop finto disimpegnato e molto low-fi. Un po' per le tematiche, un po' per il suono, a me sembra che abbiano pescato tantissimo dai </span><b style="text-align: justify;">The Smiths</b><span style="text-align: justify;">, con una voce femminile.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Questo disco l'ho scoperto tramite <b>Polaroid</b>, autore di <a href="http://polaroid.blogspot.it/2017/04/we-didnt-care-if-this-was-last-one.html" target="_blank">una bellissima recensione</a> a riguardo. A me ha subito ricordato gli anni di Londra, dello <i>"scazzo pomeridiano"</i>, quando la luce del sole filtrava nella stanza passando attraverso un vetro sporco, in una stanza che puzzava sempre di fumo, dove su un divano impolverato, davanti a un tappeto sporco, bevevo birre in lattina e vini scarsi, ascoltando vecchi vinili segnati e guardando video nostalgici su youtube, insieme al mio amico scrittore. Momenti in cui pensavamo a tutto e in mano non avevamo niente, in cui tutto il mondo era contro di noi (forse non tutto, ma di certo ci sembravano avversi sia l'Italia che il Regno Unito) e sognavamo donne lontane o vicine, o forse donne e basta (si è sempre pescato pochissimo) e speravamo di fare i soldi... almeno ammucchiare quelli che bastassero per arrivare pagare l'affitto e arrivare a fine mese.</div>
<span style="text-align: justify;">"You tried" non parla di niente di tutto questo, ma è impregnato di quella </span><i style="text-align: justify;">"malinconia splendente"</i><span style="text-align: justify;"> (Polaroid cit.), tipica di una certa fase della giovinezza, del poter avere tutto ma non avere niente, se non pochi rimpianti e rimorsi... che sono pochissimi, ma già sembrano eterni ed enormi.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Probabilmente, ho passato questo, e poterlo rivivere per un attimo, in questi disco di soli 26 minuti, è come farsi un grappino: un bel distillato di tutto quello che fu.</div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/P6pHAVQUWu8/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/P6pHAVQUWu8?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />
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*** EP STRANIERO ***</div>
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<span style="font-size: large;"><b>The Steady Letters</b> - <i>"The Steady Letters EP"</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-dMe6yqqq818/Wk-KMtGAbnI/AAAAAAAABPM/AQQECnTSAXAZlt9lojMWMg4mcBJh0bw-gCLcBGAs/s1600/cropped-TSLEP-26May-FINAL-300x300.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="300" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-dMe6yqqq818/Wk-KMtGAbnI/AAAAAAAABPM/AQQECnTSAXAZlt9lojMWMg4mcBJh0bw-gCLcBGAs/s200/cropped-TSLEP-26May-FINAL-300x300.png" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
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<span style="text-align: justify;">Non vorrei essere ripetitivo, ma devo dirlo: anche loro vengono da Londra... e portano un rock a metà tra l'indie dei primissimi <b>Arctic Monkeys</b> e un garage rock secco ed efficace. L'EP, ad essere sincero, suona un po' troppo "pulito": i brani sono molto efficaci, ma pagano un po' lo scotto di un arrangiamento in studio che non rende piena giustizia. Tuttavia, se li ho messi in questo resoconto è perché sono convinto del fatto che abbiano un grandissimo potenziale (e dal vivo lo dimostrano già ampiamente). Se passate dalle parti di Londra date un'occhiata alla loro <a href="https://www.facebook.com/thesteadyletters/" target="_blank">pagina facebook</a>, si sa mai che facciano un live proprio il weekend in cui siete lì voi.</span></div>
<div style="text-align: left;">
<span style="text-align: justify;"><br /></span></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/UiJRZI_MOow/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/UiJRZI_MOow?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
*** EP ITALIANO ***</div>
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<span style="font-size: large;"><b>Spartiti (Max Collini + Jukka Reverberi)</b> - <i>"Servizio d'ordine EP"</i></span></div>
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<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://2.bp.blogspot.com/-z-pf8Ryefos/Wk-P_OGeprI/AAAAAAAABPc/-MYmCleGyvATi6aqEFXqHFBlrFRDl4AHgCLcBGAs/s1600/spartiti_copertina_digitale_ep_3000px.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1600" height="200" src="https://2.bp.blogspot.com/-z-pf8Ryefos/Wk-P_OGeprI/AAAAAAAABPc/-MYmCleGyvATi6aqEFXqHFBlrFRDl4AHgCLcBGAs/s200/spartiti_copertina_digitale_ep_3000px.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
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Veniamo alle cose di casa nostra... se per gli Steady Letters era quasi un premio per il debutto, più che per l'EP in sé, anche qui in realtà il premio è più "alla carriera", se non addirittura alle carriere, quelle di Collini e Reverberi, negli <b>Offlaga Disco Pax</b> e nei <b>Giardini di Mirò</b>. Su queste non si discute: da sole potrebbero farmi scrivere post e post (e non è detto che non lo faccia, prima o poi).<br />
