martedì 19 settembre 2006

Un post alla Cotolino, ma fatto alla Atti

Premessa: questo è un post un po' fatto alla Cotolino, di quelli dove racconta le sue giornate, ma è fatto alla Atti. E' da prendere come un tributo a Cotolino, anche. Non è certo una parodia.

Oggi è stato un giorno particolare. Diverso dal solito. Di quelli che ti svegli la mattina in un modo, e vai a letto la sera in un altro. Certo, "this change I've been feeling doesn't make the rain fall". Gli altri si sveglieranno allo stesso orario. Io no.
Eh no, qualche minuto prima o dopo, ma mi sveglierò a un orario diverso.

Voglio raccontarvi della cosa più inutile e più normale che dovevo fare oggi. Quella che mi ha cambiato di meno la vita, e che allo stesso forse me la cambierà di più.
Sono stato al Bennet. Ci vado ogni tanto. Da solo, faccio la mia spesa da single. Mi piace. Però sono il single mantenuto, si capisce perché non compro il cibo. La scena migliore è quando ci vado la mattina vestito male con cappello e barba lunga. Tipo Keanu Reeves. Mi manca solo la mazza da baseball, il gippone o il fucile. Oh, sto dicendo il gippone perché Keanu Reeves usa un gippone, non perché voglia fare riferimenti particolari a SUV prodotti da case automobilistiche tedesce. Ho smesso. Ciao Betsy, benvenuta tra i lettori del mio blog. E scusa. Però "was not alright with me..."

Si da oggi mi sentirò un po' di più come Adam...

Va beh, oggi però ci sono andato di pomeriggio, quindi niente cappello e niente barba, nè tantomeno mazza da baseball, fucile e gippone. Dovevo prendere:
- cornice 40 x 50
- post-it
- 2 deodorante Axe diversi

Cornice 40 x 50: mi serve per incorniciare la prima pagina della gazzetta del 10 luglio 2006. Tutto vero. Veramente l'ho già incorniciata per mio fratello in camera sua. Non volevo metterla anche in camera mia, almeno non subito, ma mio fratello mi fa "dopo si rovina... cosa aspetti?"
Io ho risposto "ma cos'è, una gazzetta per ogni stanza? ne mettiamo una anche in bagno?".
La soluzione poteva essere incorniciarla ma tenerla nell'armadio. Solo che c'ho l'armadio già pieno di roba, se ci vado anche a mettere gazzette incorniciate...
Post-it: questi mi servono. Servono sempre dei post-it no? Metti che abbia bisogno di attaccarli sulla macchina di qualcuno... :asd:
2 deodorante Axe diversi: in genere ne tengo sempre due, per diversi motivi. innanzitutto, perché è funzionale, se me ne finisce uno, ne ho un altro di scorta. e poi, per variare un po', se mi stanco di uno uso l'altro. e poi, last but not least, perché da un po' di tempo tengo un "beauty-case" di emergenza, dove dentro ci sono sempre medicine, dentifricio, spazzolino, gel, docciaschiuma, e quant'altro. sempre pronto per partire.
Si, anche gli uomini hanno un beauty case... insomma si lavano pure loro, da qualche parte dovranno tenere sta roba no?

