giovedì 16 gennaio 2014

Vecchio, stra

Ho quasi trent'anni anzi no, che non si inizia un post così sennò sai che due coglioni che neanche mi viene da leggerlo figurati a scriverlo.
C'ho trentanni da quando ne avevo 17 quindi si può che quest'anno i miei trentanni compiano 13 anni: auguri e se fate i bravi l'anno prossimo motorino.
C'ho una scrivania in disordine che c'ha un disagio a scazzo come una puntata di The Pills: c'ho una testa in disordine come una puntata di The Pills, c'ho un letto in disordine come il mio. Che i letti nei film e nelle web series sono sempre in ordine che la gente quando ci si butta sopra non c'è mai altra roba.
Ma da dove cazzo vengono tutti questi vestiti? Ah, me li metto io? E quando? Ma tutti in una volta?
Non mi ricordo che giorno è, non mi ricordo che lavoro faccio, anzi no, me lo ricordo. Ho il giramento di stomaco, ho mal di gola, ho la gola gonfia, sono stanco, forse mi sto ammalando, forse sono stanco e basta.
Torno sulla cosa del disordine che avevo scritto una stronzata ieri l'altro:

Non so se c'è più casino nella mia testa o sul mio letto.
In realtà in testa non ho del casino.
Nemmeno sul mio letto a dire la verità. Ci sono un sacco di vestiti puliti o sporchi appoggiati in ordine più o meno temporale. E allora non è casino, sono solo vestiti fuori posto.
Come nella mia testa. Pensieri fuori posto.

In realtà 'sta storia dei pensieri e del letto dev'essere un problema serio se ogni volta ci torno sopra. Poi ultimamente il problema vero è che apro Blogorroico per scrivere e lo richiudo senza scrivere un cazzo, solo che blogspot mi salva la bozza vuota lo stesso, e tutte ste bozze vuote sembrano un cestino con i fazzoletti pieni di seghe.
Un'altra cosa che c'è in camera mia? Si, può essere.

Quanta ipocrisia dovrei avere a riguardo? Ma no, stare pure a scandalizzarvi, e non vi accorgete neanche che è un tutto in funzione del poter dire "pieni di seghe". Qui si usano stupende figure retoriche e voi vi state a soffermare per un cazzo di cestino dell'immondizia.
Allora, chi è che si fa le seghe: io o voi?

Non pensate di incularmi senza che io me ne accorga senza che io me ne accorga. Non so cosa ho detto ma suona bene.

C'ho stanchezza, c'ho disagio, c'ho sta vita a scazzo piena di roba da fare e roba che sembra figa solo se penso a raccontarla come se fosse figo essere sfigati. E lo è: è solo che va messa su youtube, se la metti su un blog a cazzo ci salta fuori poco. La tazza di camomilla usata, le ricevute della mutua da far scaricare nella dichiarazione dei redditi, la penna del barbiere, un polsino sporco che prima o poi pulirò, la bolla di 3 libri consegnati a Cagliari. A Cagliari.
Anche Cagliari fa situazione a riguardo, ci manca giusto sushi bar, maternità, il capo, l'affitto, il coinquilino, mia madre, domani piove, e praticamente è Milano.
Cagliari è a Milano, non so se mi sono spiegato.

Sono un po' scazzato, tutto qua, sarà la stagione. La prima o la seconda. Sarà proprio sto senso di stanchezza e di lento soffocamento.
Forse sono davvero i vestiti sul letto. M'hanno rotto il cazzo.

Non che la boccettina di Stravecchio mezza bevuta migliori il panorama, però.