Il progetto "Spartiti", nato come spettacolo di reading musicale e alla lunga divenuta una "band" a tutti gli effetti, merita un riconoscimento per il lavoro svolto. Quattro anni di tour, 1 EP live, 1 album in studio e ora questo <i>"Servizio d'ordine EP"</i> che va a chiudere il percorso (non definitivamente, spero) mettendo Spartiti di fatto in pausa e chiudendo di fatto una prima era del gruppo (lo ripeto: vi prego, andate avanti).</div>
<div style="text-align: justify;">
Lo "spoken word" in Italia non ha mai preso piede più di tanto, così come i reading e le letture accompagnate da un sottofondo musicale, che sono ancora viste come uno svago da noiosi cinquatenni snob radical chic o giovani hipster... ma ahimé, siamo in Italia. E forse è proprio per questo che è una bella notizia sapere che pur navigando controcorrente, gli OfflagaDiscoPax sono riusciti a ritagliarsi uno spazio di tutto rispetto nella scena indie dell'epoca, ed inizia ad essere così anche per Spartiti. Ne meriterebbero molto di più, ma cominciamo ad apprezzare quella che c'è... in questo Paese, in questo momento, tutto questo è fonte di speranza.<br />
E' ora che parli anche dell'EP, è vero... anche in questo lavoro, come nei precedenti i testi interpretati (a volte suoi, a volte presi in prestito) da Max si sposano alla perfezione con le basi preparate da Jukka, senza che mai una delle due sovrasti l'altra. Il suono arricchisce la parola, e la parola riempie il suono... perdonatemi se scomodo frasi fatte, ma ad ascoltare il duo reggiano quasi non si percepisce il grossissimo lavoro che c'è alle spalle di tutto questo: è molto difficile partire da brani di altri o racconti già scritti e arrivare a raggiungere una tale alchimia musicale. Eppure, ce l'hanno fatta.<br />
Questo EP di cinque tracce aggiunge al repertorio del duo chicche come <i>"Elena e i Nirvana"</i> e <i>"Ida e Augusta"</i> che da sole valgono il disco.<br />
Ok, forse non siete abituati all'idea del <i>"concerto con le sedie"</i>, ma appena tornano dalle vostre parti, andateli a sentire. Nel mentre, c'è Spotify/Youtube/iTunes.</div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/gEvtWD-x7Ao/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/gEvtWD-x7Ao?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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*** TERZO POSTO ***</div>
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<span style="font-size: large;"><b>Dutch Nazari</b> - <i>"Amore Povero"</i></span></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-qu9bTYyN7N4/Wk-SHGcrxlI/AAAAAAAABPo/YTfKuo9I-qEP6fofp2wFNFkj95F-3V0WgCLcBGAs/s1600/16864617_622190941306517_1152995929305668368_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="960" data-original-width="960" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-qu9bTYyN7N4/Wk-SHGcrxlI/AAAAAAAABPo/YTfKuo9I-qEP6fofp2wFNFkj95F-3V0WgCLcBGAs/s200/16864617_622190941306517_1152995929305668368_n.jpg" width="200" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<i><br /></i></div>
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Alla fine ho deciso di fare anche una top 3: e al terzo posto c'è <b>Dutch Nazari</b>, che avrebbe quasi potuto vincere anche il "miglior debutto" non fosse che nel 2016 era già uscito un EP, <i>"Diecimila lire"</i>. Nel suo primo long playling il buon Duccio (nome di battesimo) tiene altissima la bandiera del cosiddetto "cantautorap", quelli dei giocolieri di parole (per intenderci, tipo <b>Dargen D'Amico</b> e <b>Willie Peyote</b>, due con cui tra l'altro ha collaborato in diversi brani).</div>
<div style="text-align: left;">
<div style="text-align: justify;">
E' un tipo di rap che adoro: la ricerca continua del gioco di parole, ma non fine a sé stessa, bensì al servizio del contenuto e del messaggio, con la metrica che a volte quasi sembra sconfinare nel parlato, pur restando indiscutibilmente rap.</div>
<div style="text-align: justify;">
I brani sono racconti di vita, di vita "normale" (se il normale esiste), ma Dutch Nazari potrebbe essere un amico di tutti, quello un po' depresso, quello a cui capita di sbronzarsi, quello che fa fatica a trovare da lavorare, quello un po' cinico e disilluso, che ogni tanto trova anche <i>da far bene</i>, ma sempre pronto a cercare un sorriso, anche finto, ma pur sempre un sorriso per fare buon viso al cattivo gioco, che è un po' la società in cui ci ritroviamo.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'ho visto recentemente al <b>Locomotiv Club</b> (apriva il concerto di <b>Frah Quintale</b>) e mi è piaciuto molto, anche se un po' penalizzato dal trovarsi in un contesto euforico con un album che di euforia ne ha ben poca.</div>
<div style="text-align: justify;">
Bravo Dutch, avanti così.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/l94eidRSiHM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/l94eidRSiHM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<br class="Apple-interchange-newline" />
----------------------------------------</div>
<div style="text-align: center;">
<div>
<br />
*** SECONDO POSTO ***</div>
<div>
<span style="font-size: large;"><b>Amari</b> - <i>"Polverone"</i></span></div>
<div>