E niente... innanzitutto arrivo al Bennet ascoltandomi gli Straylight Run... si potrei inserire il loro album in quelli da macchina, per viaggi lunghi notturni... un po' tipo "Meds" dei Placebo. Ma mentre "Meds" ti stravolge sempre un po', ti prende che sei li e ti molla che sei da un'altra parte, "Straylight Run" (è il loro primo album ha lo stesso titolo del gruppo) ti prende, ti fa girare, e ti molla dov'eri prima. Solo che c'hai lo stomaco come se ti fossi svegliato sbronzo.
Beh, arrivo, parcheggio, entro. E vado dai deodoranti. Senza carrello, e senza cestino. Il cestino lo prendo sempre dopo se ho troppa roba. Direi che è questo lo spartiacque tra il single che vive da solo e il single che convive con qualcuno che lo mantiene (vedi mio padre). Il single ha bisogno del carrello per il cibo, il single mantenuto gli bastano le mani. O al massimo il cestino.
Prendo i deodoranti. Axe. La cosa che mi fa ridere è che c'è sempre scritto "supersex afrodisiac fragranza irrestibile sexy". Io volevo solo puzzare di meno. Non è che ogni volta che mi lavi e mi deodori debba anche trombare. Va beh.
Poi cerco i post-it. Sono le sette di sera e la corsia del materiale scolastico-cartoleria-ufficio è un presidio di extracomunitari. Giro, a fatica, avanti e indietro, in mezzo a bimbi di colore di pochi anni che parlano l'italiano meglio dei loro padri e madri, bimbe tignose, madri stressate, studenti delle superiori centesi ma terroni nell'animo, e non li trovo. E poi c'è anche una biondina ricciolina con la coda. Con sua madre. Non sembra piccola. Secondo me ha più di 16 anni. Si, ha l'aria di essere nata negli anni 80. E' una soddisfazione morale, almeno non mi prendo del pedofilo da un qualche amico sempre più moralista nelle considerazioni ma non altrettanto nei fatti. Vero? Eh non dico il tuo nome che è meglio va.... si è meglio così, meglio che tu faccia il moralista ma poi alla fine stia dalla nostra parte. /////
Non si trovano i post-it. Saranno finiti. Li avranno comprati tutti. Chi sarà mai che nella vita compra così tanto post-it? Eh?
Chi sarà mai? :asd:
Allora cerco e trovo la mia cornice. Che è 40 x 50. Mica piccola subito. Poi torno a cercare i post-it. Oltre a tutta la gente di prima, si aggiunge la mia cornice. Che occupa come un bimbo.
E i post-it continuo a non trovarli. Mucchio.
Vado alla cassa. La cassa veloce è chiusa. Tanto ci sarebbe stato sicuramente un qualche problema a farla diventare una cassa più lenta delle altre, come succede sempre. Soprattutto quando compri della roba scomoda.
Mi metto in fila.
E mi accorgo che davanti a me c'è la madre della biondina! Con figlia che arriva poco dopo. Io avevo già messo la mia roba li sul rullo. Anche a fatica, tra l'altro, la cornice 40 x 50 l'ho dovuta incolonnare bene bene dritta dritta come il cell nella pubblicità che Sacchi tiene a sottolineare.
La cassiera, roita e antipatica, caratteristiche troppo spesso presenti contemporaneamente nelle cassiere del bennet, è indecisa se segnare o meno anche i due deodoranti e la cornice. "No" dice la madre, tra l'altro una bella donna, tutta tirata, "sono dell'altro signore."

:-O

Io signore? E' un event... è la prima volta nella vita che mi danno del signore e non del ragazzo... escludendo i posti in cui sono obbligati per formalità, tipo quando chiamiano il tuo nome da qualche parte e non c'è scritta la tua età o c'è scritta ma non la guardano.
Mi sto stempiando davvero così tanto? Signore?
Da una madre così sarei accettato se andassi con sua figlia? Non mi ritiene forse troppo grande? Anzi, troppo vecchio? Signore... minchia... e dire che fino a ieri ogni tanto mi chiedevano ancora se ero maggiorenne... si, questa parte di riflessione è un po' un tributo a Cotolino e ai suoi "Cotolinismi". Dovrei fare un post con i cotolinismi, le saccate, le cosine di orsi, le sorianate, e la dieghite. Forse lo farò.
Comunque la madre paga con la carta di credito. Ottimo, hanno anche dei soldi. Forse, alla fine non vuol dire.
E se ne va, con la figlia dietro... la cassiera brutta e stronza mi serve, la pago, mi da il resto e non mi saluta nemmeno. E siccome esito a prendere su la mia cornice (dovevo mettermi i deodoranti nella tasca della felpa, di pagare una sportina non se ne parla) lei inizia a buttarci sopra i prodotti comprati dalla famiglia dopo. OH! LA MIA CORNICE! DEVO METTERCI LA GAZZETTA! Un po' d'usta cazzo.
Me ne vado, cornice alla mano... ma la biondina dov'è andata? Non c'è a destra... nè a sinistra? Sparita? Infilata in qualche negozio? Mah, non se ne vede traccia...
Esco un po' triste... alt, c'è una canzone che conosco. Che conosco bene. E' dei Counting Crows. Si, è Four Days.
Vi rendete conto? Il Bennet che mette su i Counting Crows... ma non Accidentally in Love o Big Yellow Taxi... e nemmeno Mr. Jones... e neanche Round Here.... ma Four Days!!! Una canzone che non è stata mai nemmeno un singolo, che io ricordi. Cioè vi rendete? E' come lo Yoga alla pera... non una canna o una birra, uno Yoga alla pera. Four days. Orbo!
L'ho preso come un segno del destino... dovevo cercare la bionda. E allora in macchina mi sono girato tutto il parcheggio del Bennet cercando la biondina... ma niente. Scomparsa. Sparita. Un'altra occasione persa, lasciata andare...
Certo era solo una biondina carina... e le mie erano solo cazzate.
Queste cose non si fanno più... cazzate! Non si fanno più perché la gente non le fa più. Si certo sono cazzate, sono rimaste cose da film o da libro di Moccia, ma perché no? Perché bisogna rassegnarsi a queste cose?
Credo che ogni tanto bisognerebbe lasciarsi andare un po'.
E niente poi sono tornato a casa, a continuare la mia giornata particolare, "il mio personalissimo giorno dei giorni", che alla fine non è oggi forse, ma è un giorno come questo. un giorno talmente normale da non esserlo, o talmente anormale da diventare normale.
Oggi pensavo a una cosa.

Why not?

Nessun commento:

Posta un commento