lunedì 17 marzo 2014

Perché sono tornato da Londra

1) In realtà è una domanda a cui rispondo molto spesso, a volte anche senza che me la facciano, anche se la verità non la dico quasi mai.
Non che sia complicata, non che ci sia qualcosa da nascondere, è che è un discorso molto lungo da affrontare e forse la maggior parte delle volte non interessa veramente a chi me lo sta chiedendo.

2) In realtà se facessi davvero la vita da scrittore, comunque dovrei scrivere articoli per siti e testate più o meno prestigiosi, e sarei sempre senza idee e stra-in ritardo... e mi ritroverei a scrivere queste cose la notte tardi, sbronzo, oppure oltre il termine, la mattina tardi. Ma te lo vedi Il Fatto Quotidiano a cagarmi la minchia sul cellulare perché non gli ho mandato un cazzo di articolo su Sanremo? Che poi neanche lo trovi su youtube Sanremo...

3) In realtà la vita da scrittore la faccio già ed è questa: sto scrivendo su un cazzo di blog che non si caga nessuno un post che non si caga nessuno, e domani alle 8.30 son già li a lavorare per un incontro urgente, che peraltro ho dovuto fissare io. Alla sera ho un programma radio che vedi sopra, poi si va di nuovo a letto stanchi e svogliati. E si riprende a lavorare. Se vuoi scrivere, togli altri 60 minuti al tuo sonno. Poi aggiungi una presentazione a cui non verrà nessuno, in cui venderai 3,4 copie (nel senso decimale del numero) dal quale si e no ti rimborserai la benzina (che poi a 30 anni arriverà il GPL nella tua vita, e se è davvero l'unica innovazione, allora chiudetemi nel bagagliaio al posto della ruota di scorta).

4) In realtà, poi tante altre varie ed eventuali. Dalle quali ricavare racconti. Che non si cagherà nessuno. Ecc ecc ecc bla bla bla.

5) In realtà è"questa bellissima provincia di merda" che sembra anche un verso di Vasco Brondi

6) In realtà sto usando "in realtà" dopo che mi sono accorto che ne stavo abusando spontaneamente, e solo dopo ho deciso di farne una regola.

7) Sono tanto vicino al camb... ah no.

8) In realtà, sono tanto vicino al cambiamento quanto alla stabilità. Di cosa, poi, non lo so. Era solo una sensazione.

9) Oh dai... In realtà, oh dai, tra poco facciamo dieci punti che LeDieci sarebbe contenta ma anche l'Oltreuomo si troverebbe a suo agio.

10) Mi pareva il momento (in realtà) di scrivere qualcosa di mio dopo che l'ultimo post alla fine era di due mesi fa: come se avessi avuto di mesi intensi di chissà cosa, e invece, semplicemente, non sono riuscito a radunare un cazzo in fila da dire, o da scriverlo correttamente, di questo simil cambiare, o cambiare in similpelle, mentre più più probabilmente mi abbasso sempre di più come il muso di una F14-T e cerco di andare avanti fendendo l'aria senza strisciare, quando neanche la prospettiva di dissolvermi in volo come una stella cadente con la scia è realisticamente possibile, e quando anche del gettarmi via la sera per raccogliermi la mattina e riciclarmi il pomeriggio inizio ad esserne stanco.
Forse c'è un'altra alternativa, forse siamo all'inizio di una grande stagione, ma forse, con una seconda ipotesi tanto semplice quando destabilizzante, noi siamo diventati lo studente fuori corso.

(...continua...)

giovedì 6 marzo 2014

Femminile Singolare

Ok che questo blog vive di vita propria, o di non vita propria, dipende: però è anche vero che è giusto dirvi che a volte capita che le cose scritte in questo blog prendano vita propria ed escano da questo blog. #Escidaquestoblog, direbbe Renzi.

Ed è anche giusto dirvi che è la prima volta da quasi un anno e mezzo (da quando è uscito "Anche se a Londra piove") che faccio un qualcosa di nuovo a livello letterario.

Questo.

C'è anche il suo bello evento FB con tutte le altre info che vi servono. E' una cosa che sta cominciando a piacermi parecchio, ci saranno un paio di estratti da "Anche se a Londra piove", ci sarà anche "Il mio regalo" già pubblicato qui, e tutto il resto sarà nuovo ed inedito.
Oh, fate voi, se vi piace, sono li. E pagate solo quello che consumate.