<i><br /></i></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://1.bp.blogspot.com/-74fFmgqD8CM/Wk-WLNpnL_I/AAAAAAAABP0/tcADlQarWzQ3fY5gCE87_r5oEnUfsPIiwCLcBGAs/s1600/amari-polverone-grande-2017-650x650.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="650" data-original-width="650" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-74fFmgqD8CM/Wk-WLNpnL_I/AAAAAAAABP0/tcADlQarWzQ3fY5gCE87_r5oEnUfsPIiwCLcBGAs/s200/amari-polverone-grande-2017-650x650.jpg" width="200" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Lo ammetto senza troppi problemi: sono di parte e questo secondo posto potete tranquillamente considerarlo un furto, o un favoritismo, o un regalo. Intendiamoci: non ho mai avuto regali dagli amari, a parte un paio di ingressi gratuiti ai tempi degli amari street member e una magliettina che ora mi sta anche stretta. Di certo non mi hanno mai pagato come promoter: sono un semplice fan, e come tale, non posso essere obiettivo, per quanto mi sforzi.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Comunque cerco di esserlo: e penso che obiettivamente questo sia un bel disco. Non tutti i brani forse sono ciambelle uscite con il buco, come si suol dire, ma la ricerca continua di questi simpatici friulani ha dato i suoi frutti, e sono da apprezzare.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
C'è chi resta volontariamente fuori dalle dinamiche di mercato e delle scene, e comunque ne viene rispettato (vedi OfflagaDiscoPax e Spartiti, per dirne due sopra) e chi invece viene un po' ingiustamente messo in disparte. Perché? Boh, non lo so. So che gli Amari sono spesso considerati molto meno di quello che meritano.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
In questo disco si percepisce benissimo come gli Amari siano sulla scena da vent'anni, hanno suonato tantissimo ma ancora di più hanno ascoltato un botto di dischi di ogni genere, continuano a farlo, e sono in grado di affittare con calma un casolare in Umbria e provare a suonare, a campionare, a comporre, a scrivere. Con molta esperienza, e tanto coraggio. Perché per fare certe cose in Italia e in italiano, ci vuole coraggio. In questo disco torna il rap (lasciato un po' in disparte negli ultimi album), si sentono tante influenze oltreoceano di moltissimi generi diversi, mentre i testi mescolano riflessioni, ironia ed autoironia, con una versatilità che è veramente da pochi (in Italia forse solo Daniele Silvestri e Max Gazzè, ovviamente in maniera diversa e in altri generi).</div>
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In questo l'album ho la sensazione del tempo che passa, del vivere il presente con la difficoltà del barcamenarsi facendo musica in tanti modi diversi (Dariella è autore di jingle pubblicitari e colonne sonore, il Pasta gira i club con i <b>Fare Soldi</b>) senza però avere la promozione e i passaggi radiofonici di Ligabue, ma la volontà di cantare l'amore <i>vero</i> senza strumentalizzazioni. Ci sono i traslochi, i viaggi, gli amici che vanno e vengono, ma sempre tornano alla provincia, anche solo per una birra, o per ricordare i tempi universitari in cui si era "punkabbestia", c'è spazio per ricordare Ken il Guerriero citandolo... ho un po' la sensazione che quest'album sia quasi una "prova di forza": sì, si può invecchiare senza diventare vecchi. Si può restare fermi a fare sì che la polvere che si depositi lentamente, a patto che poi al momento ci giusto si sappia come fare per alzarsi di scatto e fare un gran polverone.</div>
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Tre brani tre: <i>Punkabbestia</i>, <i>L'amore si prova</i> e <i>Dinosauro </i>(ma in rete i fan degli Amari hanno apprezzato parecchio anche "<i>Tu Tramonto"</i>)</div>
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Anche gli skit in questo album sono chicche gustose: in <i>"Italian Smemorato"</i> c'è un audio tormentone di Whatsapp campionato ad hoc, in <i>"Telefonata con mia mamma"</i>... una telefonata con la mamma di Dariella, che arriva a cantare Endrigo con l'autotune.</div>
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Se tutte le volte che vi alzate di scatto fate uscire un polverone così, allora lasciatevi cadere addosso pure tutta la polvere che volete.</div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/euSjTNS6IHs/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/euSjTNS6IHs?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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*** MENZIONI SPECIALI ***</div>
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Ok, prima di arrivare al vincitore del mio "miglior disco 2017", vorrei lasciare un po' di premi minori. Tipo quando al Carnevale di Cento si assegna il premio per il miglior costume o il miglior gettito.<br />
L'ho ascoltato poco, ma mi è sembrato validissimo il debutto di <b>Giorgio Poi </b>(<i>"Fa niente"</i>), dove c'è molto Battisti ma sotto forma di synth pop.</div>
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Molto validi anche i <b>Coma_Cose</b>, usciti con un EP e qualche traccia sparsa, anche qui a metà tra Battisti e la trap... attendo con curiosità un album.</div>
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Molto bello <i>"Nebbia"</i> dei <b>Gazebo Penguins</b>, un lavoro maturo, quasi un concept album sulla presenza/assenza, per una "indie alternative rock band" <i>(come li definisci, i Pinguini?)</i> che matura senza invecchiare (anche loro, sì).</div>
