domenica 31 agosto 2008

Dove si va da qui? (Bisogna essere dei begli arroganti)

Londra, Edinburgh, Granada, Adwa, Santiago, Cento.
Dove si va da qui?


Certo che bisogna essere dei begli arroganti per pensare di scrivere.
Voglio dire: un conto è fare il medico. O il calciatore. O il chitarrista. O l'elettricista. Insomma, ci sono determinate qualità, riscontrabili obiettivamente, nel fare queste professioni... operare un cuore, tirare una punizione all'incrocio dei pali, suonare l'assolo di Starway To Heaven, riparare un quadro elettrico, sono cose che non tutti sanno fare. E se le sai fare bene, oppure no, oppure non le sai fare proprio, beh, si vede, e salta fuori subito.
Ma scrivere... tutti sanno scrivere. Si impara in prima elementare. Poi, ci sarà chi scrive bene, chi scrive male... ma suvvia, tutti scriviamo. Tutti sappiamo comunicare qualcosa. Tutti mandiamo emai. E poi figurati, al giorno d'oggi, siamo pieni di blog... tutti scrivono. Tutti sanno scrivere.
Pensare di poter fare scrivere vuol dire confrontarsi con milioni e milioni di persone, e pensare di poter essere migliori di loro. Bisogna essere dei begli arroganti.
Perché poi uno dovrebbe scrivere meglio degli altri? E perché quello che scrive uno, dovrebbe interessare di più di quello che scrivono gli altri?
Non c'è dubbio, bisogna essere dei begli arroganti.

Se la vita è una grande corsa a tappe, ci sono momenti in cui tutti ti lasciano solo.
E se hai spinto sui pedali come un forsennato, e tutti sono dietro a oltre un minuto, quello è il momento migliore.


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