mercoledì 14 giugno 2006

Strokes!

E' il momento degli Strokes!
Ci sono album per molti momenti, album per pochi momenti, e album per tutti i momenti. Si, ci sono album che vanno bene da ascoltare per caricarti, album che vanno bene per sognare, altri per guidare in macchina... e non c'entra niente con la qualità, o con quanto realmente ti piacciono.
Ecco, ora sono un po' giù, che cerco di tirarmi su. Ho bisogno di qualcosa di particolare... non qualcosa di troppo allegro perché poi che cazzo c'ho da essere felice in fondo, sapeste cosa mi succede... però nemmeno triste perché non è mica morto nessuno, almeno che io sappia e che io conosca, quindi non c'ho voglia di fustigarmi le balle.
Quindi? Quindi "First impressions of Earth", l'ultimo degli Strokes!
Proprio quello di cui avevo bisogno. Carico, energico, bello, ben arrangiato, semi-romantico in alcuni frangenti, in altri pseudo-riflessivo.
Quello che ci voleva adesso.
Prime impressioni dalla terra:
-Omar Pedrini c'è rimasto, a giudicare dal suo ultimo singolo. La lunga convalescenza con la Casalengo di fianco ce l'ha lasciato alla vita, ma forse era meglio che morisse davvero. Musicalmente, intendo! Uno come Omar si è guadagnato il suo posto al mondo con quello che ha fatto nei Timoria.
-Certa gente è proprio un delirio umano.
-Non si capisce più come ci si deve gestire in giugno.
-Gli Strokes suonano gratis a Torino il 15 luglio e qualcuno cercherà di andarci ( :asd: )
-Enrico Ruggeri è un grande.
-Si stava meglio quando si stava peggio.
-Il Brasile gioca che sembra la nazionale del Giappone di Holly & Benji, come schema. Come prestazioni, a voi il giudizio.

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