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Ho ascoltato molto anche <b>Coez</b>... beh, ormai ha virato decisamente sul pop, ma mi è piaciuto. E' un bel disco. E mi piace come ancora mantenga una vena rap, nemmeno troppo nascosta. Insomma, per me "Faccio un casino" è promosso, senza dubbio. Si può fare anche un buon disco pop senza che debba essere un capolavoro del cantautorato italico. Oh, accendete una qualunque radio generalista e ditemi qual'è il livello medio, dai...</div>
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Ah, un'altra cosa: voglio ascoltare i dischi con calma e con tutto il tempo che meritano e di cui necessitano: quindi mi riservo il diritto di ascoltare più avanti il nuovo dei <b>The XX</b> (di cui ho sentito solo i singoli, molto bene) o <b>St. Vincent</b> (che conosco poco, ma ha fatto uscire dei bei singoli).</div>
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Non è assolutamente il loro miglior lavoro, ma <i>"Ti Amo"</i> dei francesissimi <b>Phoenix </b>mi ha rasserenato dopo il mezzo passo falso di <i>"Bankrupt!"</i>.</div>
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Bene, ora tocca al vincitore...</div>
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*** PRIMO POSTO ***</div>
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<span style="font-size: large;"><b>Le Luci della Centrale Elettrica</b> - <i>"Terra"</i></span></div>
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<span style="font-size: large;"><i><br /></i></span></div>
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<a href="https://1.bp.blogspot.com/-Fc8PTbfWT58/Wk-g02ScyiI/AAAAAAAABQE/awsSpCAHVDA_wThwSy68t3Su0BLqblibgCLcBGAs/s1600/leluciterra_1488703399.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="252" data-original-width="252" height="200" src="https://1.bp.blogspot.com/-Fc8PTbfWT58/Wk-g02ScyiI/AAAAAAAABQE/awsSpCAHVDA_wThwSy68t3Su0BLqblibgCLcBGAs/s200/leluciterra_1488703399.jpg" width="200" /></a></div>
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<br /></div>
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No, stavolta non sono di parte: pur essendo un fan di <b>Vasco Brondi</b> (per ancora chi non lo sapesse, è colui che sta dietro al one-man-project Le Luci della Centrale Elettrica), non ho con lui un rapporto di cui posso dirmi musicalmente succube. Non avrei problemi a stroncarlo con ferocia, se inciampasse in un mezzo passo falso, a maggior ragione dopo aver sfornato una serie di album a mio avviso eccezionali, tra cui appunto quest'ultimo <i>"Terra"</i>.</div>
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Vasco è un tipo strano. Meglio così. Non so dire se il successo gli abbia dato alla testa... non penso, a dire la verità. Certo che il successo cambia: se non altro, solo per la tranquillità di poter arrivare serenamente a fine mese, e poter viaggiare, e poter guardare ed ascoltare il mondo. Soprattutto ascoltare, perché in questo lavoro ci sono davvero tanti suoni, da tutti i continenti... c'è l'Africa, l'Asia, il Messico, i Balcani... il tutto accompagnato da un diario di lavorazione, in cui aneddoti di vita si mescolano con il diario di lavorazione del disco, con la produzione di Fede Dragogna dei Ministri.</div>
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Questo disco è una miscela incredibile, ci sono film, libri, canzoni, citazioni di filosofi, suoni ascoltati in giro per il mondo, strumenti comprati in mercatini dispersi... ma se pensate se sia un disco "esterofilo" o una sorta di Lonely Planet in musica, siete fuori strada. Il disco è l'amplificazione della periferia di Milano, del Veneto, di quella società multietnica che faticosamente sta venendo fuori, che lo si voglia o meno. Tutto il casino di questa Terra, è lo stesso che c'è già qui, fuori dalla nostra finestra. E' un disco di speranza, in un certo senso, anche nell'affrontare dinamiche come quelle di migranti e scafisti... c'è sempre un alone di positivismo, in un certo senso, alla faccia della nomea depressa che si era costruito Brondi con i primi lavori.</div>
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Mi sembra che voglia dire: tutti insieme, ce la possiamo fare. Io, te, io e te, noi, loro... sembra quasi di essere in una guerra in cui Vasco ci sta spoilerando che c'è un lieto fine, dobbiamo solo essere forti e decisi a terminare questo binge watching a cui siamo forzatamente costretti quotidianamente.</div>
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O forse no: ma ce la possiamo fare. E ti prego Vasco, capisco la multietnicità, ma tagliati la barba che stai malissimo.</div>
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<br /></div>
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<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/PJ098cHaOrU/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/PJ098cHaOrU?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
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Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-74893407953978793452018-01-01T09:00:00.000+01:002018-01-01T09:00:09.835+01:00Il primo dell'anno<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-EeTGCW1pANM/Wi_5NCy1rII/AAAAAAAABM8/VKJROm9kmzU56KEq3mQq3I4cFBTnGvUeACLcBGAs/s1600/1-gennaio-1970-iPhone-bug.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img alt="L'iPhone non centra nulla, ma mi sembra comunque una immagine rappresentativa del Primo Gennaio" border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="240" src="https://2.bp.blogspot.com/-EeTGCW1pANM/Wi_5NCy1rII/AAAAAAAABM8/VKJROm9kmzU56KEq3mQq3I4cFBTnGvUeACLcBGAs/s320/1-gennaio-1970-iPhone-bug.jpg" title="L'iPhone non centra nulla, ma mi sembra comunque una immagine rappresentativa del Primo Gennaio" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'iPhone non centra nulla, ma mi sembra comunque una immagine rappresentativa del Primo Gennaio.</td></tr>
</tbody></table>
<br />
Oggi comincia il nuovo corso di questo blog. Cosa cambia? Quasi nulla. Continueranno ad esserci pochi post, a cadenza irregolare, e continueranno a esserci i miei deliri semi-narrativi, le mie riflessioni, i miei ricordi. Ma ci sarà sempre della musica. Tanta musica. Perché c'è sempre della musica. Parlerò anche proprio di musica, penso. Recensioni, interviste. Ma non fatevi troppe illusioni che sono molto incostante nei miei intenti. Comunque, qualche post a riguardo c'era già stato, ce ne saranno di più.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi è il 01/01/2018, e il primo dell'anno, faccio il primo post del nuovo corso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Parlando del primo gennaio, cioè di TUTTI i miei "1 gennaio". Coraggio, sono soltanto 33: togliendo quelli che non ricordo, sono 27... visto che non li racconterò singolarmente, sarà una rapida carrellata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Riuscirò a essere prolisso lo stesso, lo so. D'altronde... siete su Blogorroico.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<b style="text-align: justify;">THE 90's <i>aka</i> QUANDO C'ERA LA LIRA</b><br />
<div style="text-align: justify;">
La mattina del primo gennaio dei miei anni novanta è sempre stata anticipata da una festa con i miei genitori, i loro amici, e i loro figli. Una cosa casalinga, molto tranquilla. Nonostante questo, alla mattina non ero mai molto contento della sveglia: nonostante fossi già andato alla messa prefestiva del giorno prima, dovevo comunque svegliarmi presto per <i>ANDARE A DARE IL BUON ANNO</i> ai parenti. Quella tradizione tutta nostrana che tocca al sesso maschile, perché <i>"le donne portano sfiga".</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Così mio padre mi caricava in macchina e mi portava in giro, insieme a mio zio, mentre mia madre a sua volta restava a casa per ricevere le visite degli altri parenti.<br />
Le case degli altri si assomigliavano tutti (e forse si assomigliano ancora): l'albero di Natale acceso, un piattone di caramelle e cioccolatini, e la TV era accesa "sul primo", dove trasmettevano la replica del concerto di capodanno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questa cosa degli auguri non mi è mai piaciuta molto, d'altronde come tutti i bambini a me piaceva giocare, o al limite dormire... anche se in cambio degli auguri ricevevo sempre tra le 10mila e le 50mila lire. Una cosa che crescendo ho apprezzato sempre più... alla fine, <i>sossoldi</i>, con cui andare a rimpinguare la mia misera paghetta di bimbo/adolescente e con cui comprarmi qualche piccolo sfizio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b style="text-align: justify;"><b>2000-2001-2002 <i>aka</i> THE HANGOVER DAYS</b></b><b></b><br />
<b>
</b>
<span style="text-align: justify;">I primissimi anni del nuovo millennio non variano molto dagli anni novanta, anzi, sono sostanzialmente identici, se non per un piccolo particolare: invece della festa tranquilla con genitori e figli, cominciavo a frequentare feste di amici in cui la componente alcolica svolgeva un ruolo importante.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Risultato: alla mattina del primo gennaio mi ritrovavo caricato in macchina, pallido come la neve bianca che nei campi si scioglieva, mentre cercavo di non vomitare, nelle statali della provincia ferrarese.</div>
<div style="text-align: justify;">
Furono pochi anni, brevi intensi, che terminarono nel momento in cui i parenti si resero conto che avevo 18 anni e quindi ero già grande per ricevere soldi... ne conseguì che decisi di essere già grande per restare a letto.</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>dal 2003 in poi... </b><br />
Dal 2003 in poi, cioè dai miei 18 anni, i miei primo gennaio si possono sostanzialmente raccontare dividendoli in due categorie:<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: justify;">
<b><b>A</b></b><b><b>) VACANZE DI NATALE '83 (ovvero il capodanno in vacanza)</b></b></div>
<div style="text-align: start;">
</div>
Tuttavia, mi è capitato di fare la festa di capodanno fuori, in vacanza (a memoria conto almeno 6-7 occasioni)... qui il programma della giornata del primo gennaio è molto variabile, e ovviamente ogni giornata meriterebbe un racconto a sé. Ho fatto capodanni a Valle di Cadore (BL), Monaco di Baviera, Londra, Roma, Lubliana, Sofia... ognuno con le sue peculiarità, i suoi personaggi e i suoi aneddoti. Come un film dei Vanzina. E qui, come sempre, il 31 dicembre è stato più interessante del 1 gennaio.<b style="text-align: start;"></b><br />
<br />
<b><b>B) WEEKEND degli 883 (ovvero il capodanno a casa)</b></b><br />
La seconda, invece, purtroppo più frequente, è quella che segue una festa nei dintorni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sveglia a mezzogiorno, corsa al lavandino, riutilizzo dei vestiti della sera precedente (quando possibile) e corsa in macchina per arrivare da mia nonna puntuale. Tentativo che fallisce puntualmente (i miei ritardi sono l'unica cosa che ho di puntuale).<br />
Mia nonna mi sgrida, e poi dà il via alla sequenza di lasagne-tortellini-polpettone-funghi-purè-coniglio-spiedini-braciole-frutta-torta1-torta2-caffè. Sequenza che più o meno è invariata da quando sono nato, e che più o meno si ripete anche per Pasqua e compleanni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il resto della giornata è un vegetare tra letto, divano, e se avanzano voglia ed energie, alla sera magari mi faccio anche una doccia ed esco fuori a vedere di nuovo quelli della sera prima, in casa di qualcuno perché fuori è tutto chiuso, e magari si torna a casa presto perché il giorno dopo si deve già tornare a lavorare. Il tutto condito da un mal di testa regolare tipico del day after. Si, proprio come <i>"Weekend"</i> degli 883, avete capito tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<b></b><br />
<span style="text-align: justify;">E questo primo gennaio 2018? E' domenica, il 2 si lavora già, quindi stasera immagino un finale molto alla "Weekend"... nonostante questo voglio ricordarmi dei tempi andati, della mia gioventù, e di quelle mattine noiose. Senza mal di testa. Senza nostalgia. Ma con Radetzky. </span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/pRYPZL9f7ho/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/pRYPZL9f7ho?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br />Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-39698902858459234452017-12-31T07:00:00.000+01:002018-01-05T18:03:45.919+01:00Oh!<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">oh!</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">domani è gennaio.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">cambiamo il calendario.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;">e il blog.</span></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/sbVFt8nts0Q/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/sbVFt8nts0Q?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-size: large;"><br /></span></div>
Attihttp://www.blogger.com/profile/16809994224371694111noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-7086778776412380607.post-67219866920766497052017-12-26T08:01:00.000+01:002017-12-31T18:37:22.910+01:00Hanno ammazzato K-Rock, K-Rock è viva<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://2.bp.blogspot.com/-xUsUXXnUoUY/Wj_nVTJaGbI/AAAAAAAABN0/eZ5D6CvpFYk2r1ZO3EFF7cjtKWJiBrxMwCLcBGAs/s1600/krock.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="303" data-original-width="539" height="179" src="https://2.bp.blogspot.com/-xUsUXXnUoUY/Wj_nVTJaGbI/AAAAAAAABN0/eZ5D6CvpFYk2r1ZO3EFF7cjtKWJiBrxMwCLcBGAs/s320/krock.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><i>"KROCK"</i> (foto di Emanuele Callegari)</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Avrei voluto fare questo post molto più avanti... e invece, eccomi qua.</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>K-Rock radiostation da Scandiano (RE)</i> ha ceduto le sue frequenze FM, e a breve trasmetterà solo online, come web radio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
K-Rock nasce ufficialmente nel 1990, ma io la scopro nel 1998, quando ho 14 anni: l'età giusta per potere apprezzarla. In famiglia avevamo appena comprato uno stereo hi-fi della Aiwa, pagandolo in parti uguali tra me, mio fratello e i miei genitori... una piccola bomba, aveva due belle casse "surround" da 133 watt e il display RDS (quello che oggi hanno tutte le autoradio, ma all'epoca era una novità). E tra le stazioni memorizzate comparve questa <i>"KROCK.IT"</i>, perché il sito era senza trattino.</div>
<div style="text-align: justify;">
Era il periodo "finalese" di mio fratello, dove la frequentazioni con amici e amiche della vicina provincia modenese gli portò un sacco di influenze alternative rock... le serate al Corallo di Scandiano, l'Oasis di Sassuolo, i CD di Lenny Kravitz, Daniele Silvestri e Timoria presi in prestito dalla fonoteca di Nonantola... e tanto altro ancora, tra cui ovviamente K-Rock.</div>
<span style="text-align: justify;">E tutte queste influenze arrivarono brevemente anche a me, fratello minore.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<br />
Ora, per descrivere brevemente K-Rock, prendo in prestito <a href="https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10212837748316841&set=a.2832138640925.2127949.1182908392&type=3&theater" target="_blank">le parole che l'amico Emanuele "Callega" Callegari ha scritto su facebook</a>:</div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;">"(...) <span style="background-color: white; letter-spacing: -0.12px;">L'unica radio dove il dj poteva passare tutto ciò che la testa gli suggerisse e dove lo speaker (che era quasi sempre anche il dj) poteva parlare di ciò che voleva con un accento reggiano imbarazzante ma sincero.</span></span></i><br />
<i style="text-align: justify;"><i><span style="background-color: white; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">A krock, i pezzi venivano messi su dal vinile, dalle cassette, o scaricati illegalmente da you tube.</span></i></i><br />
<i><span style="font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="background-color: white; letter-spacing: -0.12px;"><i style="background-color: transparent;"><span style="letter-spacing: -0.12px;">A krock, le interviste con gli artisti pote</span><span class="text_exposed_show" style="display: inline; letter-spacing: -0.12px;">vano durare anche più di 1 ora e venivano passati i pezzi della band e non quello che gli imponeva la rotazione musicale.</span></i></span></span></i><br />
<i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;"><i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">A krock, la discorichiesta era una cosa seria, non uno stupido radiocomando.</span></i></span></i><br />
<i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;"><i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">Su krock, potevi ascoltare November Rain dall'inizio alla fine. </span></i></span></i></div>
<i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;">
</span></i>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;"><i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">A krock non sentivi mai la stessa canzone lo stesso giorno, ma neanche la stessa settimana.</span></i></span></i></div>
<i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;">
</span></i>
<div style="text-align: justify;">
<i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;"><i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">Su krock la pubblicità veniva passata quando lo decideva il dj ed era sempre per promuovere qualche sagra, o gli eventi del <span style="font-family: inherit;">Corallo</span>.</span></i></span></i></div>
<i><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;">
<div style="text-align: justify;">
<i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">Su krock, di Cat Stevens non veniva passata solo Father and Sons. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">Su krock vi erano programmi interi dedicati a un genere musicale, per poterlo capire. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">Su krock, potevi sentire un pezzo Trash Viking Metal di una band scandinava sconosciuta e il minuto dopo un brano punk italiano della <span style="font-family: inherit;">Paolino Paperino Band</span>. </span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">A krock la protagonista era la musica.</span></i></div>
<div style="text-align: justify;">
<i style="background-color: transparent;"><span class="text_exposed_show" style="display: inline; font-family: "helvetica neue" , "arial" , "helvetica" , sans-serif; letter-spacing: -0.12px;">Krock era ricerca, ignoranza, passione in uno dei luoghi più belli in cui si possa stare, la Radio. (...)"</span></i></div>
</span></i><br />
<div style="text-align: justify;">
<span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; font-family: "sf optimized" , , , , ".sfnstext-regular" , sans-serif; font-size: 14px; letter-spacing: -0.12px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="text_exposed_show" style="background-color: white; display: inline; letter-spacing: -0.12px;">Mi sento solo di aggiungere che </span><span style="background-color: white; color: #1d2129; letter-spacing: -0.12px;">passava da De Andrè ai Subsonica, da Eminem ai Bermuda Acoustic Trio perché w il rock ma quando la musica è bella chi se ne fotte dei generi.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; letter-spacing: -0.12px;">A K-Rock se facevi una discorichiesta stavano zitti quando partiva il pezzo, per fartela registrare su cassetta, a K-Rock a volte si sbagliavano, non stoppavano il vinile in tempo, e partiva la traccia dopo... a volte addirittura il CD non partiva proprio, e rimediavano con un'altro pezzo. K-Rock era davvero una delle ultime radio libere rimaste in FM.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #1d2129; letter-spacing: -0.12px;"><br /></span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;">Per quel che riguarda me... K-Rock è l'unica radio a cui ho mai effettuato una discorichiesta, ed è l'unica radio che ascolto in maniera continuativa da allora... quindi, sono 19 anni.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;">Ho ascoltato K-Rock al lavoro, dal pc della collega rockettara, ho messo su K-Rock al bar in cui ho lavorato, sono andato alla pizzeria </span><b style="color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;">Katamarano Rock</b><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;"> di Modena, al </span><b style="color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;">Corallo</b><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;">,</span><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;"> al </span><b style="color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;">K-Rock Cafè</b><span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;"> di Scandiano solo perché ho adorato le pubblicità che andavano in onda.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px; text-align: justify;">Potrei andare avanti a lungo... per me 104.35, la frequenza FM della provincia di Modena (che però prendeva abbastanza bene anche a Cento e dintorni) è una sequenza di numeri che mi ricorderò per sempre, come il numero di telefono di casa dei miei.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #1d2129; letter-spacing: -0.12px;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span style="background-color: white; color: #1d2129; letter-spacing: -0.12px;">E niente, è successo che K-Rock ha deciso/è stata costretta a vendere le sue frequenze FM... e continuerà solamente online, come web-radio.</span></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">Questo mi ha fatto pensare... <i>hanno ammazzato K-Rock</i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">L'FM è una tecnologia che ha i giorni contati, questo è vero: a partire dal 2020 si spegnerà progressivamente in tutta Europa (in Norvegia, precursori, hanno spento quest'anno)... ma se fate bene i conti, da qui al 2020 ci sono ancora mille giorni, mica pochi per una radio. Senza contare che lo spegnimento in Italia probabilmente arriverà successivamente...</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">L'FM lascerà spazio alla DAB, che sta per Digital Audio Broadcasting, tecnologia di trasmissione che da una qualità maggiore (e si prende anche in galleria, proprio come Isoradio e Radio Maria)... K-rock dovrebbe prima o poi attrezzarsi per questo tipo di tecnologia (almeno, così hanno dichiarato).</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">Ma... nel mentre?<br />Oggigiorno, ora, nelle nostre province emiliane... chi ascolta la radio da internet? In macchina, ad esempio, basterebbe scaricare l'app di K-Rock, e farla partire dallo smartphone: tutto abbastanza semplice, sulla carta. Ma... in quanti hanno un'auto con il bluetooth? E queste operazioni, per quanto semplici, non sono immediate quanto la pressione del tasto "ON" dell'autoradio... senza contare la scadente copertura 4G/3G delle nostre campagne.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">La situazione va sicuramente meglio a livello casalingo, dove l'ascolto della web radio (prevalentemente da PC) è sicuramente più diffuso e fattibile, grazie ad una maggiore stabilità della rete internet e al contesto stesso che necessita di meno immediatezza rispetto a quando siamo al volante... anche se, se ci rapportiamo alla radio come oggetto vero e proprio, anche qui non è la stessa cosa. Pensate a chi tiene accesa la radio mentre fa la doccia... portereste il vostro macbook da 1500 euro in bagno?</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">Insomma, quando ho imparato che K-Rock spegneva le sue frequenze, mi è dispiaciuto parecchio. E' inutile negare un po' di romanticismo e un po' di retorica, che ci possono stare, soprattutto per chi come me ha fatto radio, anche se da web.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">Tuttavia, se da un lato è vero che l'FM di fatto resta a stragrande maggioranza il presente della radio (e lo sarà ancora per diversi anni), ed è di conseguenza vero che la notizia di oggi è una sconfitta, possiamo e dobbiamo guardare avanti. E pensare al futuro. Un futuro in cui anche grazie al DAB possiamo tornare ad avere la stessa semplicità di fruizione che abbiamo avuto fino ad oggi.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">E' successo nel passaggio TV tra analogico e digitale terrestre, succede ora nello streaming di Netflix/Youtube/RaiPlay tramite Chromecast o Internet TV... quando la tecnologia diventa semplice e a portata di mano, allora è possibile. E ci voglio credere.<br /><br />E allora, semicitando De Gregori... l'FM ha ammazzato K-Rock, ma K-Rock è viva. E viva deve restare... e quindi non posso fare altro che indirizzarvi su <a href="http://www.krock.it/" target="_blank">www.krock.it</a> o sulla <a href="https://www.facebook.com/krockradiostation/" target="_blank">pagina facebook di K-Rock</a> ... fate un play, mettete un like, e scaricate l'app (disponibile sia per <a href="https://itunes.apple.com/it/app/krock-on-air/id698046134?mt=8" target="_blank">iOS</a> che per <a href="https://play.google.com/store/apps/details?id=com.multitraccia.krockonair" target="_blank">Android</a>)... insomma, a prescindere dalla questione FM, le radio senza ascoltatori non esistono.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;">Vi lascio con un pezzo che ho scoperto proprio grazie a K-Rock, e che ogni tanto, nelle serate invernali dei primi anni 2000, in cui avrei dovuto studiare ma non studiavo affatto, ogni tanto mi teneva compagnia. E a K-Rock lo passavano tutto. <i>TUTTO</i>.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<div style="text-align: justify;">
<span style="background-color: white; color: #1d2129; font-family: inherit; letter-spacing: -0.12px;"><br /></span></div>
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